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Il più grande crimine

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Il più grande crimine
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1ª ed. originale2011
Generesaggistica
Sottogenereeconomia, storia
Lingua originale italiano

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Il più grande crimine è un saggio pubblicato per la prima volta sul web nel 2011 e scritto dal giornalista e saggista italiano Paolo Barnard.

Contenuto[modifica]

Nel libro Barnard sostiene l'esistenza di un progetto portato avanti da 70 anni dalle élite dei poteri finanziari ed industriali internazionali per distruggere gli Stati, il potere delle leggi, e la partecipazione democratica attiva dei cittadini. Secondo Barnard sarebbe in quest'ottica che sono stati istituiti prima l'Unione europea e poi la moneta unica (Euro), ritenuti da Barnard dei capitoli fondanti del suddetto piano. In questo saggio vengono quindi delineati dall'autore i presunti allarmanti scenari di egemonia delle nuove élite finanziarie sull'Europa, destinata secondo lui ad una progressiva "distruzione" sociale, con conseguenze drammatiche per il mercato del lavoro e per le famiglie, causate dall'esclusivo profitto a breve termine di tali élite (dato che il danno sistemico che producono non sarebbe mai da esse considerato).

La tesi fondante di questo saggio è che in sette decenni sarebbe stato realizzato appieno il ritorno al potere assoluto ed incontrastabile delle élite dell'economia agraria 'ricardiana' e della filosofia 'maltusiana', sconfitte da 250 anni di progresso verso il "bene comune" originatosi dall'Illuminismo, e culminato con l'avvento delle democrazie partecipative della seconda metà del XX secolo.

Edizioni[modifica]

Collegamenti esterni[modifica]


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