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Mai avere paura

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Mai avere paura è un libro scritto da Danilo Pagliaro e Andrea Sceresini, il primo ha prestato servizio nella Legione straniera francese per una ventina d'anni e adesso è in congedo, il secondo è un giornalista freelance autore di numerose inchieste e reportage di guerra per “La Stampa”, “Il Foglio”, “Il Fatto Quotidiano” e “l’Espresso”. [1]
Il libro è stato pubblicato dall'editore multimediale indipendente Chiarelettere, il 21 gennaio 2016.
Nel 2018 è stato pubblicato un secondo libro intitolato La scelta. La mia vita nella legione straniera scritto e pubblicato dalle stessi autori e dalla medesima casa editrice.

«Sono un Legionario e il mio mestiere è fare la Guerra»

(Danilo Pagliaro)

«Questo è il vero dramma della guerra: un soldato rispetta la vita perché sa di doverla togliere»

(Danilo Pagliaro)

Il libro non è solo la biografia di un Legionario, ma anche la biografia della stessa Legione straniera. La Legione non è fatta soltanto da soldati e missioni, ma anche da ricorrenze (es. 30 aprile anniversario della Battaglia di Camerone), tradizioni (es. "Le Boudin" l'inno della Legione), fratellanza e valori.
Una volta che si entra in Legione, si entra in una Famiglia.

Trama[modifica]

Il libro racconta della vera storia di un Legionario, Danilo Pagliaro, che con coraggio e senza timore decide di arruolarsi in legione straniere alla soglia dei 37 anni.

Prima di intraprendere l'avventura in Legione, negli anni '70 si arruola in marina e dopo il congedo, prova ad entrare in polizia (suo grande sogno) ma viene rifiutato. Negli anni '80 ha l'occasione di entrare nella Guardia di finanza ma si rifiuta perché non vuole essere raccomandato da suo padre. Ha successivamente lavorato come guardia giurata, in un hotel e venditore di enciclopedie. Nel frattempo mette su famiglia, si sposa e ha due figli.


Nel 1990, con lo scoppio della Guerra del Golfo e dopo aver appreso che la Legione straniera si stava preparando a partire per il fronte, inizia a cercare informazioni sul suddetto corpo armato.

Nel 1992 si trasferisce in Francia con la famiglia e, il 15 agosto del 1994 a Marsiglia, decide di arruolarsi nella Legione straniera. Al centro di arruolamento un caporal- chef prepara la nuova documentazione, da quel momento in poi lui non sarà più Danilo Pagliaro, sposato con due figli, ma Pedro Perrini.

Dopo essersi arruolati non si diventa subito legionari, ma bisogna passare numerose prove fisiche e teoriche. L'addestramento di ogni Legionario avviene a Aubagne, nel sud della Francia. Dopo essere entrato in caserma il protagonista è un les blues (vengono così chiamati i neoammessi), sale di categoria dopo aver superato i test fisici diventando les verts e infine dopo aver superato l'interrogatorio della Gestapo (servizio di sicurezza, che vuole scoprire se sei motivato, degno per la Legione e se nascondi qualcosa) diventa un les rouges.
Aveva superato il primo scoglio, quello di Aubagne.

Da Aubagne viene trasferito a Castelnaudary, per completare il percorso che lo porterà a diventare un Legionario e ad indossare il képi blanc. Prima della marche du képi blanc (l'ultima prova per entrare in Legione) ci sono i giorni alle ferme nei quali ci si addestra e si marcia fino allo sfinimento. La marche du képi blanc è una lunga marcia di diverse decine di chilometri (intorno al centinaio) che dura un paio di giorni e segna il completamento della metamorfosi: la recluta diventa Legionario. Finito il percorso, che cambia ogni volta viene fatta la cerimonia con la consegna del képi blanc.

Dopo essere diventato Legionario torna ad Aubagne per qualche giorno, dove gli verrà assegnato un reparto nel quale prestare servizio per i prossimi anni. Perrini (Pagliaro) viene assegnato al 1er Régiment étranger de cavalerie (1er Rec) con sede ad Orange (Francia). L'entusiasmo del traguardo raggiunto viene smorzato quando, qualche mese dopo, viene a sapere del tradimento della moglie e la fine della loro relazione. Non c'è però tempo per la tristezza e lo sconforto, i ritmi in Legione sono serrati e ferrei, l'addestramento è costante e senza sosta.

La prima missione a cui prende parte è nella Repubblica Centroafricana, nella base di Bouar i primi giorni di maggio del 1996. Pochi giorni dopo scoppia la guerra civile, Pagliaro e il suo reggimento muovono verso la capitale Bangui, in quell'inferno devono portare in salvo i molti cittadini europei presenti in città. Il 22 maggio partecipa attivamente all'assalto all'ultimo avamposto dei ribelli con successo, il peggio è scongiurato e il clima, nonostante tutto, è abbastanza sereno.

Sempre nel 1996 Pagliaro e la Legione vengono mobilitati in Camerun, precisamente nella capitale Yaoundé, perché la nazione è recentemente entrata in guerra con la Nigeria per il controllo della penisola di Bakassi. Durante la missione gli viene diagnosticata la malaria, presa nella precedente missione a Bangui. Gli sviluppi della missione lo porteranno a Batalimo, vicino al confine col Congo.

Nel 1998 viene mandato in missione per due anni nel Gibuti. Qualche settimana prima di partire per l'Africa torna a fare visita a parenti e amici in Italia. Grazie ad amici conosce Simona, i due iniziano a frequentarsi nei mesi precedenti la partenza per l'Africa. Lei lo raggiungerà assieme alla figlia (avuta da un precedente matrimonio) nel Gibuti e resteranno là fino al maggio del 2001. I due si sposano il 14 febbraio 2004.

Nel maggio 2004 viene chiamato per una nuova missione in Costa d'Avorio perché in quegli anni il paese era sull'orlo del caos. La Legione partecipò all'operazione Opération Licorne, la missione si svolge tra le città di Duékoué e Man.

La successiva missione è nell'arcipelago delle Mayotte dall'agosto 2010 al luglio 2012. Qui lavora al Centro commando dell'isola di Petite Terre dove gestisce le immersioni e si occupa degli stage di addestramento. Nell'ottobre 2011 Mayotte viene messa in ginocchio da una grande sommossa popolare, conseguenza dell'annessione ufficiale alla Francia, avvenuto nel marzo dello stesso anno. Nel giro di pochi giorni l'isola è paralizzata, la popolazione viene invita ad insorgere contro l'uomo bianco. Di conseguenza gli sconti tra popolazione e forze di polizia sono numerose, ma alla Legione viene ordinato di intervenire solo in caso di estrema necessità.

Dal luglio del 2012 Danilo e Simona abitano stabilmente in Francia in un paese vicino Orange. Entrambi conducono una vita normale ciascuno col proprio lavoro. All'età di 58 anni e con più di vent'anni di servizio, va in congedo. [2]

Dedica[modifica]

Il libro presenta una dedica ai genitori, ai figli e alla moglie del Legionario:

«A mio papà e a mia mamma cui non ho avuto il tempo di dire che li amavo;
a mia zia Loredana, l'esempio,
e a mia nonna, il faro, la luce;
ai miei figli Lorenzo, Elena, Margherita:
sono una fonte continua di soddisfazioni, il mio orgoglio;
a mia nipote Sakia, arrivata da soli quattro mesi,
il mio piccolo raggio di sole.
A mia moglie Simona, la parte migliore di me,
l'angelo che mi ha fatto il dono totale della sua vita
e che mi ha regalato la parte più bella della mia: ti amo.»

Promozione[modifica]

Il libro è stato presentato su Rai 2 durante il programma Virus - Il contagio delle idee condotto da Nicola Porro, nella puntata del 4 febbraio 2016 [3] [4] [5]

Edizioni[modifica]

Voci correlate[modifica]


Note[modifica]

  1. Le informazioni relative a "Andrea Sceresini"
  2. Le parole del protagonista relativi ad alcuni passaggi del libro "[1]"
  3. Il video della presentazione del libro "[2]"
  4. Intervista a D. Pagliaro su Stylo24 "[3]"
  5. Intervista a D. Pagliaro su WUZ: il social dei libri "[4]"


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