L'ariamara - Il film

L'ariamara - Il film
Lingua originale	italiano
Paese di produzione	Italia
Anno	2005
Durata	75,6 min
Rapporto	1,26:12
Genere	noir, poliziesco, commedia
Regia	Mino Barbarese
Soggetto	Mino Barbarese
Sceneggiatura	Mino Barbarese
Produttore	Mino Barbarese, Sabino Bartoli, Leonardo Bartoli
Produttore esecutivo	Mino Barbarese, Sabino Bartoli
Casa di produzione	Blomb Pictures
Montaggio	Giuseppe Falagario
Musiche	Sabino Bartoli, Fabio Caporaletti
Interpreti e personaggi
Mino Barbarese: Adriano Bevilacqua Sabino Bartoli: Sabino Armenise Leonardo Bartoli: Leonardo Enzo Strippoli: Cravatta Yuliya Mayarchuk: Serena Maurizio Nicolosi: Sante Vito Signorile: Salines Vito Mari: Baffone Teodosio Barresi: Tre Ruote Umberto Putortì: Professore Maria Pia Autorino: Patrizia Bevilacqua Frank Gigante: Franco Antosio Urgese: Mike Esposito Gaetano Solfrizzi: Luca Armenise Annapaola Magarelli: Paola Bevilacqua Pino Aversa: Ispettore Vito Mongelli: Kawasaki

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L'ariamara - Il film è un film indipendente del 2005, scritto, diretto e interpretato da Mino Barbarese. Remake dell' omonima serie televisiva andata in onda sulle tv regionali pugliesi, fu distribuito al cinema nel maggio del 2005.

Trama[modifica]

Adriano Bevilacqua, eccentrico e disonesto commerciante d'abbigliamento barese, sta attraversando un difficile periodo economico a causa della scarsità degli affari e del suo vizio per il gioco d'azzardo. Messo alle strette dall'enorme quantità di debiti, su consiglio della sua amante Serena si ritrova costretto a chiedere un prestito di 50.000 euro allo spietato Sabino Armenise, potente e influente boss della malavita barese il quale pretende, come garanzia, il negozio dell'uomo. Quando però il locale viene distrutto da un clan rivale, Sabino obbliga Bevilacqua, dietro minaccia di pesanti ritorsioni a pagare il suo debito lavorando per lui, affidandogli il compito di consegnare una grossa partita di droga. Bevilacqua tuttavia, a causa della sua maldestrezza, non tarda ad essere beccato dalla polizia, venendo condannato ad un lungo periodo di reclusione. Nel frattempo Sabino scopre che suo figlio Luca è innamorato di Paola, la figlia di Bevilacqua e, nonostante il disprezzo nei confronti del commerciante si interessa delle sue sorti procurandogli uno dei migliori avvocati della città. Uscito di prigione, tuttavia, Bevilacqua riconosce nel boss Leonardo, acerrimo nemico e rivale di Sabino, l'esecutore dell'attentato dinamitardo al suo negozio, e decide così di farsi giustizia da solo.