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Il Segno del Comando (gruppo musicale)

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Il Segno del Comando
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Paese d'origineItalia Italia
GenerePop rock[1]
Rock progressivo[2]
Rock gotico[3]
Periodo di attività musicale1995 – in attività
EtichettaBlack Widow Records
Album pubblicati4
Studio4
Live0
Raccolte0
Logo ufficiale
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Il Segno del Comando è un gruppo musicale italiano, formato nel 1995 a Genova.

Il gruppo è esponente del rock progressivo italiano ed è caratterizzato da sonorità dark, oltre che per i temi affrontati dai testi, spesso riconducibili ad autori letterari di stampo esoterico come Gustav Meyrink.[4] I componenti del gruppo sono cambiati nel tempo. Diego Banchero è oggi l'unico componente presente in tutte le diverse formazioni.

Storia[modifica]

Il Segno del Comando nasce a Genova nel 1995 come progetto musicale da studio[5], su un'idea di Diego Banchero e Renato "Mercy" Carpaneto. È dell'anno successivo il primo album omonimo pubblicato da Black Widow Records. L'album si basa sul romanzo omonimo di Giuseppe D’Agata, dal quale lo stesso gruppo prende il nome e dal quale è tratto lo sceneggiato Il segno del comando[6]. Il disco contiene testi di Mercy e vede una formazione composta da Diego Banchero (basso), Mercy (voce), Gabriele Grixoni (chitarre), Matteo Ricci (chitarre), Agostino Tavella (tastiere), Carlo Opisso (batteria).

Successivamente al primo album, il gruppo partecipa alla raccolta del 1998 ...E tu vivrai nel terrore[7] e alla raccolta del 1999 Children of Black Widow[8], entrambe pubblicate da Black Widow Records. Nel 2002 l'etichetta discografica pubblica il nuovo album del gruppo Der Golem. I testi fanno esplicito riferimento al romanzo esoterico omonimo di Gustav Meyrink[9]. La formazione che registra il disco è compsta da: Diego Banchero (basso), Mercy (voce), Gabriele Grixoni (chitarre, piano), Franz Ekurn (tastiere, piano, violini), Francesco La Rosa (batteria), Livio Carusio (chitarre).

La natura di progetto da studio del gruppo, composto da musicisti permanentemente impegnati in altri progetti e quasi mai presenti a esibizioni dal vivo, determina una lunga pausa artistica che terminerà solo nel 2010[3], con la partecipazione alla raccolta Pierrot lunaire tre della MP Records. [10]

Nel 2013, dopo l'uscita dal gruppo di Mercy, Diego Banchero decide di portare avanti il progetto con l'aiuto di una formazione completamente rinnovata, composta di musicisti già partecipanti al progetto di musica folk neogotica Egida Aurea. L'idea è costituire un gruppo stabile, in grado di affrontare la produzione di dischi ed esibizioni dal vivo in maniera continuativa.

Il concept album Il volto verde viene pubblicato da Black Widow Records nel 2013. Anche in questo caso è Gustav Meyrink a ispirare i testi con il suo testamento esoterico omonimo. La formazione dell'album è nuova e si internazionalizza con la partecipazione di ospiti non italiani e, in particolar modo con la nuova front-woman Maethelyiah, vocalist dei britannici The Danse Society. La formazione base è poi completata da Diego Banchero (basso), Riccardo Morello (voci), Fernando Cherchi (batteria, percussioni), Roberto Lucanato (chitarre), Davide Bruzzi (chitarre, tastiere). L'album contiene anche numerosi cameo e partecipazioni di personaggi del rock progressivo internazionale: alle tastiere Claudio Simonetti, Gianni Leone, Freddy Delirio, Maurizio Pustianaz, Vinz Aquarian, alle voci Sophya Baccini e David Krieg, alle chitarre Paul Nash e Giorgio Cesare Neri e alla batteria Alessio Panni. L'album ottiene critiche positive anche internazionali.[11][12][13][14][15]

In seguito alla pubblicazione dell'album, il Segno del Comando si esibisce dal vivo, iniziando con uno spettacolo da headliner e con ospiti come Paul Nash, Vinz Aqurian, Luca Scherani e la già citata Maethelyiah alla prima voce, a La Claque di Genova il 21 febbraio 2015[16]. Nello stesso anno il gruppo partecipa ad eventi di rilevanza nazionale, fra cui la quinta edizione Festival Acciaio Italiano (il 23 maggio 2015 al PalaBam di Mantova[17]).

Il 26 maggio 2017 si esibisce sul main stage del FIM ad Erba (Como) a fianco di Jumbo e The Crazy World of Arthur Brown. Il 12 gennaio 2018 si esibisce come headliner al Facciamo Valere Il Metallo Italiano Festival – Atto II[18]. Sempre nel 2017 la stessa formazione partecipa aalla compilation tributo Tribute to the Madmen della Black Widow Records, dedicata a David Bowie e Marc Bolan[19], e produce l'EP registrato dal vivo in studio ...Al passato, al presente, al futuro..., distribuito solo ai concerti.

Stile[modifica]

Pur facendo, di fatto, parte della scena prog italiana, Il Segno del Comando ha una grossa componente di influenze derivanti da jazz-rock, funk e metal, e sviluppa atmosfere tipiche della tradizione dark sound nostrana, ispirandosi a gruppi come Goblin, Jacula, Antonius Rex e Il Balletto di Bronzo[5], e venendo riconosciuta come una band tipicamente italiana nel suono e nell'eredità[11].

Nel primo album viene perseguito l'obiettivo di compiere un’opera di recupero di sonorità legate al prog italiano più oscuro degli anni 70,[6] nonché canoni estetici passati legati al romanzo omonimo.

Nel secondo concept la direzione stilistica cambia e si differenzia dall'album precedente. Gli autori puntano a un recupero di sonorità e stilemi melodici tipici della tradizione mitteleuropea, affrontando tale sfida con un approccio altamente sperimentale.[20]

Lo stile del terzo album è più orchestrale, pur mantenendo sempre un'impronta fortemente gotica e mistica. Il timbro e l'orchestrazione sono cupi e oscuri e richiamano nello stile Il Balletto di Bronzo e Antonius Rex.[3]

(EN)

«Il Segno Del Comando is not a band of purists that exists for the purpose of composing, arranging and playing as they did in the seventies, despite reusing strictly vintage instrumentation. The main reasons that keep us alive are experimentation and research, not only strictly musical, and not only in the past.»

(IT)

«Il Segno del Comando non è una band di puristi che esiste per lo scopo di comporre, arrangiare e suonare come facevano negli anni settanta, nonostante l'uso di strumentazione strettamente vintage. La vera ragione che ci tiene vivi è la sperimentazione e la ricerca, non solo strettamente musicale e non solo nel passato.»

(Diego Banchero [2])

Formazione[modifica]

Formazione attuale[modifica]

  • Diego Banchero - basso elettrico, tastiere
  • Riccardo Morello - voci
  • Fernando Cherchi - batteria
  • Roberto Lucanato - chitarre
  • Davide Bruzzi - chitarre, tastiere
  • Beppi Menozzi - tastiere

Ex componenti[modifica]

  • Maethelyiah
  • Paul Nash
  • Renato "Mercy" Carpaneto - voci
  • Gabriele Grixoni - chitarre, piano
  • Matteo Ricci - chitarre
  • Agostino Tavella - tastiere
  • Carlo Opisso - batteria
  • Franz Ekurn - tastiere
  • Francesco La Rosa - batteria
  • Livio Carusio - chitarre

Discografia[modifica]

Album in studio[modifica]

  • 1996 - Il Segno del Comando
  • 2002 - Der Golem
  • 2013 - Il volto verde
  • 2017 - ...Al passato, al presente, al futuro...

Partecipazioni[modifica]

  • 1998 - AA.VV. ...E tu vivrai nel terrore
  • 1999 - AA.VV. Children of Black Widow
  • 2011 - AA.VV. Pierrot Lunaire Tre
  • 2017 - AA.VV. Tribute to the Madmen

Note[modifica]

  1. (EN) [Errore Lua in Modulo:Wikidata alla linea 443: attempt to index field 'wikibase' (a nil value). Modulo:Wikidata:690: attempt to index field 'wikibase' (a nil value)[[Categoria:Voci con errori del modulo Wikidata]]], su AllMusic, All Media Network. URL consultato l'8 febbraio 2018. Wikilink compreso nell'URL del titolo (aiuto)Errore Lua in Modulo:Modifica_su_Wikidata alla linea 12: attempt to index field 'wikibase' (a nil value).Errore Lua in Modulo:Wikidata alla linea 443: attempt to index field 'wikibase' (a nil value).
  2. 2,0 2,1 (EN) Il Segno del Comando, su Prog Archives. URL consultato il 13 febbraio 2018.
  3. 3,0 3,1 3,2 Il Volto Verde, su Rotters Club. URL consultato il 13 febbraio 2018.
  4. Il Segno del Comando - Il Volto Verde e Meyrink, su PostHuman. URL consultato il 19 febbraio 2018.
  5. 5,0 5,1 Intervista a Diego Banchero, su Unprogged. URL consultato il 19 febbraio 2018.
  6. 6,0 6,1 Il Segno del Comando, su Arlequins. URL consultato il 13 gebbraio 2018.
  7. E tu vivrai nel terrore, su Discogs. URL consultato il 19 febbraio 2018.
  8. Children of Black Widow, su Discogs. URL consultato il 19 febbraio 2018.
  9. Der Golem, su Debaser. URL consultato il 19 febbraio 2018.
  10. Pierrot Lunaire Tre, su MP Records. URL consultato l'8 febbraio 2018.
  11. 11,0 11,1 A Japanese review, su blog.goo.ne.jp. URL consultato il 19 febbraio 2018.
  12. Recensione tedesca, su Babyblaue Prog. URL consultato il 19 febbraio 2018.
  13. Recensione britannica, su Pariah Child. URL consultato il 19 febbraio 2018.
  14. Recensione tedesca 2, su AlternativMusik. URL consultato il 19 febbraio 2018.
  15. recensione inglese su sito olandese, su Background Magazine. URL consultato il 19 febbraio 2018.
  16. Comune di Genova - Musica e creatività alla Claque in Agorà, su www.comune.genova.it. URL consultato il 18 febbraio 2018.
  17. Acciaio Italiano Festival 5: il 23 maggio a Mantova, in Metalitalia.com. URL consultato il 18 febbraio 2018.
  18. FVIMI - Atto II - 12 January 2018, su Evensi. URL consultato il 18 febbraio 2018.
  19. Tribute to the madmen, su IBS.it. URL consultato l'8 febbraio 2018.
  20. Il Segno del Comando - Der Golem, su HamelinProg. URL consultato l'8 febbraio 2018.

Collegamenti esterni[modifica]


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