Rossobrunismo
Rossobrunismo è un neologismo dispregiativo utilizzato per riferirsi ad una presunta commistione del pensiero comunista e di quello nazionalista.[1]
Definizione[modifica]
Normalmente il termine rossobruno viene accostato a posizioni qualunquiste, populiste e sovraniste. Secondo Wu Ming il rossobrunismo è una variante di Ur-Fascismo,[2]
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Altri ancora collegano il rossobrunismo al comunitarismo nazionalista degli anni '20[3]. Uno dei più noti rossobruni italiani è Diego Fusaro[4], secondo il quale:
«Rossobruno è chiunque – consapevole che l’antagonismo odierno si basi sulla verticale contrapposizione tra servi e signori e non su vane divisioni orizzontali – oggi rigetti destra e sinistra. Oggi chiunque propugni un’economia di mercato sovrana, viene automaticamente chiamato rossobruno. […] Rossobruno è colui che critica il capitale, che vuole una riorganizzazione in termini di sovranità e si pone in contrasto al capitalismo.[1]» |
Voci correlate[modifica]
Riferimenti[modifica]
- ↑ 1,0 1,1 Rossobruni, in il Tascabile, 4 luglio 2017. URL consultato il 29 agosto 2018.
- ↑ https://www.wumingfoundation.com/giap/2016/12/appunti-sul-social-fascismo-la-condivisione-delle-idee-senza-parole/
- ↑ https://ilmanifesto.it/lascesa-del-rossobrunismo-putiniano/
- ↑ http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2018/06/24/sovranisti-ma-di-sinistra-chi-sono-i--rossobruni11.html
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