Vittorio Braschi
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Biografia[modifica]
Ha iniziato la carriera nel 1914 come attore di operette nella compagnia di Guido Magnani.[1]
- RINVIA Template:Senza fonte e nel decennio successivo lavora con la compagnia teatrale di Ruggero Lupi, con la quale riscuote un particolare successo per la commedia Settimo Cielo, di Austin Strong.[2]
Ha partecipato negli anni cinquanta a diverse pellicole in ruoli secondari a partire dal 1952. Nel 1952 fa parte del cast del film La cieca di Sorrento di Giacomo Gentilomo. Tra i ruoli più significativi citiamo quello di Nicoletto inLa bella mugnaia di Mario Camerini, entrambi nel 1955; l'attore continuerà a recitare fino al 1957.
Ha lavorato spesso in teatro, anche in prose riprese dalla Rai come Don Buonaparte (1956);[3] ha inoltre recitato nello sceneggiato televisivo L'alfiere del 1956. Scompare nel 1963.[4]
Filmografia[modifica]
- La leggenda del Piave, regia di Riccardo Freda (1952)
- La cieca di Sorrento, regia di Giacomo Gentilomo (1952)
- Puccini, regia di Carmine Gallone (1953)
- Anni facili, regia di Luigi Zampa (1953)
- Addio, figlio mio!, regia di Giuseppe Guarino (1953)
- Maddalena, regia di Augusto Genina (1954)
- Mizar, regia di Francesco De Robertis (1954)
- Torna!, regia di Raffaello Matarazzo (1954)
- Cento anni d'amore, regia di Lionello De Felice (1954)
- Peppino e la vecchia signora di Emma Gramatica e Piero Ballerini (1954)
- Cose da pazzi, regia di Georg Wilhelm Pabst (1954)
- Peccato che sia una canaglia, regia di Alessandro Blasetti (1955)
- La bella mugnaia, regia di Mario Camerini (1955)
- La catena dell'odio, regia di Piero Costa (1955)
- Il ricatto di un padre, regia di Giuseppe Vari (1957)
Note[modifica]
Collegamenti esterni[modifica]
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