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Mario Moncada di Monforte

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Biografia[modifica]

Nato a Palermo nel 1935 da famiglia aristocratica, da Domenico, nobile dei Principi di Monforte, e da Elvira Mirabella, compiuti gli studi classici, nel 1955 trova impiego alla Olivetti, dove inizialmente svolge la mansione di agente commerciale presso la filiale della sua città.[1][2][3][4] Poco tempo dopo, lavora presso la sede centrale dell'azienda a Ivrea, che gli fa frequentare un corso di specializzazione in tecniche amministrative all'Università Bocconi di Milano, e gli affida dapprima la direzione vendita per la Sicilia e successivamente quella del marketing.[5][3][4]

Laureato in giurisprudenza all'Università degli Studi di Palermo con una tesi sulla Comunità Economica Europea, dal 1962 è iscritto all'Albo degli avvocati di Palermo.[3][5] Nel 1967, abbandona il suo impiego alla Olivetti, e tornato a Palermo, fonda una propria azienda di informatica e di grafica computerizzata, la PERT Informatica Generale S.p.A., una delle prime del settore sorte in Sicilia, e di cui è stato amministratore unico.[3][6]

Moncada, alla sua attività imprenditore affianca quella culturale: la sua prima opera pubblicata è La nazione siciliana, nel 1973. Molti anni più tardi, pubblica L'uomo totale, del 1996, che è la prima delle sue opere che ha come tema la geopolitica, e si specializza soprattutto sullo studio dei problemi dell'Ebraismo, religione conosciuta ai tempi del suo impiego alla Olivetti, e del medesimo fondatore e capo dell'impresa, Adriano Olivetti.[7] La prima delle sue opere che ha come oggetto la religione ebraica e lo Stato d'Israele, è stata Israel: fine della speranza?, pubblicata nel 2002, ma la più nota è Israele, un progetto fallito del 2009 per la quale tre anni più tardi ha ricevuto il Premio Calabria.[8] Altra opera significativa è Israele, uno Stato razzista (2010), di cui l'Istituto culturale presso l'ambasciata della Repubblica islamica dell'Iran a Roma ha acquistato i diritti, ed è stata tradotta in arabo e in parsi, e diffuso nei paesi islamici.[5]

Negli anni settanta-ottanta, ha militato tra le fila del Partito Comunista Italiano, di cui è stato membro della commissione economica del comitato di Palermo.[6] In quota PCI è stato componente del consiglio di amministrazione dell'Azienda Municipalizzata Igiene Ambientale (AMIA) di Palermo, di cui è stato presidente dal 1985 al 1988. È socio fondatore e membro del consiglio direttivo di Salvare Palermo, fondazione ONLUS per la tutela del patrimonio culturale ed ambientale palermitano, nonché socio fondatore e revisore dei conti dell'associazione Amici del Teatro Massimo, che cura la diffusione della cultura lirica presso il Teatro Massimo di Palermo.[9][10]

Nel 2011-12, è stato presidente del Circolo Unione Palermo, fondato nel 1750, che è fra i più prestigiosi club per gentiluomini d'Italia e d'Europa.[5]

Premi e riconoscimenti[modifica]

  • Nel 2012, anno del Cinquantenario, Mario Moncada di Monforte è stato il vincitore del 50° Premio Calabria, che annovera fra i premiati anche Premi Nobel come Heinrich Böll ed Ilya Prigogine. Il Premio è stato attribuito per il saggio Israele: un progetto fallito.
  • Nel 2012, l’Istituto culturale iraniano di Roma ha acquistato i diritti sul saggio Israele, uno Stato razzista: tradotto in arabo e in parsi, è stato diffuso nei paesi islamici.
  • Nel 2016: 3º classificato al premio nazionale di cultura di Isola per il saggio La terra promessa.

Opere[modifica]

  • La nazione siciliana, Palermo, Flaccovio (1973)
  • L'uomo totale, Palermo, Novecento Edtrice (1996)
  • Occidente senza futuro, Roma, Armando Editore (1998)
  • Palermo domani, Palermo, Edizioni Kalós (2000)
  • Israel: fine della speranza?, Roma, Armando Editore (2002)
  • Guerra al terrorismo?, Roma, Armando Editore (2003)
  • Vite parallele. Giuseppe Mazzini e Osama bin Laden, Roma, Armando Editore (2005)
  • Palermo umiliata, Edizione pers. (2007)
  • Israele: un progetto fallito, Roma, Armando Editore (2009)
  • Israele, uno Stato razzista, Roma, Armando Editore (2010)
  • La profezia del Gattopardo. Il tempo delle iene e degli sciacalli, Roma, Armando Editore (2011)
  • La terra promessa...., Palermo, Edizioni La Zisa (2012)
  • La speranza, Palermo, Navarra Editore (2016)
  • Vergogna! Era meglio l'Italia di Benito Mussolini?, Roma, Armando Editore (2018)
  • La Storia "muta" - Lo scorrere profondo dell'avventura umana. Roma, Europa Edizioni s.r.l. (2020)

Note[modifica]

  1. LINEE GENERALE MONCADA DI MONFORTE, su mariomoncadadimonforte.it. URL consultato il 05-06-2020.
  2. Mario Moncada: una testimonianza, su olivettiani.org. URL consultato il 05-06-2020.
  3. 3,0 3,1 3,2 3,3 M. Moncada di Monforte, La nazione siciliana, Flaccovio, 1970, p. 1.
  4. 4,0 4,1 La profezia del Gattopardo. Il tempo delle iene e degli sciacalli (PDF), su mariomoncadadimonforte.it. URL consultato il 04-06-2020.
  5. 5,0 5,1 5,2 5,3 Biografia, su mariomoncadadimonforte.it. URL consultato il 05-06-2020.
  6. 6,0 6,1 F. Nicastro, Mafia e partiti. Il bifrontismo del PCI nelle pànie del consociativismo economico (1980-1990), ILA Palma, 2008, nota 399, p. 299.
  7. Israele è in pericolo (PDF), su rotaryclubpalermobaiadeifenici.org. URL consultato il 06-06-2020.
  8. Redazione, Premio Calabria 2012 a Mario Moncada di Monforte, in SalvarePalermo.it, 8 novembre 2012. URL consultato il 06-06-2020.
  9. Organigramma, su salvarepalermo.it. URL consultato il 06-06-2020.
  10. Amici del Teatro Massimo, su teatromassimo.it. URL consultato il 06-06-2020.

Altri progetti[modifica]

Collegamenti esterni[modifica]

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