Salvatore Angilella
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Biografia[modifica]
Fu commissario prefettizio di Milena, già Milocca, dal 20 marzo 1927 al 9 aprile 1929 e dal settembre 1941 al febbraio 1943; quindi sindaco dall'agosto 1943 al novembre 1943 durante i giorni dell'invasione americana della Sicilia[1].
Salvatore Angilella, detto dai concittadini don Totò Angilella, è unanimemente riconosciuto come l'artefice dell'autonomia comunale di Milocca, poi Milena, dai comuni di Butera e Campofranco nel 1923, nonché il fondatore della Cassa rurale ed artigiana di Milena nel 1909.
La Banca di Credito Cooperativo di Milena è stata l'unico esempio in provincia di Caltanissetta di cassa rurale "laica". Per tutto il '900, essa è stata lo strumento principale di sviluppo del paese e della sua economia prevalentemente agricola_Milocca_-_Milena_Libera-2|[2].
Note[modifica]
- ↑ Italia ~ Sindaci ~ Mi, portalestoria.net.
- _Milocca_-_Milena_Libera_2-0|↑ W. Gruttadauria, L’autonomia all’ombra del Carrubo |, Milocca - Milena Libera.
Bibliografia[modifica]
- Italo Angilella, “Nel segno del carrubo”, Edizioni La Zisa, Palermo 2015. pp. 192 ISBN 978-88-99113-28-5
Voci correlate[modifica]
Collegamenti esterni[modifica]
- Nel segno del carrubo milocchese |, Milocca - Milena Libera.
- www.comune.milena.cl.it/, su comune.milena.cl.it.
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