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Maria Chiara Magro

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Maria Chiara Magro
File:Stemma francescano - conformità al Crocifisso - Terni - Piero Casentini.JPG
PIERO CASENTINI, Stemma francescano[1] - Chiesa Sant'Antonio
 
NascitaPalermo, 3 giugno 1923
MorteRoma, 9 dicembre 1969
Santuario principaleChiesa di Sant'Agata la Pedata
Ricorrenza9 dicembre

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Biografia[modifica]

Nata nel 1923 a Palermo, fu battezzata nella Cattedrale con il nome di Maria Carla, Giovanna, Francesca, anche se personalmente preferì il nome datogli nel 1942 quando entrò nell'Terz'Ordine Francescano, ossia Maria Chiara. Dopo il diploma di abilitazione magistrale frequentò la facoltà di Lettere all'Università di Messina. Appassionata dell'insegnamento lavorò nella scuola dal 1946 fino alla morte, ossia il 1969 [2]. Nell'ottobre 1955 gli fu ingiunto di firmare il falso riguardo a finaziamenti statali inerenti la scuola paritaria diocesana di Palermo espressione di un clericalismo che coinvolse lo stesso arcivescovo cardinale Ernesto Ruffini[3].. Aderì all'Azione Cattolica fin da giovane e ne divenne assistente diocesana; entrò nell'istituto secolare delle Missionarie della regalità di Cristo fondato da Agostino Gemelli e Armida Barelli. Affetta da un cancro al surrene sinistro dovette subire numerosi ricoveri e operazioni fino a quando nel dicembre 1969 è ricoverata al Policlinico Umberto I di Roma per controlli clinici e ivi muore il 9 dicembre 1969 per broncopolmonite.

Culto[modifica]

Di lei il cardinale Salvatore Pappalardo ebbe a dire: "La sua singolare rettitudine, il suo ardente zelo, la sua profonda pietà, virtù esercitate in grado eroico, la fanno emergere non solo nell'Azione Cattolica alla quale dedicò la maggior parte della vita, ma anche nel tempo della scuola"[4]. Il 7 novembre 1983 fu avviato il processo di beatificazione[5] mentre nel 1995 papa Giovanni Paolo II ha autorizzato la promulgazione del decreto inerente le virtù eroiche[6]. Papa Benedetto XVI nell'incontro con i giovani a Palermo domenica 3 ottobre 2006 la propose come esempio assieme a Rosario Livatino e Pino Puglisi[7]. La sua tomba è presso la chiesa di Chiesa di Sant'Agata la Pedata di Palermo[8].

Note[modifica]

  1. Tale simbolo ha origine in san Bonaventura da Bagnoregio che eletto vescovo di Albano lo volle come stemma episcopale. Cfr. S. Gieben, Lo stemma francescano. Origine e sviluppo, Istituto Storico dei Cappuccini, Roma 2008.
  2. Cfr. Maria Chiara Magro.
  3. Cfr. Congregatio de Causis Sanctorum, Panormitana beatificationis et canonizationis Servae Dei Mariae Clarae Magro, ludimagistrae et dirigentis Actionis Catholicae (1923-1969). Decretum super virtutibus, in Acta Apostolicae Sedis 88 (1996), pp. 197-200
  4. Maria Magro: profilo biografico.
  5. Cfr. Inizio della causa di beatificazione della serva di Dio Maria Chiara Magro, dirigente diocesana di Azione Cattolica, Palermo 1983.
  6. Cfr. A Palermo santità tra abusi di potere e coscienza. Maria Chiara Magro: umile, ma mai piegata
  7. Cfr. Benedetto XVI, Discorso ai giovani (Palermo, 3 ottobre 2006).
  8. Cfr. Nino Barraco, Tumulazione privilegiata di Maria Chiara Magro, Palermo, a cura della Postulazione della Causa di beatificazione, 1986.

Opere[modifica]

Maria Chiara Magro, Dall'epistolario, Palermo, Tipografia Italgrafica, 1986, pp. 413.

Bibliografia[modifica]

Collegamenti esterni[modifica]

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