You can edit almost every page by Creating an account. Otherwise, see the FAQ.

Paolo De Faveri

Da EverybodyWiki Bios & Wiki.


Errore Lua in Modulo:Wikidata alla linea 443: attempt to index field 'wikibase' (a nil value).

Biografia[modifica]

Nato a Scottburgh (Repubblica Sudafricana) l'8 agosto del 1956, da genitori italiani, si trasferisce in Italia nel 1960, abitando prima in Friuli Venezia Giulia e, successivamente, dal 1976, a Padova.

Laureato in giurisprudenza all'università di Bologna, esercita la professione forense a Padova. È sposato, con due figli. Fin dagli anni del liceo, si dedica alla poesia, ma, mai soddisfatto appieno delle sue opere, solo all'età di quarant'anni, nel 1996, pubblica il primo libro, Nigredo, con Francisci Editore, con prefazione del sociologo e scrittore Gian Paolo Prandstraller.

La raccolta suscita interesse nell'ambiente letterario patavino e nazionale e viene più volte invitato a trasmissioni televisive. Nel 2001 pubblica la sua seconda raccolta, Come neve a marzo (Faggian Editore), con la prefazione di Manrico Murzi, poeta contemporaneo, a suo tempo assistente di Giuseppe Ungaretti. Nel 2008 pubblica la terza raccolta, Cortine di vite spese[1], con la prefazione di Isabella Panfido, nota critica letteraria, casa Editrice LietoColle.

Nello stesso anno pubblica Il mistico Connubio[2] (Mimesis) (con prefazione del prof. Morris Ghezzi, filosofo del diritto e scrittore, nonché autore di innumerevoli saggi anche di contenuto ermetico) un poemetto in endecasillabi a rima alternata, di 252 versi, in tre canti, di contenuto ermetico alchemico, corredato di storia del suo (finto) ritrovamento: il poemetto è infatti attribuito ad un fittizio poeta del medioevo, iniziato ai misteri dei Fedeli d'Amore, tale Adialte Reghini (anagramma di Dante Alighieri). Il libro è già alla seconda ristampa.

Nel 2010, pubblica due dialoghi filosofici, I dialoghi, (Mimesis) (sempre con la prefazione di Morris Ghezzi), sulla falsariga dei Simposi, dialoghi attribuiti, sempre fittiziamente, ad un filosofo del settimo secolo dopo Cristo, allievo di Giovanni Filopono (il filosofo che cercò di conciliare Cristianesimo con Aristotelismo): anche qui vi è la storia del suo finto ritrovamento e le note biografiche dell'autore, A. Lucio Fedro Arpeione (anagramma di Paolo Enrico De Faveri).

Già dal 2006 lavora al romanzo Il Mago di Umkomaas, ora pubblicato, nel quale ha tracciato il cammino iniziatico del protagonista, dalle pratiche sciamaniche degli stregoni Zulu sino alle tradizioni mediterranee e Sufi.

Tutta la sua opera è influenzata dalla filosofia massonica, ermetica e dall'alchimia, nonché dalle tradizioni iniziatiche mediterranee, cui dedica i suoi studi da vent'anni ed alle quali è Iniziato ai massimi gradi.

I lunghi studi e la pluridecennale applicazione all’opera alchemica, culminano con la pubblicazione del libro I simboli massonici disvelati – inedite speculazioni, pubblicato da Edizioni Mediterranee da febbraio 2017.

Su invito della prof. Bianca Maria Da Rif, ha tenuto un breve ciclo di lezioni presso la facoltà di lettere dell'Università di Padova, sul Simbolismo nella Divina Commedia. Con la medesima, sulla rivista letteraria Sinestesie (patrocinata dal Dipartimento di Lettere ed Arti dell'Università degli Studi di Salerno) ha pubblicato, sotto lo pseudonimo di V. Ireneo Filodeo Capra (sempre anagramma del suo nome e cognome) il Manifesto del Neostilnovismo.

È relatore in diverse conferenze sull'Ermetismo, i Rosacroce in Italia ed in Europa e su vari argomenti attinenti alla tradizione iniziatica italico-mediterranea.

Ha scritto il libretto dell’opera lirica Pietro d’Abano, musicata dal maestro Dario Bisso Sabàdin[3] ed in corso di completamento delle partiture.

È in corso di pubblicazione la sua ultima raccolta di poesie, Il viaggiatore, con la Fondazione Mario Luzi.

Note[modifica]

  1. Cortine di vite sospeseLa pagina Modulo:Chiarimento/styles.css è priva di contenuto.[collegamento interrotto], LietoColle. URL consultato il 6 aprile 2017.
  2. Il mistico connubio, Mimesis. URL consultato il 6 aprile 2017.
  3. (EN) Dario Bisso Sabàdin, su Sito ufficiale. URL consultato il 6 aprile 2017.


Questo articolo wiki "Paolo De Faveri" è da Wikipedia The list of its authors can be seen in its historical and/or the page Edithistory:Paolo De Faveri.