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Vittorio Galliazzo

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Biografia[modifica]

Professore all’Università Ca’ Foscari di Venezia, ha insegnato Archeologia e storia dell’arte greca e romana, nonché Storia dell’architettura greca e romana.

Tra l’altro ha compiuto ricerche presso varie istituzioni pubbliche e private in Italia o all’estero, tenendo conferenze o seminari in Francia, Svizzera, Austria, Spagna e Romania.

È membro di vari comitati scientifici in Italia, in Francia e nella Repubblica di San Marino.

Nel 1996 è stato nominato socio della Société Nationale des Antiquaires de France con sede a Parigi (Museo del Louvre).

Fa parte di altre accademie o istituzioni italiane, fra cui ricordiamo l’Ateneo Veneto (socio ordinario) e l’Ateneo di Treviso (socio onorario).

È stato pure membro del Comitato Scientifico della Fondazione Mazzotti per la Civiltà Veneta.

Per l’insieme delle sue pubblicazioni e soprattutto per i due volumi su “I Ponti Romani” (Treviso 1994, 1995), definiti “oeuvre importante et de qualité exceptionelle”, nel 1996 ha meritato la médaille de l’Histoire de l’Art da parte dell’Académie d’Architecture di Francia, accompagnata da un elogio solenne in presenza del Ministro della Cultura francese Philippe Douste-Blazy.

Nel 1998 è stato prescelto da un Assistent Professor della Harvard Medical School di Boston (U.S.A) come Mentore (guida) per ricerche sulla medicina antica.

Nel 1999 ha coordinato a Feltre il Convegno Internazionale sulla Via Claudia Augusta, curandone poi gli Atti in lingua italiana e tedesca.

A Mérida nel 2000 ha tenuto un Seminario su El Puente Romano per ingegneri e architetti provenienti da tutta la Spagna.

Dal 2002 in poi la sua biografia scientifica e professionale è stata inserita, su richiesta americana, nelle Edizioni di Who’s Who in the World, pubblicate a New Providence.

Nel 2004 ha ricevuto il Premio Altino per i suoi studi sui ponti e sulla viabilità antica, soprattutto dell’area veneta, mentre nel 2007 ha avuto il Premio “Città di Quinto” per aver avuto “eccellenti riconoscimenti ed importanti apprezzamenti anche all’estero” e per aver collaborato a porre “in risalto le particolari caratteristiche del proprio paese di origine”.

  1. RINVIA Template:Senza fonte, mentre l’International Biographical Centre di Cambridge in Inghilterra lo ha incluso nel 2012, 2015 e 2016 fra i Top 100 Educators per i suoi contributi scientifici “a livello locale, nazionale e internazionale”.

Ha collaborato con vari giornali, riviste e con l’Enciclopedia Treccani, pubblicando voci, articoli, e memorie d’interesse storico, archeologico, topografico, urbanistico, architettonico e artistico, per un totale di oltre 120 pubblicazioni.

Tra queste ricordiamo dodici volumi, fra cui uno sui Cavalli di San Marco, un altro su Quinto di Treviso e Santa Cristina (1992) ed ancora uno in lingua italiana (tradotto poi in inglese) sui Vasi da Fiori, nonché uno studio illustrato sui Mulini in Italia e da ultimo un volume in lingua tedesca sulla Civiltà dell’Alto Adriatico.

Numerosi sono infine gli studi sulla civiltà agraria del Veneto, soprattutto in età antica, nonché sui caratteri urbanistici, architettonici e paesaggistici del nostro territorio.


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