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Stemma di Polistena

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Voce principale: Polistena.

File:Polistena-Stemma.png

«Scriverò dunque solamente l'evidenza, la verità delle cose; e tralasciando di compiacere gli ignoranti, attenderò all'officio dell'historico»

(Girolamo Marafioti, Croniche, et antichita di Calabria pag.114-115, Padova, Ad instanza de gl'Uniti, 1601.[1])

Il comune di Polistena, da tempo immemorabile, ha avuto il suo stemma.[2] Girolamo Marafioti, erudito del XVII secolo, nel suo libro dichiarava che Polistena si chiamava Santa Marina.[1]

Storia[modifica]

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Lo stesso argomento in dettaglio: Polistena § Simboli, Pino d'Italia, Fiume (araldica) e Torre (araldica).
Il Pacichelli, riproduce in rame la città di Polistena data 1701, con lo stemma di Santa Marina, che calca sotto i piedi un drago, e che stringe con la mano sinistra una catena cui lo tiene legato, e con la destra una palma in segno di vittoria

Santa Marina era feudo di Enrico VI di Svevia, figlio di Federico Barbarossa. Con Enrico VI il casale crebbe di popolazione, ampliandosi, e cambiò nome in Polistena (da due vocaboli greci Polis, città e Tenan, fortezza del corpo, o Tennon, corona d'ulivo con fili di lana intessuta).[3]

File:Polistena-Gonfalone.png
Gonfalone del comune di Polistena.

Il Girolamo basò la sua opera sulle informazione contenute in un antico documento trovato a Sinopoli assieme al castelliere Marcantonio Carnivale.[3] Nel più antico stemma della città di Polistena era raffigurata la protettrice dei polistenesi, Santa Marina Vergine. Lo stemma fu in uso fino ai primi del Ottocento, epoca dalla quale si presume essere stato adottato l'attuale stemma.[4]

Già ottantadue anni prima del terremoto di Polistena del 1783, la cittadina adottava lo stemma di Santa Marina. La Santa protettrice dei polistenesi era raffigurata con una palma che incatenava un simbolico dragone, la stessa immagine scolpita in marmo si trova nella Chiesa di Santa Marina, sottratta alle stesse rovine del terremoto. Nei ruderi della Chiesa di San Rocco, agli inizi del 1900, si ritrovò un medaglione in marmo che raffigurava la protettrice di Polistena in veste da monaco con una palma nella mano sinistra e a fianco ad un bambino.[5]

Lo stemma di Santa Marina rimase in uso fino al 1810 circa, dopo di che si adottò quello attuale, che raffigura il cielo azzurro, un pino e una torre dorata poggiati sopra una campagna di verde attraversata da due fiumi.[6][7]

Stemma[modifica]

Stemma del comune di Polistena.
Stemma del comune di Polistena.

Lo stemma del comune di Polistena è costituito: da una pianura in cui vi sono una torre aurea e un imponente pino, la torre si trova in mezzo a due fiumi, il fondale è azzurro.

Gonfalone[modifica]

Il gonfalone del comune di Polistena è costituito da un drappo di colore verde riccamente adornato di ricami d'argento e caricato dallo stemma sopra descritto con l'iscrizione centrata in argento "Comune di Polistena". Le parti di metallo ed i nastri sono argentati. L'asta verticale è ricoperta da velluto verde con bullette argentate poste a spirale. Nella freccia è rappresentato lo stemma del Comune e sul gambo inciso il nome. Cravatta e nastri tricolore sono frangiati d'argento.[8][9]

Note[modifica]

  1. 1,0 1,1 Girolamo Marafioti pag.114-115,Padova, Ad instanza de gl'Uniti, 1601. Ristampa anastatica: editore Arnaldo Forni, 1975 e 1981. Consultabile on line in Google Libri
  2. Comune di Polistena, lo stemma Archiviato il 9 maggio 2015 in Internet Archive.
  3. 3,0 3,1 Girolamo Marafioti pag.116,Padova, Ad instanza de gl'Uniti, 1601. Ristampa anastatica: editore Arnaldo Forni, 1975 e 1981. Consultabile on line in Google Libri
  4. Lo Stemma Municipale della Città di Polistena, Giovanni Russo pag.8
  5. Giovanni Russo, Polistena nelle immagini di ieri
  6. Domenico Valensise, monografia di Polistena 1863
  7. Giovanni Russo, lo stemma municipale della città di Polistena
  8. Lo Stemma Municipale della Città di Polistena, libro di Giovanni Russo
  9. Altra versione dello stemma di Polistena

Bibliografia[modifica]

  • Girolamo Marafioti, Croniche, et antichita di Calabria.
  • Domenico Valensise, monografia di Polistena.
  • Giovanni Russo, Polistena nelle immagini di ieri.
  • Giovanni Russo, Lo stemma municipale della città di Polistena.

Voci correlate[modifica]

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