Geneviève (monumento)

Geneviève
Il monumento illuminato
Autore	sconosciuto
Data	2020
Materiale	Acciaio dipinto
Altezza	700 cm
Ubicazione	Lungomare, San Benedetto del Tronto
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Geneviève è un monumento di San Benedetto del Tronto, nelle Marche, in Italia. Dedicato alla marineria locale, l'opera è costituita dalla prua dell'ex motopeschereccio atlantico "Geneviève".^[1]^[2]

Storia della nave[modifica]

Il motopeschereccio atlantico Geneviève, circa 46 metri di lunghezza e di trecento tonnellate di stazza lorda, costruito nel 1978 tra Viareggio, per quanto riguarda lo scafo, e la Germania per il motore diesel, era una ex tonnara, acquistata a Salerno e poi trasformata a San Benedetto del Tronto per la pesca oceanica dalla ditta Marchegiani e Mosca. L'imbarcazione è stata una delle ultime protagoniste dell'epopea della pesca sambenedettese; per oltre un trentennio ha solcato l'Oceano Atlantico, soprattutto al largo dell'Africa occidentale, continente a cui è legato l'episodio che l'ha resa famosa: nella primavera del 2006 fu uno dei quattro motopescherecci sotto sequestro dalle autorità della Guinea-Bissau.

Nel 2007 la Geneviève fu ceduta gratuitamente all'amministrazione della Provincia di Ascoli Piceno, che la salvò dalla rottamazione e la trasformò in nave scuola, rendendola anche idonea per eseguire studi e ricerche scientifiche marittime. Il motopeschereccio è stato ormeggiato per parecchi anni sulla banchina di Riva Nord del Porto di San Benedetto del Tronto.^[3] Nel corso degli anni non si è mai trovato un accordo per l suo utilizzo e l'obiettivo originario non è stato mai raggiunto; ciò ha portato alla rottamazione dello scafo ad eccezione della prua, che fu utilizzata per costruire un monumento.^[4]^[5] La ristrutturazione della prua del motopeschereccio è stata affidata alla Società Meccanica Navale Snc di San Benedetto del Tronto aggiudicataria del bando indetto dal Comune.^[6]^[7]

Il monumento[modifica]

La prua del "Geneviève", collocata nel "Parco viale delle Tamerici", in una vasta area riqualificata all'inizio del lungomare nord di San Benedetto del Tronto,^[8] è dunque un monumento dedicato alla marineria sambenedettese, dal peso di quindici tonnellate e alto sette metri.^[2] Il comune ha voluto recuperare la testimonianza di una epopea fondamentale per la civiltà sambenedettese trasformandola nel fulcro del riconoscimento alla marineria locale, che ha fatto molto per lo sviluppo economico e la crescita del benessere della città anche a prezzo di numerosi sacrifici in termini di vite umane. Il progetto comunale comprende anche la realizzazione di un piccolo anfiteatro all'aperto per incontri culturali.

La prua venne restaurata rafforzandola con travi in acciaio Corten che richiamano l'ossatura di uno scafo. Su di essa vengono proiettati i nomi di tutte le imbarcazioni sambenedettesi che, negli anni, hanno svolto attività di pesca oceanica visibili in ogni momento grazie ad un totem multimediale installato nell'area. Il monumento è stato poi recintato con cordami di fattura marinara e un'area verde fruibile con panchine e cestini; con particolare attenzione è stata dedicata alla fruibilità dell'opera per persone con disabilità sensoriali grazie a percorsi privi di barriere. L'opera è stata inaugurata il 10 ottobre 2020.^[9]

Controversie[modifica]

Il monumento ha ricevuto numerose critiche da parte della marineria locale e dal comitato per la memoria dei 50 anni dalla tragedia del Rodi, avvenuta il 23 dicembre 1970, a causa della sua errata collocazione e per non aver dato ascolto alla comunità dei pescatori.^[10] Fu inoltre sottolineato come il nome della "Geneviève" dovesse essere collocato insieme alle altre imbarcazioni, dal momento che quest'opera non è dedicata al motopeschereccio atlantico; venne criticato infine l'uso della prua per l'affissione di sponsor.^[11]^[12]^[13]