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Paolo Barnard

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Paolo Rossi-Barnard (Bologna, 2 gennaio 1958) è un giornalista e saggista italiano.[1][2]

Biografia[modifica]

Infanzia e giovinezza[modifica]

È figlio del giornalista e scrittore Wolfango Rossani (pseudonimo di Sigfrido Rossi).[3][4]

Dopo una giovinezza difficile (per sua ammissione venne arrestato e subì anche un trattamento psichiatrico di alcuni mesi a causa di una sindrome paranoide[5][6]), si laurea in psicologia.

La carriera giornalistica[modifica]

Dal 1989 giornalista pubblicista[7] lavorando come corrispondente estero freelance per alcuni giornali italiani tra i quali La Stampa, Il manifesto, il Corriere della Sera, Il Mattino, Il Secolo XIX e La Repubblica, per poi passare alla RAI, con cui collabora ininterrottamente per 14 anni partendo da Samarcanda nel 1991, in occasione della prima Guerra del Golfo. Ha vissuto anche a Londra e a San Diego tra gli anni '80 e '90, divenendo un forte critico delle politiche thatcheriane e reaganiane.[8] Barnard ha anche lavorato a lungo in un'associazione di volontariato di assistenza ai malati di AIDS.[2]

Afferma di essere stato uno dei fondatori,[9] nel 1994, della trasmissione Report (Rai 3), con cui ha collaborato per dieci anni, per passare poi a Rai Educational, dove realizza il documentario "Nemesi medica"[10] e da cui si è autosospeso in seguito alla vicenda da lui definita della Censura Legale. Nel 2014 diviene commentatore sui temi economici per il talk "L'Ultima Parola" di RAI 2, e successivamente a La7 nel talk "La Gabbia", entrambi condotti da Gianluigi Paragone.

Come scrittore e saggista, ha pubblicato nel 2002 per Andromeda Due Pesi e Due Misure. Riconoscere il terrorismo dello Stato d'Israele e nel 2006 per la BUR il libro inchiesta Perché ci odiano, che condensa nelle sue pagine alcune delle inchieste confezionate per Report (Perché ci odiano?, puntata andata in onda il 6 aprile 2003 e L'altro terrorismo, in onda il 23 settembre 2003[11][12]), esprimendo una posizione critica verso la "guerra al terrorismo" e le condotte di Israele in Palestina sin dalla nascita del sionismo; sul sionismo ha anche realizzato alcuni documentari pubblicati online, tra i quali Palestina, capire il torto e Israele e Palestina: le verità taciute (originariamente una conferenza), in cui riprende le ricerche della nuova storiografia israeliana (specialmente Ilan Pappé e Norman G. Finkelstein) e le idee pacifiste di Noam Chomsky, Vittorio Arrigoni e altri, esprimendo posizioni antisioniste e antirazziste.[13][14][15].

Ha curato, per la BUR, Dall'altra parte (Bartoccioni, Bonadonna, Sartori), una raccolta di testimonianze di medici ammalati su come riformare il sistema sanitario italiano. Assieme ai medici citati e ad altri come Mario Melazzini, è stato brevemente consulente esterno del Ministro della Salute Livia Turco nella Consulta dei Medici Ammalati.[16]

Ha scritto inoltre per MicroMega, il Golem de Il Sole 24 Ore e altre pubblicazioni.

Nel maggio 2015 lamenta di essere stato vittima di un pestaggio da parte di otto poliziotti, che gli avrebbero rotto un braccio[17]. Nel maggio del 2016 riprende la collaborazione televisiva con il talk show di La7 "La Gabbia", condotto da Gianluigi Paragone, che si era interrotta per divergenze interne nel 2014. Dal luglio del 2016 Barnard compare come editorialista sulle pagine del tabloid The Daily and Sunday Express di Londra.[18][19]

Lavoro giornalistico[modifica]

Le inchieste[modifica]

Negli anni in cui ha collaborato con la trasmissione di inchiesta Report, Paolo Barnard ha trattato temi relativi alla globalizzazione, al terrorismo internazionale e alla situazione in Medio Oriente, alla ex Jugoslavia, alla new economy, al "Fondo Monetario Internazionale", all'industria farmaceutica, alle proprietà terapeutiche della marijuana, all'industria alimentare.[20] Ha intervistato, in maniera critica e diretta, Henry Kissinger, presente ad un incontro con Nelson Mandela a Johannesburg, unico giornalista italiano presente.[21][22]

Nel 1993 documenta per primo le torture commesse da militari italiani in Somalia nell'Operazione Restore Hope, per La Stampa (lo scandalo scoppiò però successivamente per lo scoop di Panorama, avvenuto dopo) e, secondo quando da lui detto, viene minacciato da un agente della CIA per le sue inchieste.[23]

Per il libro-inchiesta tratto da Perché ci odiano, ha realizzato un'intervista (capitolo Faccia a faccia con al-Qaeda) in una località segreta a un'importante guida spirituale di al-Qaeda, un uomo successivamente non più membro del gruppo terroristico, ma all'epoca molto vicino a Osama bin Laden e ad Ayman al-Zawahiri.[24]

La Mosler's Economics - Modern Money Theory[modifica]

A partire dal 2011 ha iniziato a diffondere la Modern Money Theory che vede tra i suoi sostenitori lo statunitense Warren Mosler, economista di ispirazione post-keynesiana e cartalista. La MMT si traduce nella creazione di diverse associazioni di divulgazione economica presenti in ogni regione, tra cui l'Ass. Naz. ME-MMT, Economia per i Cittadini (Epic), CSEPI, e diverse altre.

Dopo un'occasionale apparizione in Matrix di Canale 5, nel 2012 Barnard torna in televisione nella trasmissione L'ultima parola di Gianluigi Paragone su Rai 2, iniziando a divulgare i principi essenziali della teoria, ove suscita scalpore (e la reazione del deputato del Partito Democratico Matteo Colaninno) per aver dato del criminale al Presidente del Consiglio Mario Monti.[25]

Precedentemente aveva lanciato un appello a Silvio Berlusconi di non dimettersi (a favore di Monti stesso, e considerando la caduta del governo Berlusconi IV sotto la spinta dello spread Bund/BTP come un "golpe finanziario"), pur non supportandolo e anzi criticandolo per la sua politica estera e interna.[26][27][28] Ha infatti declinato l'offerta di candidatura alle elezioni europee da parte della coalizione di centrodestra, con un programma euroscettico, propostagli, a suo dire, da Forza Italia-PdL e Fratelli d'Italia-AN.[29]

Continua successivamente nel programma televisivo La Gabbia sempre di Gianluigi Paragone su La 7. La collaborazione fra Barnard e Paragone continua fino all'ottobre del 2014, dopodiché la comparsa in trasmissione del giornalista bolognese cesserà per la seconda volta (la prima volta fu a marzo 2014 ufficialmente in seguito a una polemica su un post di Barnard sulle donne[30], ritenuto offensivo)[6][31][32], in seguito a un definitivo diverbio nel dietro le quinte con il conduttore e la redazione del programma.[33] La collaborazione con La7 e Paragone verrà ristablita nel maggio 2016.

Nel giugno 2013 ha luogo il Mosler-Barnard Tour, dove il giornalista e l'economista statunitense portano nelle piazze italiane la teoria economica ed espongono il Programma ME-MMT di Salvezza Economica per l'Italia, contrario all'austerità economica e al neoliberismo.

Barnard lamenta tuttavia il rapido volgere in negativo della qualità delle relazioni con ciascuno dei soggetti coinvolti[34], in particolare con Daniele Della Bona, attivista MMT[35], e con lo stesso Mosler.[36]

Il più grande crimine[modifica]

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Lo stesso argomento in dettaglio: Il più grande crimine.

Nel 2011 ha pubblicato un libro dove rivela un presunto progetto portato avanti da 70 anni dalle élite dei poteri finanziari e industriali internazionali per distruggere gli Stati, il potere delle leggi, e la partecipazione democratica attiva dei cittadini.

Rimini 2012[modifica]

Nel febbraio 2012 ha organizzato un convengo di economia con oltre 2100 partecipanti.[37][38] La conferenza è stata fatta all'interno del 105 Stadium di Rimini e hanno partecipato accademici MMT dell'Università del Missouri e di Kansas City, ovvero, Stephanie Kelton, Michael Hudson, William K. Black, Marshall Auerback. Hanno partecipato anche l'italiano Nino Galloni e il francese Alain Parguez.

L'evento si è ripetuto nel mese di ottobre 2012 nuovamente a Rimini e anche a Cagliari con il motto di "Non eravamo i PIIGS. Torneremo Italia", avente come relatori Warren Mosler e Mathew Forstater nonché Alain Parguez. In tali occasioni i quattro relatori hanno presentato al pubblico un dettagliato programma economico-politico da adottare in caso di uscita dell'Italia dall'Eurozona, battezzato Programma ME-MMT di Salvezza Economica per l'Italia.[39]

Il convengo di Rimini è citato nel documentario del 2017 PIIGS, di Adriano Cutraro, Federico Greco e Mirko Melchiorre.

La vertenza con RAI, Report e Gabanelli[modifica]

Barnard è stato autore di una inchiesta contro la pratica del comparaggio farmaceutico, Little Pharma & Big Pharma, trasmessa l'11 ottobre 2001 su Rai 3 durante il programma televisivo Report di Milena Gabanelli[40]. Dopo la messa in onda dell'inchiesta e una successiva replica, il 16 aprile 2004 Barnard, la RAI e Milena Gabanelli sono citati in giudizio presso il Tribunale Civile di Roma[41] da un informatore farmaceutico, che riteneva di non aver avuto adeguatamente oscurata la propria identità nel servizio, subendone un successivo danno.[42]

In virtù della cosiddetta clausola di manleva (una generica clausola, frequentemente usata nelle pratica contrattuale del mondo degli affari, che solleva il soggetto 'manlevato' da eventuali oneri giudiziari scaturenti da eventuali azioni esperite da terze parti; tale clausola doveva essere necessariamente sottoscritta da ogni reporter allo scopo di stipulare l'accordo con la RAI), la RAI si ritenne esonerata da eventuali oneri risarcitori in sede civile derivanti dal servizio realizzato dal giornalista.[43][44] La stessa azienda, infatti, dichiarò che non essendo dipendente della RAI, Barnard non avrebbe avuto da questa diritto a tutela legale per cause civili.[45] Barnard ritenne tuttavia di essere comunque associato nella tutela agli altri due aventi causa a seguito di assicurazioni verbali fornitegli, ma che la Rai e la stessa Gabanelli hanno negato fossero state date.[42][45][46][47] Inoltre, il giornalista sottolineò la secondo lui dubbia eticità del comportamento dell'azienda e della conduttrice, che in sede giudiziale negarono ogni loro concorso in responsabilità rivalendosi interamente sull'autore dell'inchiesta. Ciò indusse Barnard ad accusare sia la Rai che Milena Gabanelli di averlo tradito moralmente in due occasioni: sia per avere separato in giudizio le loro responsabilità dalle sue, sia per l'azione di rivalsa della Rai nei suoi confronti in caso di un'eventuale sentenza avversa di risarcimento, sfruttando la clausola del contratto sottoscritto da Barnard con l'azienda.

La sentenza, con esito negativo per le parti convenute, respinse le pretese di RAI e Gabanelli di ritenere solo responsabile Barnard, dichiarando la responsabilità solidale di azienda, conduttrice e autore del servizio nel ledere il diritto alla riservatezza della parte lesa, motivando con ciò che la clausola summenzionata del contratto tra RAI e Barnard era inerente soltanto la "titolarità dei diritti ceduti" e il "libero godimento da parte del cessionario".[44][48]

L'Antisistema[modifica]

Barnard si è dichiarato in opposizione sia al "Sistema", sia allo stesso "Antisistema", da lui ritenuti entrambi ipocriti se non speculari.

Ha inoltre criticato l'iperinformazione originata dai social network, che farebbero il gioco delle forze di potere e tenderebbero ad annullare la partecipazione dei cittadini[49]. In realtà dopo poco tempo torna a ripubblicare sul proprio sito, dichiarando di continuare a scrivere per "motivi personali" e soltanto quale fonte di "consultazione".[50] Barnard ha usato l'espressione "attivismo di tastiera" per definire la frenetica attività antagonista operata su Internet che però a suo avviso non si traduce ormai più in vera partecipazione civica.[49]

Barnard esplicita anche posizioni critiche su quelli che definisce "paladini" dell'"Antisistema" italiano, tra questi:[51][52]. Beppe Grillo e Gianroberto Casaleggio[53], Marco Travaglio, Michele Santoro, Antonio Di Pietro, Sabina Guzzanti e Piero Ricca, assieme al quotidiano La Repubblica.[54]. [55], Marco Travaglio[56] Sostiene infatti che la "società civile organizzata", che dovrebbe essere in prima linea a battersi per un paese migliore, si starebbe consegnando a tali leader: questi spingerebbero grandi masse di persone ad accanirsi contro i mali minori, ignorando invece le manovre più importanti del potere sovranazionale sulla vita di milioni di cittadini, esitate nella crisi finanziaria internazionale e nella progressiva distruzione del diritto al lavoro dei giovani. Per Barnard, l'"Antisistema" italiano avrebbe solo riapplicato gli stessi schemi che combatte[57].

Riguardo a Di Pietro, ha criticato Mani Pulite sostenendo che fu una falsa rivoluzione, volta a introdurre le politiche neoliberiste stile reaganomics, distruggendo la classe politica precedente, che pur corrotta, grazie alla moneta sovrana e alla spesa pubblica riuscì, con un deficit coperto dall'emissione e bassa ma progressiva tassazione, a garantire grande ricchezza all'Italia.[58][59]

Pubblicazioni[modifica]

  • Aiutami a morire. Storie di lotta contro l'abbandono dei malati terminali, Interlinea, 1999, ISBN 978-88-8212-200-3.
  • Due Pesi e Due Misure. Riconoscere il terrorismo dello Stato d'Israele, Andromeda Edizioni, 2002, ISBN 9788868320225.
  • Perchè ci Odiano, Milano, BUR, 2006, ISBN 9788817010641.
  • Il più grande crimine. Ecco cosa è accaduto veramente alla democrazia, Andromeda Edizioni, 2012, ISBN 9788866750390.
  • In Alto il Deficit!, Andromeda Edizioni, 2012, ISBN 9788895577876.
  • La storia dell'economia (che ti dà da mangiare) spiegata a Lollo del mio bar, Andromeda Edizioni, 2013, ISBN 8868320045.
  • Come "asfaltare" chi difende Israele con dieci autorevoli risposte, MaBED, 2013, ISBN 978-88-909069-3-0.
  • Il complotto e i colpi di Stato, Edizioni Sì - Studi Interiori, 2014, ISBN 9788868320300.
  • Nonna, ti spiego la crisi economica (Il Più Grande Crimine spiegato agli anziani, agli adolescenti e a persone del tutto digiune di economia), MaBED, 2014, ISBN 8898891067.

Note[modifica]

  1. Il summit MMT si fa: aggiornamento essenziale
  2. 2,0 2,1 Breve scheda biografica
  3. Wolfango Rossani, all'anagrafe Sigfrido Rossi (Guastalla, 1909 - Bologna, 2002), autore di saggi e numerose pubblicazioni e cronache.
  4. Un rigraziamento al giornalista Paolo Barnard, figlio di Rossani, per aver fornito "Zara brucia" da tempo esaurito
  5. Questo ha senso raccontare oggi - n° 14: «Sono uscito da questa esperienza con 2 anni di psichiatria e una sindrome di manie di persecuzione che, credetemi, mi portava a episodi al limite dello psicotico».
  6. 6,0 6,1 Paolo Barnard ama le donne, ma ama anche la verità
  7. [1]
  8. Quando guardi a lungo nell'abisso, l'abisso ti guarda dentro
  9. Israele e Palestina: le verità taciute, parte 3
  10. Quando il medico diventa paziente: la storia
  11. Report: autori
  12. Nota sulla trasparenza
  13. Vik Arrigoni in mano ad Auschwitz, alla cinese
  14. Vik Arrigoni
  15. Cosa penso io, antisionista e critico dei crimini d'Israele, dell'Olocausto
  16. 10/09/07 "Medici ammalati": insediata la consulta per l'umanizzazione della medicina
  17. Paolo Barnard: “Mi hanno aggredito otto poliziotti”
  18. The Daily and Sunday Express do Londra ‘PAOLO BARNARD’, su Express.co.uk. URL consultato il 13 marzo 2017.
  19. "Paolo Barnard" Search Results - journalisted.com, su journalisted.com. URL consultato il 13 marzo 2017.
  20. Inchieste di Report
  21. A Kissinger è sarcasticamente dedicato Perché ci odiano, con epigrafe una citazione de I promessi sposi di Manzoni, tratto dall'episodio in cui fra Cristoforo minaccia don Rodrigo del castigo divino, con le parole "Verrà un giorno...".
  22. Non esiste. Vi saluto
  23. Chi è Paolo Barnard - NUOVO.OBBLIGATORIO LEGGERE CHI SONO, PRIMA DI LEGGERMI
  24. Faccia a faccia con al-Qaeda
  25. Barnard: "Monti criminale", all'Ultima Parola scoppia bagarre
  26. Almeno lui non gli ha baciato le scarpe
  27. Presidente Berlusconi, per il bene dell'Italia, NON SI DIMETTA
  28. Questo è Il Potere
  29. Barnard: non mi candido, resto qui a combattere per voi
  30. La verità sulle (infami) donne
  31. Paolo Barnard, litigio alla Gabbia
  32. La disumanità vince sempre. Sono fuori dalla Gabbia di La7
  33. La Gabbia, Paolo Barnard: "La7 non mi pagava
  34. Mi tolgo un paio di sassi dalle scarpe. Poi vado avanti, da paolobarnard.info
  35. Una volta i ladri si nascondevano. Non quelli della ME-MMT
  36. SE LO SCOPRITORE DELLA CURA DEL CANCRO FOSSE UMANAMENTE UN SORCIO?
  37. P. Barnard, La storia dell'economia (che ti dà da mangiare) spiegata a Lollo del mio bar, pag. 34
  38. Our Very Own Oscar Night in Rimini
  39. Programma ME-MMT
  40. Tvblog.it, Paolo Barnard mette Report sotto accusa, su tvblog.it.
  41. Atti processuali, su pdfdownload.org.
  42. 42,0 42,1 Reset, Censura Legale - Una Storia Italiana!, su reset.netsons.org.
  43. Un esempio di questa clausola tratto da un mio contratto con la RAI: "Lei in qualità di avente diritto... esonera la RAI da ogni responsabilità al riguardo obbligandosi altresì a tenerci indenni da tutti gli oneri di qualsivoglia natura a noi eventualmente derivanti in ragione del presente accordo, con particolare riferimento a quelli di natura legale o giudiziaria".
  44. 44,0 44,1 avv. Antonello Tomanelli
  45. 45,0 45,1 Intervento della Gabanelli
  46. Report.it - Forum, su forum.rai.it (archiviato dall'url originale il 19 maggio 2008).
  47. Censura legale, su paolobarnard.info.
  48. Atti processuali
  49. 49,0 49,1 Io e voi che leggete, poveri stronzi, di nuovo fottuti dal Potere, su paolobarnard.info.
  50. Sito inutile
  51. Paolo Barnard: considerazioni sul V-Day, su paolobarnard.info.
  52. Arcoiris.tv, considerazioni di Paolo Barnard sul V2-Day, su arcoiris.tv.
  53. Casaleggio e ‘soci’
  54. Il ruolo di Travaglio e Gomez nella distruzione d'Italia, su paolobarnard.info.
  55. Gli idioti
  56. Arianna Editrice - Lettera aperta a Marco Travaglio, su ariannaeditrice.it.
  57. Paolo Barnard:l'informazione è Noi, su paolobarnard.info.
  58. IL POTERE 2: Il Times e Berlusconi: macché Noemi
  59. «Era il 17 febbraio del 1992, Mario Chiesa viene arrestato a Milano per dare il via alla celeberrima stagione di Tangentopoli. Da quei giorni, e in pochi mesi, un’intera classe politica italiana viene spazzata via dalle inchieste di Di Pietro e soci. Come mi disse personalmente l’ex pm di Mani Pulite Gherardo Colombo, in realtà l’impeto che mosse quella rivoluzione veniva dagli imprenditori che si autodenunciavano ai magistrati pur di smettere di pagare tangenti ai socialisti e democristiani. Due partiti che, come d'altronde tutto l'apparato politico italiano, avevano una caratteristica in comune: erano intrisi di statalismo fino al collo, cioè erano nati e cresciuti nella pratica di usare prebende ed elargizioni di Stato per comprarsi il consenso degli elettori. Qualcosa che goffamente e truffaldinamente assomigliava però troppo al modello di Stato a moneta sovrana che spende a deficit per creare ricchezza fra i cittadini. Infatti l’Italia degli anni ’80 era sì un Paese ad alta inflazione e debito, ma era uno dei luoghi più ricchi della Terra, la cui ricchezza ancora oggi nutre una fetta enorme di società civile.»

    (Il più grande crimine, parte II, capitolo «La signora si faccia la messa in piega»)

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