Palazzo Arti Fumetto Friuli

Palazzo Arti Fumetto Friuli
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Ubicazione
Stato	Italia
Località	Pordenone
Indirizzo	Viale Dante, 33
Caratteristiche
Tipo	Fumetto, Illustrazione
Fondatori	Modulo:Wikidata:443: attempt to index field 'wikibase' (a nil value)
Apertura	16/09/2018
Chiusura	Modulo:Wikidata:443: attempt to index field 'wikibase' (a nil value)
Proprietà	Comune di Pordenone
Gestione	Associazione Culturale Vastagamma A.P.S.
Direttore	Giulio De Vita
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Sito web
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Il Palazzo Arti Fumetto Friuli, abbreviato in PAFF!, di Pordenone, è una struttura museale situata in Viale Dante 33, accessibile attraverso il Parco Galvani. La sua sede è la storica Villa Galvani e l'annessa Galleria Armando Pizzinato di proprietà del comune di Pordenone. È gestito dall'Associazione Culturale Vastagamma presieduta dal fumettista Giulio De Vita. Attualmente ospita mostre, eventi e incontri.

Storia e ispirazione del progetto[modifica]

Il progetto nasce dalla necessità di strutturare e istituzionalizzare la fervente realtà fumettistica pordenonese e friulana con una storia ultra trentennale. Il progetto, inizialmente presentato nel gennaio 2014 al Comune di Pordenone, sotto la giunta del sindaco Pedrotti e rimasto ignorato, è stato ripresentato nel novembre 2016 sotto la giunta Ciriani che lo ha accolto favorevolmente ed è stato presentato ufficialmente il 26 Aprile 2018 in una conferenza stampa.

Collocazione[modifica]

La storica villa Galvani della città di Pordenone è composta da una struttura originaria consistente in una villa del 1826 inizialmente proprietà della famiglia Galvani (ceramiche Galvani) e poi ceduta al comune di Pordenone. Dotata di un parco pubblico e di un laghetto, l’aera è stata ristrutturata ed ampliata con la realizzazione di un adiacente corpo di stampo architettonico più moderno nel 2010 per essere adibita a Galleria d’arte moderna e contemporanea dell’ampiezza di oltre 2110mq di cui oltre 1158mq di spazi espositivi, dotata di tutte le certificazioni di sicurezza e stabilità ambientale per ospitare opere e collezioni di ogni genere e valore. Con l’apertura di un’altra sede espositiva più centrale, nel 2015, la struttura ha perso la sua valenza di centro di aggregazione culturale con il suo conseguente degrado urbanistico.

Il progetto[modifica]

Un team di professionisti del territorio di competenze diverse (manageriali, architettonici, allestitivi, di comunicazione, artistici) seguendo le più moderne metodologie progettuali, ha strutturato un ambizioso ed articolato progetto di reinvenzione del “contenitore culturale” attraverso la chiave di lettura del fumetto: un centro polifunzionale di respiro internazionale che usa le arti del fumetto come passe-partout multidisciplinare per riconcepire il contenitore culturale in maniera innovativa. Un Non-Museo capace di produrre cultura, avvicinare fasce di pubblico nuove, riqualificare urbanisticamente l’area, fare didattica e formazione, creare posti di lavoro, stimolare il turismo e la ricettività del territorio, attivare sinergie con le imprese, integrarsi con le iniziative del territorio.