Razzismo Linguistico

Con l’espressione discorso di incitamento all’odio (che traduce il concetto di hate speech usato dalle organizzaioni internazionali^[1]) si intende un particolare tipo di discorso che si serve di parole ed espressioni aventi come fine ultimo quello di esprime e diffondere odio ed intolleranza, nonché di incitare al pregiudizio ed alla paura verso un soggetto o un gruppo di persone accomunate da etnia, orientamento sessuale o religioso, disabilità, appartenenza culturale o sociale ecc. Il fenomeno ha acquisito particolare visibilità e estensione con la diffusione dei social network, provocando da parte dei governi e dell'associazionismo diverse azioni di contenimento o repressione^[2].

Nella giurisprudenza[modifica]

In alcuni ordinamenti giuridici, in particolare di paesi del mondo occidentale, il discorso di incitamento all’odio viene considerato un reato e quindi sanzionato dalla legge^[3]. Un aspetto particolarmente delicato della perseguibilità dell'incitamento all'odio è quello della sua compatibilità con il diritto alla libertà di espressione^[4].

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Note[modifica]

↑ Il tablet e la mezzaluna: Islam e media al tempo del meticciato, AA.VV., a cura di A. Zaccuri, ed. Marsilio (vedi Google books)
↑ Internet, i nostri diritti, Stefano Rodotà, Anna Masera, Guido Scorza, ed. Laterza (vedi Google books)
↑ La fine del dibattito pubblico: Come la retorica sta distruggendo la lingua della democrazia; Mark Thompson. ed. Feltrinelli (vedi Google books)
↑ A cosa serve la cultura. Quattordici contributi, AA.VV., ed. Il Saggiatore (vedi Google books)