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Eugene Tooms

Da EverybodyWiki Bios & Wiki.


Eugene Victor Tooms
File:Eugene Tooms X Files.jpg
Eugene Tooms interpretato da Doug Hutchison
UniversoX-Files
SoprannomeTooms
AutoreChris Carter
1ª app. inOmicidi del terzo tipo
Ultima app. inCreatura diabolica
Interpretato daDoug Hutchison
SpecieMutante
SessoMaschile
Data di nascitaIntorno al 1873
Professioneimpiegato
Affiliazioneufficio d'igiene

Eugene Victor Tooms è un personaggio protagonista di due puntate della serie televisiva X-files. Appare negli episodi della prima stagione n. 3 intitolato "Omicidi del terzo tipo" (titolo originale "Squeeze") e n. 21, intitolato "Creatura Diabolica" (titolo originale "Tooms"). Il personaggio è interpretato dall'attore Doug Hutchison.

Biografia immaginaria[modifica]

Eugene Victor Tooms, intorno al 1873 a Baltimora, Maryland. I dati si riferiscono ad un censimento del 1903 nel quale sono state registrate queste informazioni a suo nome. Tooms non è un essere umano ma è un essere mutato geneticamente che per sopravvivere ha bisogno di mangiare cinque fegati ogni trent'anni. Dopo essersi cibato di questi fegati, può ritornare ad uno stato di "sospensione", costruendosi un nido completamente ricoperto dalla sua bile, ricavato in un buco che conduce ai sotterranei in un appartamento all'indirizzo 66 Exeter Street, Baltimora, Maryland. Altra peculiarità di Tooms, è la sua straordinaria capacità di allungare gli arti e le ossa, riuscendo a passare attraverso fessure molto piccole come prese d'aria o attraverso camini sui tetti.
Nel 1993, Tooms si sveglia nuovamente dal "letargo" per nutrirsi e una delle vittime che sceglie per questo scopo è un uomo d'affari di nome George Usher. Sfortunatamente, in questo omicidio commette un errore e lascia delle impronte digitali che gli altri agenti intervenuti, considerano inutilizzabili, a causa del fatto che sono molto più allungate di un polpastrello umano. L'agente speciale dell'FBI Fox Mulder, che viene chiamato per aiutare l'agente Tom Culton a risolvere il caso, raccoglie quelle strane impronte e le collega ad altre impronte di alcuni omicidi che sono accaduti negli Stati Uniti, a distanza di trent'anni. Ad ognuna delle vittime di questi cinque omicidi avvenuti tutti ad una distanza di trent'anni, è stato asportato il fegato e questo particolare lo porta a pensare che si possibile che il colpevole sia sempre lo stesso serial killer.

Le indagini e la cattura[modifica]

Lo scetticismo dell'agente Dana Scully non le consente di credere che un uomo possa vivere per così tanti anni e quindi le loro direzioni nelle indagini si dividono. Infatti Scully crede che il killer tornerà sulla scena del crimine, avendo notato che all'assassino cerchi una nuova sfida. Durante un appostamento nel parcheggio dello stabile nel quale è successo l'omicidio, Mulder e Scully discutono di questo metodo di cattura e proprio mentre Mulder le rivela che secondo lui questo non accadrà, sentono degli strani rumori provenire dal condotto dell'aria. I due agenti intimano al soggetto di uscire con le mani alzate e si imbattono in un impiegato dell'ufficio d'igiene di zona, assegnato al recupero degli animali morti, di nome Eugene Victor Tooms. Catturato, Tooms viene sottoposto alla macchina della verità e Mulder chiede all'operatore incaricato delle domande, di inserirne alcune che riguardano la sua età, chiedendogli se ha più di 100 anni. Tooms passa il test senza problemi ad eccezione delle domande sulla sua età e Mulder decide di confrontare le sue impronte, allungandole con un programma, a quelle trovate sulla scena del delitto del 1993 e del 1933. Le impronte combaciano perfettamente ma essendo considerato un caso troppo assurdo, Tooms viene rilasciato per mancanza di prove.
Intanto, Mulder contatta uno sceriffo ormai in pensione di nome Frank Briggs, che nel 1933 indagò sui cinque omicidi e che già all'epoca, arrivò alla conclusione che Tooms fosse il colpevole. Naturalmente, nessuno gli credette e lui cominciò ad indagare su Tooms ufficiosamente, tenendo sotto controllo il suo appartamento, dove tuttora Tooms vive e si prepara per "sospendersi" per altri trent'anni. Ormai libero, Tooms commette un altro omicidio e gli agenti Mulder e Scully intanto, trovano e ispezionano il buco nell'appartamento di Exeter Street, che porta alla "tana" del killer. Percorrendo questo luogo, scoprono che a Tooms piace collezionare piccoli oggetti rubati dalle scene del crimine. In quest'occasione, riesce ad impossessarsi della collanina col ciondolo a forma di cuore che Scully porta sempre al collo. Questo trofeo lo porta a decidere che proprio l'agente Scully sarà la vittima numero cinque di questo ciclo.
La sera, recatasi a casa finito il turno, Scully si prepara per fare un bagno caldo e fortunatamente riesce a capire che Tooms è appostato a casa sua, pronto a colpire. Mulder, che intanto si era recato a casa di Scully per discutere sulle indagini, viene attirato dalle urla della colluttazione e i due, riescono ad ammanettare Tooms al rubinetto della vasca da bagno. Il killer viene così arrestato nuovamente e ricoverato in una stanza di un sanatorio, dove durante la degenza, si prepara a costruire una nuova tana.

Le cure ed il rilascio[modifica]

Durante la permanenza alla struttura mentale, Tooms viene messo sotto le cure psichiatriche del dottor Aaron Monte che dichiara che il killer è in grado di essere rilasciato sulla parola e viene affidato ad una famiglia che lo ospita. Dopo il rilascio, Mulder, non lo perde mai di vista, dato che a Tooms manca una sola vittima per poter finire il ciclo e ritornare in letargo per altri trent'anni. Scully intanto, decide di coinvolgere nelle indagini proprio lo sceriffo Briggs, per poter trovare prove inequivocabili che incolpino Tooms di tutti i vari omicidi. Briggs, rivela a Scully che nel 1933, il fegato di una vittima fu trovato vicino ad una fabbrica chimica ma che il corpo non venne mai ritrovato. I due raggiungono la conclusione che Tooms abbia seppellito la vittima perché sarebbe stato l'unico corpo in grado di incolparlo. Infatti, tramite una sonda da terreno, l'FBI trova lo scheletro di una vittima sepolto sotto il cemento del pavimento dello stabile e dalle indagini con uno scanner, vengono rinvenute delle impronte dentali sulle costole dei poveri resti. Il calco dell'impronta dentale di Tooms, corrisponde perfettamente alle tracce trovate.
Nel frattempo, Tooms, grazie alle sue straordinarie capacità di allungare il proprio corpo, si introduce di notte nell'appartamento di Mulder e si procura da solo delle ferite, usando gli scarponi d'ordinanza di Mulder, per far credere alla polizia di essere stato malmenato dall'agente. Mulder viene arrestato per percosse ma Scully, testimonia che quella sera era con lui e quindi l'agente viene rilasciato. Braccato ancora dai due agenti, Tooms decide di aggredire e uccidere il dottor Monte per poter finire il ciclo dei cinque fegati e tornare al suo stato vegetativo. Dopo il ritrovamento del corpo del medico, Mulder e Scully si recano al vecchio appartamento di Tooms per catturarlo prima che entri in letargo ma durante il tempo trascorso, lo stabile è stato demolito e al suo posto costruito un centro commerciale. Mulder decide di entrare nei sotterranei tramite una botola ai piedi di una scala mobile, raggiungendo il nido dove si nasconde il killer. Nel tentativo di cercarlo al buio, Mulder viene attaccato da Tooms che sguscia via dalla tana e cerca di trascinare l'agente con sé. Scully, sentendo le urla di Mulder, attiva le scale mobili e Tooms rimane incastrato nel meccanismo rotante, rimanendo schiacciato dal rullo.
Il killer dei trent'anni finisce così la sua storia e lo sceriffo Briggs, finalmente si lascia andare in un pianto liberatorio, quando legge sul giornale che Eugene Tooms è stato finalmente fermato.

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