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Società Mugellana di Studi Storici

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La Società Mugellana di Studi Storici fu una associazione culturale di Borgo San Lorenzo (Provincia di Firenze), nata nel 1925.

Storia[modifica]

La “Società Mugellana di Studi Storici” fu istituita nel 1925 a Borgo San Lorenzo portando avanti un progetto complesso di ricostruzione sia fisica che morale, pensato a sette anni dalla fine della Grande Guerra e a sei anni dal terremoto del 29 giugno del 1919 che sconvolse il Mugello, con l’intento di promuovere scavi archeologici e salvaguardare il patrimonio locale, con la creazione di un museo storico artistico regionale, e con la ricostruzione storica del contributo dato dal Mugello al Risorgimento Nazionale.[1]

Frontespizio del Bollettino della Società mugellana di Studi Storici
Frontespizio disegnato da Tito Chini del nº 1 del Bollettino della Società Mugellana di Studi Storici

Francesco Niccolai[2], figlio di Niccolò Niccolai[3], fu il direttore del “Bollettino della Società Mugellana di Studi Storici”.

Tra i personaggi che ne fecero parte: Cav. Agostino Gori di Londa (Presidente); Prof. di materie classiche Antonio Giovannini di Scarperia (Vice Presidente); Prof. Domenico Del Campana di San Godenzo, Abate Fedele Tarani di Vallombrosa (Generale dei Vallombrosani), Dott. Antonio Brentani di Borgo San Lorenzo, Padre Stanislao Bellandi di Scarperia consiglieri; Prof. Francesco Niccolai di Borgo San Lorenzo, con incarichi di segretario, cassiere e tesoriere.[4] Gli esponenti dei Chini (famiglia) contribuirono alla stesura di molti articoli, tra questi Mario Chini, Chino Chini e Tito Chini e il generale Guglielmo Pecori Giraldi promosse molte attività. Fu un centro di cultura molto alta e raffinata – formata da valenti professori.

L'associazione proponeva oltretutto la divulgazione di testimonianze della zona con la stesura di volumi di cultura storica, religiosa, ed artistica da destinarsi alle scuole elementari dei comuni del Mugello.

L’esito di queste ambizioni, fu la pubblicazione de “Il Bollettino”, la cui testata fu disegnata da Tito Chini (il quale all'epoca era direttore delle Fornaci San Lorenzo),[5] e che considerava argomenti di storia civile, religiosa, letteraria ed artistica del Mugello; ebbe una vita breve ma intensissima, dal 1925 al 1930, e proprio il generale Guglielmo Pecori Giraldi rivestì la carica di presidente della “Società Mugellana di Studi Storici” dal 1926 quando il suo ideatore, Agostino Gori, morì.

Frontespizio Bollettino nº 2-3
Testata del nº 2-3 del Bollettino della Società Mugellana di Studi Storici con il "Pax et Bonum" ideato da Augusto Chini
Augusto Chini, Pax et Bonum, targa francescana
Palazzo delle Carceri di Borgo San Lorenzo da adibire a Museo Civico. Foto storica archivio dell'Avv. Giuseppe Ungania proprietà di Aldo Giovannini

Il “Bollettino”, pubblicato trimestralmente, trattava argomenti vari e negli articoli della rivista, il recupero storico delle testimonianze locali della cultura, sia alta che contadina, si intreccia di frequente al ricordo dei caduti; e da questo humus culturale così ricco di esperienze locali, nacquero molti monumenti – sparsi sulle strade, nei boschi sacri, e sui muri interni ed esterni delle chiese –, nonché bellissime cappelle, prodotte dalla Manifattura Chini Fornaci san Lorenzo.

Gli esponenti della Società portarono avanti anche l'idea di istituire nel palazzo del podestà ex palazzo delle Carceri (oggi adibito a Biblioteca comunale) il “Museo Civico”. Tale idea risaliva al 1913, ma fu quasi subito accantonata allo scoppio della guerra, per venir ripresa dopo il terremoto. Infatti nel 1921 tutti i membri del consiglio di Borgo San Lorenzo appoggiarono la proposta di restaurare il palazzo e di considerare l’erigendo “Museo Civico” come monumento ai caduti per il comune: i nomi dei caduti sarebbero stati incisi su lastre bronzee affisse alle pareti delle sale nelle quali si dovevano raccogliere i cimeli. La memoria dei caduti doveva intrecciarsi positivamente alla rinascita della vita; in questo senso il museo doveva essere un monumento vivo e durevole, di cui le generazioni future si sarebbero prese cura. Il museo, infatti, avrebbe dovuto raccogliere le testimonianze della civiltà del Mugello in sei sezioni distinte, secondo argomenti storici, archeologici, artistici, demografico-agricoli-forestali, artistico-professionali, nonché militari.[6]

Note[modifica]

  1. Vedi: F. Niccolai, La Società Mugellana di Studi Storici, in “Il Messaggero del Mugello”, 22 marzo n° 12.
  2. Francesco Niccolai, insegnava latino e greco al Liceo-Ginnasio “Dante” di Firenze. Egli nel 1914 scrisse una Guida del Mugello, nella quale si descrivono le testimonianze artistiche e si considerano i principali eventi storici; e nel 1928, compose l’opuscolo sul Il contributo di sangue del Comune di Borgo San Lorenzo alla Grande Guerra, nel quale sono ricordati in maniera sintetica e con partecipazione affettuosa tutti i 364 caduti di Borgo San Lorenzo. Vedi Elisa Marianini La memoria dei caduti della Grande Guerra in Mugello - una ferita salvata dalla bellezza, Edizione Noferini, Borgo San Lorenzo (FI), 2015, p. 58.
  3. Niccolò Niccolai fu ingegnere comunale nel paese di Borgo San Lorenzo, a lui si deve il progetto iniziale del 1898 del Palazzo Comunale.
  4. http://www.okmugello.it/mugello/mugello-culla-del-rinascimento-una-fondazione-onlus
  5. Aveva assunto tale carica proprio nel 1925, anno dell'abbandono di questo ruolo da parte di Galileo Chini. Vedi: Gilda Cefariello Grosso Museo della Manifattura Chini, catalogo, Edizioni Polistampa, Firenze, 1999, pp. 23; Elisa Marianini La memoria dei caduti della Grande Guerra in Mugello, una ferita salvata dalla bellezza, Edizione Noferini, Borgo San Lorenzo (FI), 2015. p. 67.
  6. Le sezioni del Museo Civico erano le seguenti: la 1ª Sezione Storica (raccolta di volumi, stampe, manoscritti, statuti, carte, pergamene, disegni, monografie concernenti la storia del Mugello), la 2ª Sezione Arte Antica (raccolta di tele, quadri, ceramiche, oggetti vari esistenti in cappelle ed oratori non ufficiati, insieme alla collezione fotografica dei principali oggetti d’arte esistenti nelle chiese o asportati e monografie di artisti mugellani ed eventuali foto dei loro lavori), la 3ª Sezione Arte Moderna (raccolta di opere di artisti moderni, comprese le ceramiche delle Fornaci San Lorenzo), la 4ª Sezione demografica-agricola-forestale (collezione fotografica illustrante le nostre zone con le varie lavorazioni dei campi, le razze e le varietà di bestiame che vengono allevate), la 5ª Sezione Arte Professionale (raccolta degli oggetti costruiti dagli allievi della Scuola professionale di arti e mestieri), la 6ª Sezione Cimeli di guerra (raccolta di cimeli e memorie delle precedenti guerre, compresa la prima guerra mondiale). Per dettagliate informazioni riguardo all’istituzione del Museo Civico vedi: F. NICCOLAI, Per l’istituzione in etc., 1925; F. NICCOLAI, Memoriale sul Palagio etc., 1925.

Bibliografia[modifica]

  • A. Modi, F. Niccolai, Storia del contributo di sangue del Comune di Borgo S. Lorenzo alla grande guerra, in “Bollettino della Società Mugellana di Studi Storici”, maggio nº 1, pp. 452-453.
  • A. GIOVANNINI, 1930, Francesco Niccolai, “Bollettino della Società Mugellana di Studi Storici”, dicembre nº 3/4, pp. 72-74.
  • F. Niccolai, Fondazione della Società Mugellana di Studi Storici, in “Il Messaggero del Mugello”, 1 marzo nº 9.
  • F. Niccolai, La Società Mugellana di Studi Storici, in “Il Messaggero del Mugello”, 22 marzo nº 12.
  • A. Giovannini, Tabernacoli e immagini lungo le vie pubbliche, in “Bollettino della Società Mugellana di Studi Storici”, marzo nº 1, pp. 234-240.
  • Inaugurazione del monumento ai Caduti a Borgo S. Lorenzo, in “Bollettino della Società Mugellana di Studi Storici”, dicembre nº 4, pp. 407-408.
  • Elisa Marianini La memoria dei caduti della Grande Guerra in Mugello - una ferita salvata dalla bellezza, Edizione Noferini, Borgo San Lorenzo (FI), 2015.
  • F. Niccolai, Per l’istituzione in Borgo San Lorenzo di un Museo Civico storico-artistico, in “Bollettino della Società Mugellana di Studi Storici”, giugno nº 1, pp. 38-46.
  • F. Niccolai, Memoriale sul Palagio del Podestà di Borgo San Lorenzo, già adibito a Carceri mandamentali, scritto il 7 dicembre 1925.
  • F. Niccolai, La glorificazione degli eroi della Ia Armata nella decorazione pittorica di Tito Chini al Sacello-Ossario del Pasubio, in “Bollettino della Società Mugellana di Studi Storici”, marzo nº 1, pp. 244-248.

Voci correlate[modifica]


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