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Giuseppe Mangiarano

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Biografia[modifica]

Inizi[modifica]

Nel 1999 quando, ancora studente di economia, viene notato da Massimiliano Mirabelli, giovane direttore sportivo calabrese, per la passione per il calcio e l'organizzazione dei club e gli affida l'incarico di Segretario di una squadra di Eccellenza calabrese: la Rossanese.
Mangiarano comincia la sua avventura nel mondo del calcio dai dilettanti e studia fin da subito i regolamenti e le sue applicazioni.
Nell'organizzazione dei Club calcistici, fino ad allora, l'incarico di Segreterio veniva sempre delegato alla persona più anziana ed esperta della squadra. La conoscenza dei regolamenti federali, la natura e la formalizzazione dei tesseramenti erano argomenti delicati e da sempre affidati all'eperienza. La sua nomina, pertanto, rappresentò un'assoluta novità.
Al termine della stagione 1999/2000 la US Rossanese vinse il Campionato di Eccellenza calabrese (e la Coppa Italia Calabria) ed approdò in Serie D. Allenatore di quella squadra, Franco Giugno, Direttore Sportivo, Massimiliano Mirabelli il quale collezionò il suo ennesimo successo professionale.

I successi con il Rende calcio[modifica]

Nella stagione sucessiva (2000/2001), Mangiarano svolse le funzioni di Segretario Sportivo e Organizzativo in Serie D.
Al termine del Campionato, Massimiliano Mirabelli decise di accettare l'Incarico di Direttore Generale del Rende Calcio del Presidente Franco Ippolito Chiappetta. A lui furono affidati tutti gli aspetti gestionali, sportivi e organizzativi e Mirabelli decise di affidare l'incarico di Segretario Generale a Mangiarano.
Era il 2002/2003 ed il Rende militava nel Campionato di Eccellenza calabrese vincendolo ed approdando in Serie D.
Mangiarano e Mirabelli, entrambi di Rende (Cs) decisero di proseguire l'avventura professionale creando quello che fu definito dai media locali e nazionali un "piccolo miracolo sportivo".
Nelle due stagioni successive, vinsero prima il Campionato di Serie D e successivamente, con il Rende, arrivarono in Serie C2 e disputarono la finale Play Off per la Promozione in C1 contro il Taranto Sport (persa per 1-0 allo Stadio "Jacovone" dopo il pareggio sul neutro del San Vito di Cosenza per 1-1).
A 26 anni Giuseppe Mangiarano aveva già contribuito a vincere da Dirigente Sportivo 3 campionato diventando un Dirigente professionista.
Fin dai primi anni, della sua carriera, ha dedicato molto tempo allo studio delle norme calcistiche e vissuto tutto i principali cambiamenti regolamentari (da ricordare che a seguito della sentenza Bosman nel 1995 il mondo del calcio subì negli anni successivi enormi cambiamenti.

La rinascita del Cosenza e l'intuizione regolamentare[modifica]

Al termine della stagione 2006/2007 le società calcistiche di Rende e Cosenza affrontarono un periodo di crisi finanziaria. Mangiarano, su invito di alcuni imprenditori locali e con la figura dirigenziale di Mirabelli, contribuì alla creazione della Fortitudo Cosenza srl e successivamente del Cosenza calcio 1914 srl.
Attraverso quell'eperienza e grazie alle norme regolamentari ancora oggi e con lo stesso schema, di cambio di denominazione, e liquidazione della società con il più alto blasone sportivo molte città riescono a non disperdere la tradizione sportiva e la categoria.
Altro caso dopo 10 anni il Vicenza calcio di Renzo Rosso (cambio di denominazione del Bassano calcio in Vicenza e liquidazione della società Vicenza calcio).

La formazione sugli Stadi[modifica]

Con l'incarico di Segretario Generale del Cosenza e la gestione diretta da parte del Club dello Stadio San Vito, Mangiarano venne scelto dalla FIGC su indicazione della Lega Pro come dirigente per seguire il corso e formarsi successivamente come Delegato alla Sicurezza degli Stadi di Serie A e B.
Grazie a quell'abilitazione, negli anni successivi, Mangiarano riusci ad ottenere importanti riconoscimenti organizzativi proprio in relazione agli Stadi di calcio.

La formazione nei trasferimenti internazionli[modifica]

A Settembre del 2009, Mangiarano partecipò al primo corso istituito dalla FIGC per i trasferimenti internazionali, fino ad allora era la federazione che si faceva da intermediario tra i Club e la FIFA. Con l'introduzione del TMS, infatti, i Club poterono comunicare direttamente tra loro e sotto il controllo della FIGC e della FIFA trasferire i calciatori tra federazioni estere. Il sistema fu poi implementato negli anni ed ogni stagione successiva al 2011 e caratterizzata da upgrade ed il processo è sempre più informatizzato.

La formazione come direttore sportivo[modifica]

Nel Settembre del 2010 viene ammesso dal Settore Tecnico[1] della FIGC al corso per conseguire l'abilitazione come Direttore Sportivo; l'iscrizione nel registro speciale della FIGC completerà il percorso professionale di Mangiarano.

Cosenza: sede, stadio e store[modifica]

La nuova società del Cosenza affidò a Mirabelli la gestione del Club, Mangiarano fu chiamato a ricoprire l'incarico di Segretario Generale.
Sfruttando i successi sportivi della squadra (il Cosenza calcio vinse consecutivamente - 2007/2008 e 2008/2009 - due campionato passando dalla Serie D alla Serie C1) e la grande passione dei tifosi, Mangiarano trasferì immediatamente la sede della società nello Stadio e dopo aver individuato alcuni locali non utilizzati - sempre nello Stadio San Vito - convinse la società a ristrutturali e nel dicembre del 2008 fece inaugurare il primo Store del Cosenza. Quell'iniziativa rappresentò una vera e propria novità per una squadra di Lega Pro della provincia del sud; quell'investimento, si rivelò in breve un successo economico anche grazie alla posizione strategica dello Store, nello Stadio, ed al fatto che lo stesso era aperto durante la settimana e prima delle partite.

Dalla chiusura dello stadio un'opportunità[modifica]

A seguito del provvedimento del Ministero dell'Interno relativo all'applicazione della Legge Pisanu, lo Stadio San Vito (una capienza ufficiosa di 24.000 spettatori) fu interdetto al pubblico in quanto carente del sistema del controllo accessi ("tornelli")[2].
Nel 2007 l'ammodernamento dello Stadio impose alla nuova Società una serie di investimenti nella biglietteria che per un piccolo club sembrarono enormi.
Mangiarano, intuita l'opportunità, e dopo la presentazione di un progetto integrato biglietteria/tessere/store riuscì a non esternalizzare il sistema ed a farlo certificare direttamente dal Club. Quella scelta portò direttamente nelle casse del Club gli incassi senza intermediari e costi aggiuntivi.

Stagione 2010-2011: dalle dimissioni alla Serie A con il Siena[modifica]

Nel febbraio del 2011, dopo 4 anni, Mangiarano rassegnò le dimissioni da Segretario Generale non condividendo la gestione e filosofia della nuova proprietà (nel luglio del 2010 ci fu la cessione del Club dal gruppo storico del Rende a Carnevale-Pagliuso-Funari).
A luglio del 2011 fu chiamato a ricoprire il ruolo di Segretario Sportivo della Prima Squadra del AC Siena in serie A. Allenatore era [Giuseppe Sannino] e Direttore Sportivo, [Giorgio Perinetti]. Mangiarano, lavorando a stretto contatto con Stefano Osti (allora Segretario Generale del Club) completò definitivamente la sua formazione professionale e sportiva.
Fu il primo ad utilizzare la PEC per i trasferimenti dei calciatori, clamorosa risultò, infatti, l'operazione Mattia Destro riscattato dal Genoa all'ultimo minuto.

La Serie B a Padova[modifica]

Nella stagione 2012/2013 diventa Segretario Generale e Responsabile organizzativo del Padova calcio in Serie B. Grazie a questo incarico, Mangiarano è il primo dirigente italiano ad aver svolto incarichi in tutte le categorie dal mondo dilettantismo e professionistico italiano.

Emirati Arabi: un riconoscimento organizzativo[modifica]

Nel marzo del 2013 viene chiamato quale dirigente italiano a svolgere la funzione di relatore per corsi di dirigente sportivo negli Emirati Arabi. Gli argomenti oggetto dei seminari erano incentrati sull'"Organizzazione e Gestione dei Club Europei".[3]

Inter[modifica]

A luglio del 2015 viene nominato Segretario Sportivo della Prima Squadra, il Direttore Generale dell'Inter era Marco Fassone. Resta all'Inter per una stagione (2015/2016) per poi passare al Crotone FC che nella Stagione precedente aveva conquistato la sua prima storica promozione in Serie A. Viene scelto dai fratelli Vrenna con il ruolo di Club Manager per la sua esperienza e rappresenta il Club in Lega di Serie A nelle Assemblee.

Milan[modifica]

Dopo l'esperienza nel Crotone FC in Serie A,con la nomina di Marco Fassone ad Amministratore Delegato/Direttore Generale e di Massimiliano Mirabelli come Direttore Sportivo e Responsabile Area Tecnica viene chiamato dal nuovo management del Milan a ricoprire l'incarico (14 aprile 2017) di Segretario Generale.
Avendo ricoperto un precedente ruolo in un Club di Serie A nella stessa stagione sportiva, Mangiarano ottiene la deroga [4]da parte dell'Assemblea di Lega per poter svolgere l'incarico al Milan.
Nel club rossonero si occupa dell'organizzazione generale dell'Area Sportiva, viene esonerato dall'incarico con la nomina del nuovo CdA a seguito del cambio di proprietà della Rossoneri Sport Invetment Lux il 24 luglio 2018.

Bibliografia[modifica]

  • Il Premio di Rendimento, 2014.
  • Le Nuove Regole del Tesseramento 2013/2014, 2013.

Note[modifica]


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