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Radio Antenna Libera

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Radio Antenna Libera (Montecatini)
PaeseItalia
Linguaitaliana
Frequenze94, 104, 105
Data di lancio1977
Data di chiusura1981
Editoreindipendente
Sito webModulo:Wikidata:443: attempt to index field 'wikibase' (a nil value)
Diffusione
Terrestre
AnalogicoFM

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Radio Antenna Libera è stata un'emittente radiofonica di Montecatini Terme nata nel 1977 su iniziativa di un gruppo di adolescenti. Il fatto che tutti i suoi fondatori siano stati ragazzi di circa 15 anni, realizzatori della parte tecnica e dei programmi soprattutto nei primi 1-2 anni di vita, la rende probabilmente unica nel suo genere.

Contesto e nascita della radio[modifica]

Il 1976 è un anno di fioritura in Italia di molte radio libere e di sostanziale assenza di regolamentazioni per le trasmissioni in modulazione di frequenza. L'idea di costruire una radio libera prende forma nelle aule del liceo scientifico di Montecatini Terme durante l'anno scolastico 1976-77, soprattutto su iniziativa di Massimo Gabbani e Massimo Macucci e di alcuni loro amici. È durante l'estate del 1977 che si concretizza praticamente l'idea di fondare la radio e gli iniziatori furono Massimo Gabbani, Luca Cugia, Massimo Macucci e Andrea Di Cicco, con apporti anche di Giuseppe Boldrini, Enore Savoia e Alessandro Oddera, in questa prima fase. Il gruppo comprendeva giovani appassionati di elettronica e di tecnologia, nonché di musica. Massimo Macucci si poteva già considerare un vero esperto di elettronica, mentre Gabbani e Di Cicco erano interessati di semplici circuiti elettronici e nuove tecnologie. Di Cicco e Oddera, amici d'infanzia del Gabbani che si erano trasferiti rispettivamente a Roma e Genova, portavano anche le loro esperienze tecnico-musicali, "politiche" e delle radio libere già attive nelle rispettive città. Le trasmissioni cominciarono dalla residenza del Gabbani, che disponeva di un appartamento all'ultimo piano di un palazzo in centro a Montecatini, tramite un piccolo trasmettitore FM autocostruito, un giradischi ed un microfono. Durante questa prima fase rudimentale, si diede molta attenzione alla parte tecnica da sviluppare piuttosto che ai programmi che potevano essere svolti in diretta solo per poche ore. Venne occupata una frequenza (all'inizio 104 MHz) usando un cambiadischi automatico. Venne spesso usato un disco del gruppo degli Inti Illimani per occupare la frequenza. La prima fase della radio ebbe una svolta alla fine della stagione estiva, quando la sede provvisoria della stessa venne rioccupata dai legittimi proprietari che gestivano d'estate una pensione nelle vicinanze, ed alcuni iniziatori dell'impresa tornarono nelle loro occupazioni e città di residenza. La radio venne quindi trasferita nell'inverno 1977-1978 e dopo aver tentato lo spostamento dello studio della radio presso una pensione vicina alla sede precedente, la radio fu spostata nella sede di Tele Montecatini a Viale Dante Alighieri 44. La proposta venne fatta direttamente dal Presidente di Tele Montecatini (Giuliano Birindelli) a Massimo Macucci che già lavorava come apprezzato tecnico anche in quella sede. La proposta fu subito accolta dai fondatori dell'emittente date le difficoltà logistiche fino ad allora sperimentate. Con lo spostamento presso la sede di Tele Montecatini lo studio della radio viene migliorato così come il complesso della strumentazione tecnica. Il palinsesto prende corpo e si allarga, ed aumentano anche i collaboratori della radio e i livelli di ascolto. Alcuni dei fondatori della radio (Di Cicco e Fumagalli, oltre a Macucci) partecipano attivamente negli anni 78-80 anche alle trasmissioni di Tele Montecatini, realizzando riprese in studio e in esterni. La radio conserva lo studio di trasmissione presso Tele Montecatini fino alla chiusura delle trasmissioni (1981). È interessante rilevare che molti membri del gruppo dei fondatori abbia poi coltivato interessi e professionalità collegate all'esperienza radiofonica: M. Gabbani si laureò in Informatica (corso di laurea al tempo di recente istituzione), M. Macucci in Ingegneria (diventò poi professore universitario), A. Di Cicco in Fisica (diventò poi professore universitario), A. Oddera lavorò poi a lungo nel campo della televisione e della produzione audio-video.

Trasmissioni (1977-78)[modifica]

Il palinsesto era vario e rappresentava l'eterogeneicità del gruppo di fondatori a cui si erano gradatamente associati diversi conoscenti ed amici. Tra le varie trasmissioni notevoli possiamo ricordare:

"Trasmissioni dell'orrore" Si trattava di racconti in stile "horror" ideati e sceneggiati da Massimo Macucci, alla quale partecipavano varie comparse con ruoli diversi (per esempio nel "il trapanatore folle" si descrivevano in modo grottesco con vari effetti speciali una serie di crimini di uno psicopatico).

"Cercando un altro Egitto" era una trasmissione ideata e condotta da Andrea Di Cicco e Stefano Fumagalli sulla nuova musica prevalentemente italiana e sui cantautori.

Francesca Fumagalli e Roberta Ginanni conducevano una trasmissione di carattere femminista, Luca Natali presentava un programma di musica rock e F. Cuomo un programma di musica italiana. Si sono avvicendati anche vari altri conduttori (tutti minorenni) in questo stesso periodo, fra i quali Luca Orsi, che curava un programma da discoteca e che poi ha avuto una brillante carriera come DJ nelle principali discoteche della zona (Full Stop, Kursaal, Don Carlos, Concorde).

La tecnologia della radio autocostruita[modifica]

Le trasmissioni della radio fondata dal gruppo di adolescenti sono cominciate con mezzi limitatissimi e sistemi in gran parte autocostruiti. È parte interessante della descrizione della radio in quanto dimostra come un'iniziativa di questo genere possa partire anche in assenza di mezzi finanziari grazie a volontà entusiasmo ed ingegno.

Il primo dispositivo (1977) fu un semplice trasmettitore FM da 1 W costruito da Massimo Gabbani, Luca Cugia e Massimo Macucci che si basava su un oscillatore in classe C con un singolo transistor 2N1711. Il trasmettitore poteva coprire gran parte di Montecatini ma produceva un gran numero di armoniche creando interferenze nella ricezione dei canali TV e coprendo anche le radio RAI nel raggio di un centinaio di metri. Poco dopo fu sostituito con un altro costituito da un VFO con oscillatore di Colpitts a FET della ELT Elettronica di La Rotta e da un amplificatore in classe C con un 2N918, un 2N4427 e un 2N6081, che erogava circa 10 W su un'antenna ground plane. Le schede di tale trasmettitore erano state ottenute in regalo dal padre di Enore Savoia ed erano state assemblate interno di una scatola metallica surplus (acquistata per poche lire) presso il negozio di Ercole Chiappe. Anche questo trasmettitore aveva il problema di un grande numero di armoniche e ci furono anche problemi di interferenza su Radio Monsummano, a causa di un'errata regolazione della frequenza di trasmissione. A quel punto la regolazione del VFO fu effettuata servendosi del frequenzimetro digitale del tecnico che aveva un negozio di riparazioni radio e TV accanto a quello di Ercole Chiappe (via Marruota, Montecatini).

In occasione del trasferimento presso Tele Montecatini, fu deciso di realizzare uno studio più funzionale, con un banco giradischi realizzato in casa a partire da un vecchio tavolo di casa Macucci, nel quale furono ricavate delle aperture insieme a Luca Natali che nel frattempo aveva cominciato a far parte della radio. I piatti erano dei cambiadischi, i più economici disponibili, acquistati presso la GBC di Pistoia e modificati con viti e pezzi di meccano per consentire la riduzione della forza applicata sulla testina e la sostituzione della testina stessa con una non piezoelettrica, ma dinamica della Shure, di accettabile qualità. In quell'occasione fu anche realizzata una versione migliorata del mixer, finalmente dotata di un canale di preascolto. Vennero anche acquistate una piastra AKAI usata e una cuffia AKG (che presto scomparve).

Il trasmettitore venne trasferito sulla sede di Tele Montecatini, in via Dante Alighieri 44, con l'antenna ground plane montata su un palo installato sul tetto dell'edificio. Ben presto ci si rese conto che la potenza di 10 W non era più sufficiente, anche a causa della posizione meno favorevole dell'antenna (più in basso e in posizione meno centrale rispetto alla città). Fu quindi acquistato un modulo amplificatore di potenza da 40 W, che fu subito installato in un'altra scatola surplus (sempre acquistata presso Ercole Chiappe), alla quale venne rifatto il frontale con una lastra di alluminio satinato manualmente, frutto di ore di lavoro con carta vetrata bagnata nella sala della "Redazione" di Tele Montecatini.

Il VFO della ELT elettronica venne sostituito con un eccitatore PLL, sempre della ELT, che richiese un complesso lavoro di schermatura a causa di rientri del segnale RF nell'ingresso audio, che davano luogo a un fastidioso ronzio di fondo. C'erano comunque problemi di interferenze con la ricezione televisiva e, soprattutto, iniziarono a comparire dei disturbi provenienti da un'emittente di Empoli, che fu individuata a seguito di una campagna di triangolazioni con un'antenna Fracarro a 5 elementi.

A quel punto fu presa la decisione di trasferire il trasmettitore in località Le Passerine, nella postazione di Tele Montecatini, per coprire un'area più vasta e garantirsi il possesso della frequenza. A questo scopo fu necessario l'acquisto di un modulo amplificatore da 300 W, ordinato per corrispondenza da una ditta di Messina, con spedizione per ferrovia e ritiro a Firenze. Questo trasmettitore aveva uno stadio di uscita con 4 transistori (probabilmente PT9784) e un altro PT9784 usato come pilota. Fu necessario anche l'acquisto di un'antenna adeguata, una collineare a 4 dipoli, che fu acquisita (al costo di 200 000 lire in 4 rate) presso l'Elettronica Monsummanese. L'antenna aveva delle giunzioni tra i cavi danneggiate e fu riparata con vetroresina. Fu poi montata sul traliccio di Tele Montecatini con una struttura di supporto realizzata in tubi Innocenti.

Il problema principale fu costituito dal collegamento tra lo studio a Montecatini e il trasmettitore. Inizialmente veniva utilizzato l'audio di Tele Montecatini: i programmi della radio venivano trasmessi sul monoscopio della TV durante il giorno e cessavano la sera, all'inizio dei programmi TV. Per la ricezione dell'audio della TV venne realizzato un apposito ricevitore, sfruttando pezzi di vecchi TV a valvole. Fu realizzato un pionieristico, per i tempi, ponte di collegamento con l'uso di cavità a micro-onde.

Collegamenti esterni[modifica]

  • Informazioni sulle radio in Toscana e (parzialmente inesatte) su Radio Antenna Libera si trovano (consultato 20 gennaio 2017) su Lista radio libere in Toscana, su storiaradiotv.it. URL consultato il 20 gennaio 2017 (archiviato dall'url originale l'8 settembre 2017).


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