Giovanni Agnoloni
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Gli studi tolkieniani[modifica]
Laureato in Giurisprudenza, inizia la sua attività letteraria con Letteratura del fantastico. I giardini di Lorien (2004) in cui effettua parallelismi tra l’opera di J.R.R. Tolkien e classici greci, latini e italiani; in Nuova letteratura fantasy (2010) confronta le opere del Professore di Oxford con quelle di autori del Novecento, è finalista al Premio Italia dell’anno seguente.
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Figura tra gli autori del volume antologico The Ring Goes Ever On: Proceedings of the Tolkien 2005 Conference (atti del convegno, The Tolkien Society, 2008).[1]
Nel 2011 pubblica Tolkien e Bach. Dalla Terra di Mezzo all’energia dei fiori, saggio in cui effettua parallelismi tra i simboli ricorrenti nella Terra di Mezzo e i tipi psicologici corrispondenti ai rimedi floreali del Dr. Edward Bach e cura la raccolta di saggi Tolkien. La Luce e l’Ombra.[2] Nel 2006 pubblica un racconto nell'antologia collettiva Noir No War (2006), a cura di Milani e di Alda Teodorani.
L'adesione al Connettivismo[modifica]
Collabora con il portale Domist.net, a cura di Marco Milani ed entra a far parte del Connettivismo (letteratura), pubblicando un racconto in A.F.O. – Avanguardie Futuro Oscuro (2009), a cura di Sandro Battisti. L’approccio di Agnoloni coniuga cultura scientifica e cultura umanistica[3]La pagina Modulo:Chiarimento/styles.css è priva di contenuto.[collegamento interrotto][4]La pagina Modulo:Chiarimento/styles.css è priva di contenuto.[collegamento interrotto].Il suo primo romanzo, Sentieri di notte (2012), apre la tetralogia sulla "fine di internet": una distopia che ipotizza un crollo multicontinentale della rete[5] nel 2025, e analizza l’impatto sociale e psicologico di internet. Seguono Partita di anime e La casa degli anonimi, entrambi del 2014. Il quarto libro, L’ultimo angolo di mondo finito, conclude la serie nel 2017; Sentieri di notte è stato pubblicato in edizione spagnola e polacca. Nel 2015 pubblica l'articolo Il Connettivismo: dalle premesse all’Oltre sulla rivista Italica Wratislawiensia dell’Università di Wrocław.
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Nel 2017 viene pubblicato il suo racconto lungo di fantascienza Il liberto e partecipa all’antologia connettivista Nuove eterotopie, a cura di Sandro Battisti e Giovanni De Matteo.
Ha tradotto diversi libri per varie case editrici italiane.[6]
Opere[modifica]
Romanzi[modifica]
- Sentieri di notte, Galaad edizioni, 2012 ISBN 9788895227795
- Senderos de noche, Ebrio Servicios Editoriales, 2014 ISBN 8415622163
- Ścieżki nocy, Wydawnictwo Serenissima, 2016 ISBN 978-83-946099-0-0
- Partita di anime, Galaad edizioni, 2014 ISBN 9788898722082
- La casa degli anonimi, Galaad Edizioni, 2014 ISBN 9788898722204
- L'ultimo angolo di mondo finito, Galaad Edizioni, 2017 ISBN 9788898722471
Racconti (selezione)[modifica]
- Di pattuglia, in Noir No War, a cura di Sandro Battisti e Alda Teodorani (Giulio Perrone, 2006)
- A un passo dal baratro, in A.F.O. - Avanguardie Futuro Oscuro, a cura di Sandro Battisti (Kipple Officina Libraria, 2009) (e-book)
- Il sepolcro del nuovo incontro, in Nuove eterotopie, a cura di Sandro Battisti e Giovanni De Matteo (Delos Digital, 2017 (e-book)
- The Return, sulla rivista statunitense on-line October Hill (primavera 2017)
- The Meeting, sulla rivista letteraria croata on-line Zvona i Nari (2017)
Note[modifica]
- ↑ (EN) The Ring Goes Ever on: Proceedings of the Tolkien 2005 Conference : 50 Years of The Lord of the Rings, Tolkien Society, 2008, ISBN 9780905520247. URL consultato il 9 gennaio 2018.
- ↑ G. Agnoloni, Tolkien. La luce e l'ombra, Senzapatria Editore, 2011, ISBN 9788897006176. URL consultato il 9 gennaio 2018.
- ↑ Sandro Battisti Giovanni De Matteo Marco Milani, Connettivisti, Chi siamo?, su The Next Station, 1º luglio 2006. URL consultato il 9 gennaio 2018.
- ↑ Por Amir Valle, Los tratos psicológicos y espirituales de nuestra naturaleza están muy amenazados, su Otrolunes, 1º maggio 2011. URL consultato il 9 gennaio 2018.
- ↑ Enrico Macioci, L'ultimo angolo di mondo finito: la profezia di Giovanni Agnoloni, su News Town, 18 aprile 2017. URL consultato il 9 gennaio 2018.
- ↑ ICCU, Scheda dettagliata, su opac.sbn.it. URL consultato il 13 gennaio 2018.
Collegamenti esterni[modifica]
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