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Hervé Cavallera

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Biografia[modifica]

Già Professore Ordinario di Storia della Pedagogia nell'Università del Salento (già di Lecce) è dal 2017, per conferimento ministeriale, Professore Onorario nella stessa Università. È stato il primo titolare dell'insegnamento di Storia della Pedagogia nella Facoltà di Lettere e Filosofia e poi di Storia della Pedagogia e di Pedagogia comparata nella Facoltà di Scienze della Formazione, dove ha tenuto anche, nel corso degli anni, gli insegnamenti di Filosofia dell'educazione, Storia della scuola e delle istituzioni educative, Letteratura per l'infanzia, Educazione comparata. Nell'Università del Salento ha ricoperto le cariche di Direttore di Dipartimento, Vicepreside di Facoltà, Senatore accademico, Presidente di Corsi di laurea. Dopo aver partecipato alle commissioni ministeriali per la riforma della scuola durante il Ministero Moratti, è stato Consulente del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), Coordinatore nazionale di alcuni Progetti di Rilevante Interesse Nazionale (PRIN), Valutatore, per il Comitato di Indirizzo per la Valutazione della Ricerca (CIVR) e poi per l'Agenzia Nazionale di Valutazione del sistema Universitario e della Ricerca ANVUR).

È stato ed è componente dei Comitati scientifici della “Fondazione Ugo Spirito e Renzo De Felice”, della “Fondazione Giovanni Gentile per gli studi filosofici” per la pubblicazione delle opere delle opere del filosofo, dell' “Associazione Internazionale di Ricerca Elémire Zolla” (AIREZ), del Comitato per l'Edizione Nazionale delle Opere di Ugo Spirito, degli “Annali del Centro Pannunzio”, dell’"Associazione Studi Emanuele Severino” (ASES). E' socio del “Centro Italiano per la Ricerca Storico-Educativa" (CIRSE) di cui è componente del Direttivo, del Centro Interuniversitario di Bioetica e Diritti umani (di cui è stato a lungo Direttore), della Società di Storia Patria per la Puglia (di cui è attualmente Vicepresidente), della “Società Italiana di Pedagogia” (SIPED). È stato il curatore delle “Opere Complete” di Giovanni Gentile ed è tra i responsabili dell’Edizione nazionale delle Opere di Ugo Spirito.

Pensiero[modifica]

Hervé Cavallera si è formato alla scuola dell'attualismo di Giovanni Gentile, laureandosi con il prof. Vito A. Bellezza, allievo diretto di Giovanni Gentile, e frequentando altri illustri rappresentanti tra cui Ugo Spirito, Presidente della “Fondazione Giovanni Gentile per gli studi filosofici”, Luigi Volpicelli, Salvatore Valitutti, Augusto Guzzo (di cui per primo Cavallera ha raccolto gli scritti pedagogici) e Antimo Negri. In ambito specificatamente pedagogico i suoi rapporti più significativi sono stati con Francesco Cafaro (anche lui allievo di Gentile), Mauro Laeng, Fabrizio Ravaglioli, Norberto Galli e Luciano Pazzaglia.

Nei suoi volumi su Gentile e Spirito, Cavallera ha riletto da subito l'attualismo in chiave problematicista, in una continuità tra attualismo e problematicismo e considerando il problematicismo di Ugo Spirito, che gli è stato benevolo maestro, come una anticipazione del postmoderno, del quale ultimo ha criticato gli esiti liberistici ed edonistici, di conseguenza relativistici. Di qui il prospettare l'esigenza di una educazione politica fondata sui valori (La costruzione del futuro. L'educazione politica, 1984; Tendenze pedagogiche e formazione politica, 1987),[1] riaffermando la necessità del processo di sparticolarizzazione (L'immagine allo specchio. Il problema della natura del reale dopo l'attualismo, 1991): «più che uno nessuno, centomila, mi riconosco al tempo stesso centro e periferia, intelligenza unificatrice e particella da altri manovrata. Il discorso dell’io sull’io torna ad essere inutile in quanto autocontraddicentesi e lo sguardo si allarga allora finalmente a chi mi circonda e nelle persone care, nelle cose care, l’animo si slarga e a tratti s’annulla. Allora effettivamente cadono le resistenze particolaristiche ed inizia a manifestarsi a manifestarsi quel più vero io che è l’abbraccio sempre più schietto con tutta la realtà di cui pure sono in varia misura artefice. Lo sguardo si allontana dal centro ad una periferia che non è più periferia. Il mio io si perde nella contemplazione del cielo, nelle cose che io faccio, negli occhi di chi mi osserva con fiducia, nel sorriso dei bambini aperti senza preclusioni al domani»[2] Ciò lo ha condotto nel corso degli anni ad investigare sulla concezione metafisica e pedagogica di autori come Alfred North Whitehead, pervenendo (cfr. i suoi studi su Horkheimer e Adorno) ad una critica del relativismo e dell’edonismo della contemporaneità e rivendicando il valore di istituzioni come la famiglia (Storia dell'idea di famiglia in Italia, 2 voll., 2003 e 2006). Di qui il recupero del valore della tradizione e del sacro, che lo ha spinto ad interessarsi dell’opera di Giuseppe Tucci, soffermandosi in particolare sul sincretismo di Elémire Zolla e sul neo-parmenidismo di Emanuele Severino, che riprende l'incontrovertibilità della struttura originaria. Di qui non solo la critica ad alcuni aspetti del presente («Per essere più espliciti, sottoposto il formativo alle esigenze del sociale, è evidente che l’aspetto occupazionale ha sovra-avanzato quello formativo e disinteressato, ed o il sapere si è risolto nel mero sapere strumentale, di cui è espressione l’attuale università-azienda che fa il pendant con l’ospedale-azienda»[3]), ma a sostenere una prospettiva che vada oltre le esaltazioni del contingente. Cioè, la disamina della novità come espressione del fluire degli eventi entro il quale si manifesta la verità , ma anche la riaffermazione dell’identità che costituisce il proprio modo di essere, in quanto è l’adesione al tutto che non può essere né ignorata né sottovalutata, pena l’infelicità della coscienza frammentata. La vita si palesa, pertanto, da un punto di vista intellettivo, come processo di ascensione nel quale i frammenti del contingente possono arrecare, nella scansione temporale, sia ebbrezze sia infelicità. La conoscenza come processo di ascensione. In questo senso, per Cavallera occorre ritrovare il senso del reale nella sua dimensione sapienziale (i suoi studi su Spinoza), che non solo deve caratterizzare la filosofia, ma permeare indissolubilmente il discorso pedagogico, come Cavallera sostiene nei suoi scritti sulla storia della pedagogia ribadendo il valore del discorso storico: «proprio questa realtà che diviene sempre meno sopportabile richiede la riappropriazione di una conoscenza corretta del processo storico, degli obiettivi di reale significato, della tradizione dei valori che essa testimonia, valori che non si consumano nel tempo. La conoscenza storica, iuxta propria principia, ha questo di particolare. Di ricordare, attraverso la ricostruzione del passato, le fondamenta del presente necessarie per poter costruire un futuro non effimero e menzognero. Ha così insieme un valore di conoscenza e di azione conseguente, un’azione non improvvisata secondo gli impulsi di piazza, bensì validata dalla adeguata conoscenza. Per dirla chiaramente, la conoscenza del passato – ed è il dovere dello storico – serve per tutelare il presente ed edificare il futuro»[4]. In questa logica il pensiero del Cavallera si pone all'interno dell'itinerario aperto da Giovanni Gentile e continuato da Ugo Spirito attraverso la critica del materialismo meccanicistico e la intelligenza delle molteplici prospettive tutte però da ricondurre all'unità del vero.

Opere[modifica]

Monografie[modifica]

  • Alfred North Whitehead. L’educazione come arte della vita e la costruzione del futuro, Cadmo, Roma 1978.
  • Attività educativa e teoria pedagogica in Benedetto Croce, Edizioni Magistero, Bologna 1979.
  • (con F. Cafaro), Storia della scuola italiana. Dalla Legge Casati ai Decreti Delegati, Edizioni Magistero, Bologna,1979.
  • La costruzione del domani. L’educazione politica, Milella, Lecce 1984.
  • L’insegnamento della religione nella scuola elementare italiana, Bologna Edizioni Magistero 1986.
  • Tendenze pedagogiche e formazione politica, Milella, Lecce 1987.
  • Storia della scuola italiana, Edizioni Magistero, Bologna, 1988.
  • L’azione e il dubbio. Pedagogia e metafisica nel pensiero di Ugo Spirito, Edizioni Magistero, Bologna 1988.
  • L’immagine allo specchio. Il problema della natura del reale dopo l’attualismo, Le Lettere, Firenze 1991.
  • Immagine e costruzione del reale nel pensiero di Giovanni Gentile, Fondazione Ugo Spirito, Roma 1994.
  • Del retto agire. Spinoza e l’educazione, il Segnalibro, Torino 1996.
  • Riflessione e azione formativa: l’attualismo di Giovanni Gentile, Fondazione Ugo Spirito, Roma 1996.
  • Introduzione alla storia della pedagogia, La Scuola, Brescia 1999.
  • Ugo Spirito. La ricerca dell’incontrovertibile, SEAM, Roma 2000.
  • Giovanni Gentile. L’essere e il divenire, SEAM, Roma 2000.
  • Feudatari, castelli, torri e masserie fortificate nel Capo di Leuca (secoli XII-XVI), Edizioni dell’Iride, Tricase 2002.
  • Storia dell’idea di famiglia in Italia. Dagli inizi dell’Ottocento alla fine della monarchia, Brescia, La Scuola, 2003.
  • Storia dell’idea di famiglia in Italia. Dall’avvento della repubblica ai giorni nostri, La Scuola, Brescia, 2006.
  • Ethos, Eros e Tanathos in Giovanni Gentile, Pensa Multimedia, Lecce 2007.
  • L’immagine del fascismo in Giovanni Gentile, Pensa MultiMedia, Lecce 2008.
  • Storia della pedagogia, La Scuola, Brescia 2009.
  • Educazione ed estetica in Ugo Spirito, Pensa Multimedia, Lecce-Brescia, 2010.
  • Etica e politica in Ugo Spirito, Pensa MultiMedia, Lecce-Brescia 2010.
  • Elémire Zolla. La luce delle idee, Le Lettere, Firenze 2011.
  • Max Horkheimer e Theodor W. Adorno. Tenebre e dialettica, Pensa MultiMedia, Lecce-Brescia, 2012.
  • Storia della scuola italiana, Le Lettere, Firenze 2013.
  • Spinoza. La saggezza dell’Occidente, Pensa MultiMedia, Lecce- Brescia, 2014.
  • (con Suor Ines De Giorgi), Suore Salesiane dei Sacri Cuori. Nascita e sviluppo di una Congregazione, Tipolitografia Istituto Salesiano Pio XI, Roma 2015.
  • Introduzione alla storia della pedagogia, nuova ed., La Scuola, Brescia 2016.
  • Eventi e studi. Una vita, Pensa MultiMedia, Lecce-Brescia, 2017
  • Storia delle dottrine e delle istituzioni educative, Els La Scuola, Brescia, 2017

Edizioni critiche[modifica]

  • A. GUZZO, Scritti pedagogici. Pedagogia teoretica, Edizioni Magistero, Bologna 1983.
  • F. M. ORLANDI, Dell’arte del pelacane e della valonea, Edizioni del Grifo, Lecce 1988.
  • P. SICILIANI, Fra vescovi e cardinali, Edizioni del Grifo, Lecce 1988.
  • G. GENTILE, Educazione e scuola laica, Le Lettere, Firenze 1988.
  • G. GENTILE, La nuova scuola media, Le Lettere, Firenze 1988.
  • G. PRESTA, Opere, 2 volumi, Edizioni del Grifo, Lecce 1988-89;
  • G. PISANELLI, Risposta al giudizio dato da un anonimo, Edizioni del Grifo, Lecce,1989
  • G. GENTILE, La riforma della scuola in Italia, Le Lettere, Firenze1989.
  • G. GENTILE, Guerra e fede, Le Lettere, Firenze 1989.
  • G. GENTILE, Dopo la vittoria, Le Lettere, Firenze 1989.
  • G. PISANELLI, Sulla pena di morte, Edizioni del Grifo, Lecce 1990.
  • G. GENTILE, Politica e cultura, 2 volumi, Le Lettere, Firenze 1990-91.
  • G. GENTILE, Frammenti di estetica e di teoria della storia, 2 volumi, Le Lettere, Firenze 1992.
  • G. GENTILE, La mia religione e altri scritti, Le Lettere, Firenze 1992.
  • G. GENTILE, Frammenti di filosofia, Le Lettere, Firenze 1994.
  • G. GENTILE, Eraclito. Vita e frammenti, Le Lettere, Firenze,1995.
  • G. GENTILE, Frammenti di critica e storia letteraria, Le Lettere, Firenze 1996.
  • M. GATTI, Della Riforma della Istruzione Pubblica nel Regno delle Due Sicilie, Pensa Multimedia, Lecce 1998.
  • G. GENTILE, Frammenti di storia della filosofia, 2 volumi, Le Lettere, Firenze 1999.
  • P. SICILIANI, Rivoluzione e pedagogia moderna, Pensa Multimedia, Lecce,1999.
  • G. SERGI, Scritti pedagogici, Pensa MultiMedia, Lecce 2000.
  • G. GENTILE, Bertrando Spaventa, Le Lettere, Firenze 2001.
  • G. GENTILE, Lezioni di pedagogia, Le Lettere, Firenze 2001.
  • A. GUZZO, Scritti pedagogici. Storia della pedagogia, Pensa Multimedia, Lecce 2002.
  • G. SERGI, Usiologia. Scienza dell’essenza, Pensa MultiMedia, Lecce 2002.
  • A. MARINI, Sistema geopolitico sopra la economia della grazia col liberro arbitrio nella permissione de’ mali morali, Filo Editore, Manduria 2005.
  • U. SPIRITO, La vita come ricerca, Rubbettino, Cosenza 2007(già presso Luni, 2000).
  • G. PISANELLI, Dei progressi del diritto civile in Italia nel secolo XIX, Edizioni Grifo, Lecce 2012
  • V. PIRRO, Dopo Gentile. Dove va la scuola italiana, Le Lettere, Firenze 2014.
  • La vita come ricerca. La vita come arte. La vita come amore. Documenti e testimonianze degli studi e del pensiero di Vincenzo Pirro (1970-2009), Morphema Editrice, Terni 2016
  • V. PIRRO, Filosofia e politica in Giovanni Gentile, a cura di H. A. Cavallera, Aracne Editrice, Roma, pp. 328

Curatele[modifica]

  • Il caso Giappone. Educazione e sviluppo nel Paese del Sol Levante, Pensa MultiMedia, Lecce 2000.
  • Marco Gatti e la riforma della scuola, Lacaita, Manduria 2003.
  • La formazione della gioventù italiana durante il ventennio fascista, 2 voll., Pensa MultiMedia, Lecce 2006;
  • Rudolf Steiner tra antroposofia ed educazione, Pensa MultiMedia, Lecce,2006.
  • Ugo Spirito tra attualismo e postmoderno, Fondazione Ugo Spirito, Roma 2007.
  • La formazione degli adulti tra le due guerre mondiali, Pensa MultiMedia, Lecce 2008.
  • La ricerca storico-educativa oggi. Un confronto di metodi, modelli e programmi di ricerca, 2 voll., Pensa MultiMedia, Lecce-Brescia, 2013.
  • Scrittrici italiane dell’Otto e Novecento. Le interviste impossibili. Bibliografia e Informazione, Pontedera (Pisa) 2013

Collaborazioni a enciclopedie e riviste scientifiche[modifica]

Ha collaborato all’Enciclopedia Pedagogica diretta da Mauro Laeng per l’Editrice La scuola; alla III edizione dell’Enciclopedia Filosofica promossa dalla fondazione Centro Studi Filosofici di Gallarate e pubblicata da Bompiani, all’Enciclopedia di Bioetica e Diritti Umani promossa dal Centro Interuniversitario di Bioetica e Diritti Umani (sede promotrice Lecce) e pubblicata per i tipi delle Edizioni Scientifiche Italiane. Ha collaborato e collabora a numerose riviste scientifiche («Giornale critico della Filosofia Italiana», «Nuova Rivista Pedagogica», «Filosofia», «Nuovi Studi Politici», «I Problemi della Pedagogia», «Pedagogia e Vita», «Nuova Secondaria», «Scuola e Didattica», «Prospettive pedagogiche», «Rinascita della scuola», «Studi e Ricerche», «Palomar», «Nuova Storia Contemporanea», «Annali del Centro Pannunzio», «Rivista di Storia dell'Educazione», «La Filosofia Futura» ecc.) di alcune delle quali è componente del Comitato Scientifico.

Autobiografia[modifica]

  • H. A. CAVALLERA, Eventi e studi. Una vita, Pensa MultiMedia, Lecce-Brescia, 2017; Eventi e studi. Scritti in onore di Hervé A. Cavallera, 2 voll., Pensa MultiMedia, Lecce-Brescia, 2017; Dal pensiero alla formazione a cura di G. Armenise, Pensa MultiMedia, Lecce-Brescia, 2017.

Note[modifica]

  1. «L’individuo costruirà se stesso mediante l’adeguarsi alle cose, coinciderà col mondo, ma dovrà coincider appunto nel senso ci contribuire al fluire della realtà, E contribuire può solo ipotizzando il divenire, e quindi agendo, modificando lo stesso viluppo. Il pensiero ha la sforza di muovere il reale, e quest’ultimo non ha significato senza l’attività del pensiero che lo costruisce. La totalità, in tal modo, non verrà più posseduta astrattamente, come conoscenza di un oggetto. Essa verrà vissuta, quindi recuperata, dall’individuo. Vissuta perché attuata. L’io si ritrova come infinitesimo e come tutto; nulla se fuori dell’insieme, ma tutto in quanto sa di essere parte integrante dell’insieme» (H. A. CAVALLERA, La costruzione del domani. L’educazione politica, Milella, Lecce 1984 pp. 24-25)
  2. H. A. CAVALLERA, L’immagine allo specchio. Il problema della natura del reale dopo l’attualismo, Le Lettere, Firenze 1991, p. 113.
  3. H. A. CAVALLERA, La storia dell’educazione e lo smarrimento del senso delle cose, in La ricerca storico-educativa oggi,a cura di H. A. Cavallera, vol. I, Pensa MultiMedia, Lecce-Brescia, 2013, p. 52.
  4. H. A. CAVALLERA, Introduzione alla storia della pedagogia, La Scuola, Brescia 2016, p. 9.

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