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Stojan Furlan

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Errore Lua in Modulo:Wikidata alla linea 443: attempt to index field 'wikibase' (a nil value). Ex seminarista cattolico ma anche di fede comunista, lasciò gli studi nel 1942 per formare la prima banda partigiana giuliana e italiana. Morì il 10 dicembre 1943, appena ventenne, in uno scontro con i nazifascisti.[1]

Biografia[modifica]

All'inizio della seconda guerra mondiale Stojan Furlan studia nel seminario di Trieste. Agli inizi del 1942, un anno e mezzo prima dell'armistizio dell'8 settembre 1943, dopo essere venuto in contatto con studenti albanesi che gli riferiscono della situazione creatasi nel loro paese a seguito dell'occupazione italiana, lasciò gli studi ed iniziò la guerra partigiana. Di questa prima formazione partigiana slava della Venezia Giulia fanno parte sia contadini che operai. Nel febbraio di quello stesso anno la formazione si fa conoscere per un'azione tesa a scardinare il sistema di comunicazioni del Carso. Con l'impiego di mine artigianali vennero danneggiati i binari della galleria più lunga del Carso, ma le autorità fasciste non fornirono alcuna pubblicità all'evento.[2]

Il 4 giugno del 1942 Stojan Furlan insieme a Giovanni Premoli, ex ufficiale dell'esercito italiano passato con le forze partigiane attaccarono il presidio della milizia fascista a San Daniele del Carso, procurandosi le armi con cui venne costituito il Battaglione Triestino d'Assalto. Questa è considerata la prima azione di una certa rilevanza condotta dalla Resistenza in territorio italiano, in quanto in precedenza vi erano state solo scaramucce e azioni di sabotaggio di piccola entità, generalmente minimizzate dall'apparato fascista. L'episodio di San Daniele invece mette in agitazione anche i quadri superiori dell'esercito e della Milizia Volontaria per la Sicurezza Nazionale, ma le indagini condotte dalla questura di Trieste e dai carabinieri non concludono niente a livello investigativo a causa della solidarietà della popolazione della zona con la appena nata banda partigiana.[2]

La battaglia di Gorizia e la morte[modifica]

A Monfalcone, il 9 settembre 1943, circa 1000 operai formano la Brigata Proletaria e riuniscono le proprie forze nei pressi di Gorizia. A comandarli erano Camillo Donda e Ferdinando Marega. Nei giorni successivi si unirono a loro partigiani sloveni inquadrati in massima parte nella "Compagnia d'Assalto" di Furlan e Premoli, molti dei quali erano contadini sloveni, altri ancora ex-operai e studenti di varie località giuliane (soprattutto di Monfalcone).[2] Una delle staffette della Brigata Proletaria sarà la celebre Ondina Peteani[3]. Sia gli audaci e volenterosi operai monfalconesi che i più esperti partigiani della Compagnia d'Assalto di Stojan Furlan combatterono valorosamente in quella che ormai si conosce come la battaglia di Gorizia. La "Compagnia d'Assalto" subì numerose perdite fra cui quella di otto partigiani caduti in val Vipacco. Su Premoli, più facilmente individuabile in quanto ex ufficiale dell'esercito, fu posta una taglia di 50.000 Lire, cifra assai ragguardevole per l'epoca. Nessuno però tradirà i due capi partigiani.[2]

Stojan Furlan troverà la morte ad Ossegliano in val di Vipacco, il 10 dicembre 1943 in uno scontro con i nazifascisti.[1][2]

Note[modifica]

Bibliografia[modifica]

  • Giacomo Scotti Ventimila caduti , Mursia ,
  • Giacomo Scotti, Quelli della montagna. Storia del Battaglione Triestino d'Assalto, Centro di Ricerche Storiche, Rovigno
  • Galliano Fogar Dalla cospirazione antifascista alla Brigata Proletaria , 1973
  • Paolo Spriano. Storia del Partito Comunista Italiano. 5 voll. Torino, Einaudi, 1967-1975.
  • Pietro Secchia, Enzo Nizza Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza, La Pietra
  • Galliano Fogar L'antifascismo operaio monfalconese fra le due guerre, Vangelista, Milano, 1982.
  • Giorgio Bocca Storia dell'Italia partigiana, settembre 1943-maggio 1945 Laterza 1966
  • Giovanni Padoan Un'epopea partigiana alla frontiera tra due mondi Del Bianco 1984
  • Testimonianza di Ondina Peteani conservata presso l'Associazione Nazionale ex Deportati Politici nei Campi Nazisti di Milano, p. 1.

Voci correlate[modifica]

Collegamenti esterni[modifica]

Foto di Stojan Furlan


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