Francesco Antonio Caporale

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Biografia[modifica]

Nasce in una famiglia di artisti artigiani che ne orienterà le scelte professionali appoggiando la sua naturale inclinazione alla pittura e alla scultura. Alla fine degli Anni ‘70, dopo la maturità artistica, frequenta il corso di scenografia all'Accademia di belle arti di Roma; segue i corsi di storia dell’arte di Giuseppe Gatt e prende parte a visite in ambito accademico al Centro sperimentale di cinematografia e agli Studi RAI di Roma dove apprende le nuove tecniche di sperimentazione scenografica del croma key.

Sperimenta varie tecniche e l’utilizzo di materiali, quali il legno, l’argilla, il bronzo e materiali come il plexiglass e il multistrato. Negli Anni ’80, dominati dalla corrente della transavanguardia, realizza il ciclo della “fantasie neo-barocche”, olii su multistrato sagomato di grandi superfici che si aprono allo spazio come installazioni scenografiche. Così il critico Tonino Sicoli che presenta le opere nelle sale del chiostro al Museo Diocesano di Lamezia Terme “In un carosello neo-barocco si consuma il bisogno di una spettacolarizzazione della pittura e, con essa, di una teatralizzazione della vita.”

È vicino al gruppo di Magazzini Voltaire, Centro Angelo Savelli ,Caffè Bagarre, Hartamotus di cui è anche artefice, assiduo frequentatore e spettatore e dove tra gli Anni ‘80 e ‘90, artisti come Mimmo Rotella, Angelo Savelli e molti altri creano momenti importanti per la cultura in Calabria. Questi sono anche gli anni dei lunghi soggiorni in Europa che lo portano a visitare i musei più importanti. Allo Stedelijk Museum di Amsterdam,nel novembre del 1981,l’incontro con Georg Baselitz e le sue opere ad aprire nuovi orizzonti nella sua arte.Ha tenuto importanti mostre in Italia e all'estero in gallerie e musei,tra cui la mostra "di solo pane"a cura di Teodolinda Coltellaro,testi di Giorgio de Finis ,Teodolinda Coltellaro,Rocco Guglielmo,presso il Museo Marca di Catanzaro,le sue opere sono presenti in collezioni pubbliche e private.