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The Trip

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The Trip
The Trip
Paese d'origineItalia Italia
Regno Unito
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GenereRock progressivo
Rock psichedelico
Blues rock
Periodo di attività musicale1966 – 1974
2010 – in attività
EtichettaRCA Records; Sony Music; Trident Ma.ra.cash Record
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The Trip è un complesso musicale rock progressivo anglo-italiano formatosi negli anni sessanta.

Storia del gruppo[modifica]

Gli anni sessanta[modifica]

Il gruppo si costituisce a Londra nel 1966, durante il soggiorno inglese del cantante Riki Maiocchi. Riki, dopo aver lasciato i Camaleonti per la carriera solista, stava cercando musicisti per il suo progetto per formare un nucleo di supporto con maggiore propensione al rock psichedelico. Grazie al batterista Ian Broad il quale si trovava già in Italia, Riki venne a conoscere (in Inghilterra) nuovi musicisti: Wegg Andersen (basso, amico di Jimmy Page, Hendrix, McCartney e altri), Ricthie Blackmore (1° chitarra e futuro chitarrista dei Deep Purple), Billy Gray (2°chiatarra che ha suonato con Eric Clapton e David Bowie) per il suo progetto e li traghettò in Italia. Dovevano pensare come chiamare il gruppo, furono quindi Blackmore e Andersen a proporre di dare il nome al gruppo, e cosi nacquero i The Trip, (non in senso allucinogeno ma proprio perchè erano in procinto di viaggiare in Italia quindi "Il Viaggio"; The Trip. Arrivarono in Italia nel settembre 1966, a ottobre il cantante e i musicisti si presentano sui palchi italiani sotto la sigla Maiocchi & The Trip, ma già a dicembre Blackmore torna in Inghilterra perchè a dir suo, in Italia c'erano solo due cose belle e buone cioè, belle donne e buoni spaghetti e soprattutto non si prendevano soldi. Anche Riki lasciò la band, rimanendo solo in tre i The Trip, avevano difficoltà a suonare nei pub Italiani, perchè a quel tempo le compagini ideali erano formati in quartetto: Basso, Chitarra, Tastiere, Batteria. Erano quindi alla ricerca di un tastierista. Aldo, il titolare del Crazy Club di Torino dove il gruppo si stavano esibendo , fece conoscere ai The Trip, Joe Vescovi, (fra i più bravi tastieristi Italiani). I The Trip si innamorarono (musicalmente) immediatamente di Giuseppe Vescovi, vero nome, (dettto Peppino), alians Joe VEscovi. Joe Vescovi entrò nella compagine nel 1966, appena uscì Ritchie Blackmore.

L'incontro con Pino Sinnone[modifica]

Nel Giugno 1967 Pino Sinnone venne contattato per sostituire Ian Broad, allontanato dall'organico per questioni disciplinari. Wegg Andersen il quale si era recato in un locale di grido di Torino il "Mack 1" a cercare Pino, dopo aver passato la serata a chiedere a destra e a manca dove potesse trovarsi, ormai deluso di non averlo trovato, uscendo dal locale, per fatalità, lo incontrò per le scale che Wegg stava risalendo per andarsene, per lui fu come un'apparizione e quando lo vide disse subito con accento Ingles Pino, io cercare proprio tei, tu venire subito a suonare con noi perchè nostro batterista Jan ci ha lasciati. Il giorno dopo, Pino Sinnone caricò la batteria su di un treno e si recò a Finale Ligure dove i Trip suonavano al locale denominato Scotch Whisky.

Con la formazione a quattro guidata da Joe Vescovi, il complesso propone una miscela di beat, rock e blues con qualche venatura sinfonica, che i critici battezzano "musica impressionistica", e che ha qualche somiglianza con il suono dei Vanilla Fudge. Grazie a un provino effettuato al Piper Club di Roma, la band viene notata dal produttore Alberigo Crocetta che mette il quartetto sotto contratto per la RCA, facendo anche inserire un suo brano nella compilation intitolata Piper 2000.

Gli anni settanta[modifica]

Con queste premesse musicali, nel maggio 1970 il complesso pubblica il primo album, The Trip, talvolta indicato con il titolo di Musica impressionistica (espressione che appare sul retro della copertina). Il disco restituisce l'originale miscela musicale della band, con l'aggiunta delle atmosfere psichedeliche di rito per l'epoca (presenti anche nella copertina, molto colorata, opera dello studio grafico Up & Down) e gli effetti rumoristici[1]. Nello stesso anno il quartetto appare in veste di protagonista nel film surreale Terzo Canale - Avventura a Montecarlo, insieme ai New Trolls, Mal ed altri artisti, che documenta anche la loro partecipazione al Festival Pop di Caracalla.

Il complesso inizia a vivere e comporre in un proprio "quartier generale" sito nella Villa Rosso del comune di Cisano Sul Neva , dove già il savonese Joe Vescovi aveva vissuto. Villa Rosso diviene sia sala prove e sala incisione, sia luogo di vita collettiva tra musicisti (tra i quali un giovanissimo ed ancora sconosciuto Edoardo Bennato) e giovani del luogo. Il clima favorisce la composizione dei brani poi divenuti più noti della band.[2]

L'anno successivo, nel mese di settembre, viene inciso il secondo album Caronte, un disco di svolta per certi versi pionieristico, con tutti gli elementi che costituiranno il progressive maturo: brani lunghi e articolati, cambiamenti di ritmo, citazioni letterarie, arrangiamenti barocchi con influssi sinfonici. Le tastiere di Vescovi diventano lo strumento predominante nella maggior parte dei brani, soprattutto nei due pezzi che danno il nome al disco, anche se sono ben presenti fraseggi di chitarra in stile hendrixiano. L'album è molto ben prodotto, è confezionato con una bella copertina apribile ed è considerato un caposaldo del rock progressivo italiano[3]. Nel 1971 la band è presente al Festival di Musica d'Avanguardia e di Nuove Tendenze di Viareggio, giunti a questo punto, Gray e poi Sinnone lasciano la band. Nel Maggio del 1972 Gray e Sinnone lasciano la band. Pino Sinnone viene sostituito da Furio Chirico (anch'egli torinese).

La tecnica di Vescovi rende superfluo l'ingresso di un nuovo chitarrista, e l'ex quartetto si presenta definitivamente come trio con tastiera, basso e batteria, sull'esempio di Emerson, Lake & Palmer. Nel maggio 1972 realizzano Atlantide. Il disco è un concept album che prende spunto dal mito del continente scomparso, per simboleggiare la genesi e la caduta della società totalitaria. I testi sono minimali in lingua inglese, mentre la copertina dell'album, realizzata dal solito studio Up & Down, è curatissima, con due risguardi apribili a manifesto, raffigurante una cartina immaginaria dell'isola. Il disco è tecnicamente ineccepibile e per alcuni rappresenta il vertice toccato dal complesso, pur suonando meno fresco ed innovativo dei precedenti. La band continua una ancor più intensa attività dal vivo, partecipando con grande successo ai raduni più importanti, tra cui Davoli Pop, Controcanzonissima di Ciao 2001, Festival Pop di Villa Pamphili e Piper 2000 di Viareggio.

La stessa formazione, passata dalla RCA alla Trident Records, pubblica nel 1973 Time of Change, ultimo album della discografia. Anche questo è un concept album a tema mitologico, che rispetto ai precedenti lavori presenta un'ancora più evidente contaminazione di musica classica e influssi jazz. L'opera, sempre ben suonata, pecca un po' di manierismo e di frammentarietà, e rappresenta il crepuscolo creativo della band.

Dopo Time of Change Chirico abbandona i Trip. Nel 2010 la band si ricostituisce.

Wegg Andersen viene a mancare il 31 marzo 2012, mentre Joe Vescovi si spegne a San Benedetto del Tronto (AP) la notte del 29 novembre 2014. Il 14 luglio 2012, ad un concerto in memoria di Wegg Andersen, Joe Vescovi al microfono disse pubblicamente: Pino tu da questo momento ti chiamerai Pino "Caronte" Sinnone.

Joe vescovi per motivi di salute, si trova ricoverato in ospedale a San Benedetto del Tronto, il quale in una delle visite di Pino Sinnone ha detto di essere malato e probabilmente non poteva piu portare avanti la musica dei The Trip. Dice a Pino Sinnone che ha abbandonato la musica per molti anni e che dovrebbe rifare una band e portare avanti il progetto. Così nel 2015 forma la band chiamandola New Trip con la seguente formazione: Pino Sinnone (batteria), Andrea Ranfa (voce), Fabio Gremo (basso),Toni Scantamburlo (chitarra) e Paul Silver (tastiere).

Nel 2019, inaugura un nuovo assetto, con Pino Sinnone alla batteria, Andrea Ranfa Ranfagni alla voce (sovente vocalist per Ian Paice dei Deep Purple e attuale cantante dei Vanexa), il polistrumentista Carmine Capasso alle chitarre e due noti musicisti della scena musicale milanese, ovvero Andrea "Dave" D’Avino all'hammond e tastiere, e Tony Alemanno al basso.

Il 17 luglio 2021, i nuovi Trip pubblicano l'album, Caronte 50 Years Later, ovvero lo storico album Caronte del 1971 risuonato dalla nuova formazione della band, presentato il giorno stesso al "Porto Antico ProgFest" di Genova, disponibile sia in CD che in vinile. La band si esibisce il 4 settembre dello stesso anno anche al celeberrimo festival Progressive di Veruno (per l'occasione svoltosi nella vicina Revislate) con band come Banco del mutuo soccorso, Il Rovescio della Medaglia, The Winstons, Osanna e tanti altri. Il concerto sarà un grande successo ma anche l'ultimo con Dave D'Avino alle tastiere, che lascerà per motivi personali. Entra in formazione, il tastierista campano Giuseppe "Sep" Sarno. Su grande richiesta dei fan, solo attraverso la band è disponibile il live di Veruno, chiamato appunto Caronte 50 Years Later live - The Official Bootleg. A distanza di un anno, Sep Sarno non è più parte della band e vede il ritorno di Dave D'Avino alle tastiere. Nell'autunno del 2022, Carmine Capasso, Dave D'Avino e Tony Alemanno annunciano (dopo aver terminato le registrazioni del nuovo album di inediti) l'uscita dalla band per divergenze personali ed artistiche.

Formazione[modifica]

The Trip (dal 1966-1974, 2010-2014)[modifica]

The Trip (dal 2019 al 2022)[modifica]

  • Pino Sinnone - batteria
  • Andrea Ranfagni - voce
  • Carmine Capasso - chitarra
  • Andrea Dave D'Avino - tastiere
  • Tony Alemanno - basso

The Trip (dal 2023)[modifica]

  • Pino Sinnone - batteria
  • Andrea Ranfagni - voce
  • Adriano Arena -chitarra
  • Leonardo Bruzza - basso e voce
  • Ivan Fusco - tastiere

Discografia[modifica]

Album in studio[modifica]

Album live[modifica]

Singoli[modifica]

  • 1970 - Una pietra colorata'/Incubi
  • 1970 - Fantasia/Travellin' Soul
  • 1971 - Believe in Yourself/Little Janie
  • 1972 - Intervista
  • 1973 - Corale/Formula nova

Note[modifica]

  1. Da John's Classic rock - The Trip
  2. Salvatore Pagano, Intervista ai The Trip: 50 anni dopo il mitico Caronte, su Musicoff Community, 15 novembre 2021. URL consultato il 16 luglio 2024.
  3. Da John's Classic rock - The Trip: Caronte

6. Da Progarchives http://www.progarchives.com/artist.asp?id=534

Bibliografia[modifica]

  • AA.VV., Enciclopedia del rock italiano, a cura di Gianluca Testani, Arcana Editrice, 2006, ISBN 88-7966-422-0.
  • Stefano Coderoni, Viaggio allucinante, in Raro!, nº 1, gennaio-febbraio 1988, pp. 4-7.
  • Paolo Barotto, Il ritorno del pop italiano, Luserna San Giovanni, Stilgraf, 1989.
  • Alessio Marino, "BEATi voi! - Interviste e riflessioni con i complessi degli anni 60 e 70" N.1, Viguzzolo, Beat boutique 67, 2007. (Intervista a Pino Sinnone)
  • Alessio Marino, "BEATi voi! - Interviste e riflessioni con i complessi degli anni 60 e 70" N.8, Viguzzolo, Beat boutique 67, 2011. (Analisi della discografia dei Trip)
  • Cesare Rizzi (a cura di), Enciclopedia del rock italiano, Milano, Arcana, 1993, ISBN 88-7966-022-5.
  • Alessandro Gaboli e Giovanni Ottone, Progressive italiano, a cura di Frazz, Firenze-Milano, Giunti, 2007, ISBN 978-88-09-04794-5.

Collegamenti esterni[modifica]

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