Zeno Meloni

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Biografia[modifica]

Nacque a Roma nel 1911, quarto di sei figli. Il padre Giovanni Meloni, originario di Cineto Romano, nel 1920 aprì a Roma un'industria siderurgica, specializzata in pezzi idraulici^[2]. Si diplomò al Liceo Classico Torquato Tasso di Roma e successivamente, nel 1938, si laureò in ingegneria all'Università "La Sapienza". Lavorò nella Fonderia di famiglia dal 1941 al 1974, anno di chiusura dello stabilimento. Nel 1941, durante una vacanza a Tagliacozzo, incontrò Maria Pia Cappai, che poi sposò nel 1945.

Nel 1926, all'età di quattordici anni, iniziò a dipingere. L'occasione fu l'incontro, a Cineto Romano, con il pittore Giuseppe Ciotti (1898-1991)^[3], che stava affrescando la chiesa di San Rocco. Il giovane Zeno si offrì di fargli da garzone di bottega e, da quel momento in poi, i due strinsero un legame di maestro-allievo che maturò in una grande amicizia. Insieme, durante il fine settimana, andavano a dipingere e compirono, con le rispettive mogli, numerosi viaggi. Zeno Meloni dipinse tutta la vita, senza cercare di promuovere le sue opere. Regalò qualche dipinto ad amici e parenti, ma non considerò mai l'opportunità di esporli e di venderli. Dopo una vita trascorsa nell'assoluto silenzio artistico, si spense nel luglio del 1984 a Roma.

La "scoperta" della sua opera[modifica]

Nel 2011 la storica dell'arte Paola Lauro Argan ha ritrovato in una soffitta più di 500 opere, mai esposte. Questa scoperta ha dato vita ad una monografia su Zeno Meloni e nel 2012 ad una prima mostra retrospettiva, tenutasi a Roma^[4].