L'uomo che fischia
L'uomo che fischia | |
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Paese di produzione | Italia |
Anno | 2014 |
Durata | 17 min |
Rapporto | Modulo:Wikidata:443: attempt to index field 'wikibase' (a nil value) |
Genere | drammatico |
Regia | Marco Miscione, Simone Tringali |
Soggetto | Simone Tringali, Marco Miscione |
Sceneggiatura | Simone Tringali |
Produttore | Enrico Petrella |
Casa di produzione | RayLight Pictures |
Distribuzione in italiano | RayLight Pictures |
Fotografia | Marco Miscione |
Montaggio | Simone Tringali, Marco Miscione |
Musiche | Alberto Ezzu |
Costumi | Alessandro Cugno |
Trucco | Mater Dolorosa |
Interpreti e personaggi | |
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L'uomo che fischia è un cortometraggio diretto da Marco Miscione e Simone Tringali, che tratta il tema della violenza sulle donne. Patrocinato dalla Città Di Torino e dalla Regione Piemonte, con il sostegno della Film Commission Torino Piemonte.
Trama[modifica]
Rosa e Franco vivono insieme da un paio di mesi. Lei è un'attrice, ha 5 anni più di Franco, ma la sua personalità debole la rende subito succube della possessività del compagno. Lui appare a tratti macabro, ha alle spalle un passato difficile che l'ha segnato profondamente e Rosa è tutto quello che ha. L'ossessione per la compagna lo porterà a rinchiuderla in una sorta di gabbia, dalla quale Rosa cercherà degli attimi di fuga insieme ad un altro uomo: Roberto. Franco presto scoprirà che la donna che ama lo sta tradendo, e presto anche la povera Rosa verrà a sapere a suo discapito che il compagno ha scoperto le sue fughe d'amore. Franco, in preda ad una crisi e non accettando che Rosa possa lasciarlo, decide di uccidere crudelmente l'unica colonna portante della sua vita crollando su se stesso solo dopo aver compiuto il gesto.
La mente di Franco è segnata dalle violenze che il padre perpetrava nei confronti della madre e il tutto ha fatto sì che l'uomo per sfuggire alla realtà assuma dei calmanti ogni volta che un problema gli si presenta. Franco ama e tiene con sé Rosa che si sente posseduta fino al momento di diventare un'ossessione per il compagno. Ciò la porta a fuggire e trasgredire le comuni regole che la società ci impone. All'interno della narrazione Franco, in un momento di crisi e facendo emergere la sua mentalità patriarcale, dove l'uomo pensa di poter avere la donna come suo possesso, compie il femminicidio: uccide crudelmente l'unica colonna portante della sua vita crollando su se stesso solo dopo aver compiuto il gesto.
Distribuzione[modifica]
Il film è stato presentato Venerdi 14 Novembre 2014, presso la sala "Il movie". Durante la serata sono intervenuti i registi, gli attori, gli Assessori delle Pari opportunità della Regione e del Comune, e diverse rappresentanze di associazioni contro il femminicidio. La serata si è conclusa con un importante spettacolo teatrale sullo stesso tema.
Attualmente disponibile in DVD, e in Free Streaming
Nel trailer pubblicato su YouTube è presente un errore di titolaggio; "possessione". La titolazione corretta è "possessività" come nel trailer pubblicato sulla pagina Facebook ufficiale
Citazioni[modifica]
Il primo piano finale è una citazione del finale di Psycho di Alfred Hitchoock
Le metafore[modifica]
Il cane al guinzaglio[modifica]
Se teniamo il nostro cane libero lui non se ne andrà mai e sarà lui a delineare la sua liberà a differenza del padrone che decide di far condurre al cane una vita legato ad una catena, obbligato a trascorre la sua vita vincolato dalla ragione del padrone. Se egli riesce a scappare, scapperà e non tornerà più
Il bicchiere[modifica]
Durante la sequenza dei vari flash, (alcuni, come in questo caso metaforici) e altri di ricordi di Franco, vediamo ripetutamente un bicchiere e delle gocce che gli cadono dentro. Il significato prevedibile; La goccia che fa traboccare il vaso.
Collegamenti esterni[modifica]
- Cinemaitaliano.info.
- Film Commission Torino Piemonte, su fctp.it.
- Recensione su Indipendenti dal cinema, su indipendentidalcinema.it.
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