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Vito Bongiorno

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Vito Bongiorno
Vito Bongiorno e una sua opera

Biografia[modifica]

Bongiorno è nato ad Alcamo (in provincia di Trapani) nel 1963; la sua infanzia è stata movimentata a causa dei diversi spostamenti della famiglia. Infatti, dopo avere vissuto la terribile esperienza del Terremoto del Belice del 1968, all'età di sette anni si è trasferito con la propria famiglia nella capitale. Qui si è diplomato presso il Liceo Artistico Statale, dove è stato anche allievo di Mino Delle Site, rappresentante del movimento dell’Aeropittura e da cui apprese, soprattutto, la leggerezza della mano. A Roma ha frequentato anche dei corsi di disegno dal vero, di incisione e scultura.

Per avere modo di allargare le sue esperienze, si è prima stabilito in Germania, a Monaco di Baviera, e in seguito, a New York, dove ha esposto le sue opere, entrando in contatto con gli artisti più all'avanguardia. Nella realizzazione delle sue creazioni, tende soprattutto ad essere se stesso, a trovare un linguaggio e uno stile personali. Nel 2010 venne definito dallo scrittore Costanzo Costantini l’Yves Klein italiano: infatti, Vito Bongiorno è conosciuto per le sue antropometrie, simili a quelle del pittore francese.

Rimangono memorabili la spettacolare antropometria, creata a Fregene nel 2008, e il dipinto lungo quasi 500 metri fatto a Tarquinia nel 2002, unico esempio nell’arte moderna. Più recentemente, Bongiorno ha effettuato un'esperienza con la Body Art e la Land Art; il pittore considera il corpo un mezzo basilare dell'espressione artistica, e l’ambiente come lo scenario dell’attività creativa; in questo modo è riuscito a fondere queste due correnti artistiche formatesi negli USA.

Nel luglio 2009, l'ex senatore Ludovico Corrao, presidente del Museo delle Trame Mediterranee della Fondazione Orestiadi di Gibellina, ha acquisito per tale Museo l’opera “Oltremare a Gibellina”: nel dipinto si vede un orizzonte lontano, d'oltremare, apparire dal blu del mare, un colore la cui forza dovrebbe portare oltre la catastrofe e le macerie, un paese ricostruito e risollevato grazie anche all’arte.

Nel 2010 ha accolto l’invito a partecipare alla mostra Futur ardita, rassegna di donne e futurismo, presso il Circolo futurista di Roma, patrocinata dall’Assessorato alle Politiche Culturali e della comunicazioni del comune di Roma.

Nel 2011, in occasione del 150° anniversario dell’Unità d’Italia, ha esposto l'opera "Bandiere d'artista" , all’ Electronic Art Cafe di Roma. Nel luglio 2012 presso il teatro San Genesio di Roma, in occasione dell'iniziativa “Italians for Darfur” in Sudan, ha fatto la donazione dell’opera “Hope” (=speranza).

Nell'ultimo periodo artistico, Bongiorno ha messo in risalto l'attuale stato di fragilità dell'Italia, cominciando ad utilizzare il carbone che è simbolo della malattia, frattura ed inquinamento. Con l'opera Handle with care (maneggiare con cura) vuole rappresentare un paese che quotidianamente affronta temi come la crisi economica, ma soprattutto sociale e culturale; dove i rapporti umani passano in secondo piano, lasciando il posto alla fretta, alla corsa all’acquisto, al consumismo globalizzato, all’usa e getta in qualunque campo. Molto significativa è una delle sue ultime opere, Terra mater esposta al Museo Macro la Pelanda di Roma nel maggio 2012, in occasione della fiera Roma contemporary e in collaborazione con Inside Art. Qui una modella, colorata in blu, si muove avendo in mano un mappamondo dove le terre sono realizzate con il carbone.

Dal 2013 fa parte della biblioteca degli artisti della Quadriennale di Roma; dal 2014 tre delle sue opere si trovano presso il Museo M.A.A.M. (Museo dell'Altro e dell'Altrove di Metropoliz) di Roma. A maggio dello stesso anno ha esposto presso i musei Capitolini nella Centrale Montemartini con “Superfetazioni”; nello stesso periodo prende parte alla biennale di Viterbo e alla triennale di Roma, presentata da Achille Bonito Oliva.

Nel maggio 2015 ha realizzato una mostra personale dal titolo “L’Italia brucia” presso la Galleria Sant’Andrea di Roma; ha poi eseguito a Milano una performance per Exploit. Sempre nel 2015 un suo intervento con alcune creazioni alla Museo Ca' Pesaro per la Biennale di Venezia, e una sua opera è stata richiesta dalla Fondazione Pistoletto di Biella per essere esposta in modo permanente nella sezione "Muro del MAAM" a cura di Giorgio De Finis. Nel mese di aprile del 2016 ha realizzato la mostra dal titolo “aureAttesa” presso la Galleria Miralli di Viterbo, e nel mese di giugno ha presentato “Black holes” alla Galleria Consorti di Roma e quindi alla Minigallery di Assisi. Sempre nel 2016 una sua opera è entrata a far parte della collezione del Museo del Mutuo Soccorso di Roma. Nel 2018 alla Galleria Fidia di Roma la mostra “Metamorfosi materiche” a cura di Leonora Sofia Marussig nello stesso anno a maggio partecipa alla V° Biennale di Viterbo, a settembre la personale nella Galleria Consorti “ABC dell’Arte Contemporanea” insieme ad Asdrubali, Bongiorno e Ceccobelli a novembre la personale “Global Pollution” alla galleria Officine nove di Roma.

Nel febbraio 2019 la mostra e la realizzazione di un imponente opera Our Planet all’interno del Macro Museo d’arte contemporanea di Roma, a marzo realizza la scenografia in occasione del campionato italiano de 2°atto alla Fonderia della arti di Roma a cura di Edoardo Erba e il 12 ottobre si inaugura la mostra antologica Nostos al MACA di Alcamo.

L'artista partecipa in maniera attiva all’Electronic Art Café di Roma, curato da Achille Bonito Oliva e Umberto Scrocca. Attualmente risiede e lavora tra Fregene e Roma.

Premi e riconoscimenti[modifica]

  • Premio della rivista “INSIDEART”, Arte & Crisi, con l’opera “Handle with Care”, novembre 2012
  • Premio Adrenalina: vincitore del premio del pubblico e premio voto on line (categoria gold) con l'opera “It’s not a game”, acrilico su tela e carbone (febbraio 2013)

Collezioni pubbliche[modifica]

  • Museo delle Trame Mediterranee - Fondazione Orestiadi, Gibellina (Trapani)
  • Museo del Mutuo Soccorso Roma
  • Maam Museo dell'Altro e dell'Altrove
  • Ministero dell'Istruzione, I.I.S Paolo Baffi Fiumicino (Roma)
  • Fondazione Pistoletto Muro del Maam Biella
  • Banca Don Rizzo di Alcamo
  • MACA di Alcamo

Esposizioni[modifica]

  • Tarquinia: realizza un dipinto lungo circa mezzo chilometro, 2002
  • Roma, Galleria Lombardi, a "Segno e memoria", 2008
  • Fregene: antropometria, 2008
  • Galleria Hybrida Contemporanea, mostra dedicata a Yves Klein dal titolo "Internamenteinterna", 2009
  • Museo Centrale Montemartini di Roma: in occasione dell’iniziativa “Emergenza Origami”, viene presentata e donata l’opera “My Hug”, marzo 2011.
  • Museo Macro la Pelanda di Roma: presenta l'opera Terra mater, in occasione della fiera Roma contemporary e in collaborazione con Inside Art (maggio 2012)
  • Ancona, Museo della Mole Vanvitelliana, con una performance dedicata all’artista Gino De Dominicis (2012)
  • Fiumicino: presso Villa Guglielmi, espone per la mostra “Manualmente”, (2013)
  • Roma, Galleria Opera Unica, espone "Sinite parvulos venire ad me", aprile 2013
  • Accademia di Romania, per la mostra “Osmosi”, e nella galleria Visiva per la mostra “Censured”: è presente con una sua opera
  • Roma, musei Capitolini nella Centrale Montemartini, espone con “Superfetazioni”; maggio 2014
  • Biennale di Viterbo, 2014
  • Triennale di Roma, presentata da Achille Bonito Oliva, 2014
  • Napoli, la sua performance Terra Mater dà inizio al Naf-Napoli Arte Fiera, 2015
  • Roma, Galleria Sant’Andrea, personale dal titolo “L’Italia brucia”, maggio 2015
  • Biennale di Venezia, Museo Ca' Pesaro, 2015
  • Viterbo, Galleria Miralli, mostra personale dal titolo aureAttesa, aprile 2016
  • Roma, Galleria Consorti in via Margutta, Black holes (giugno 2016)
  • Assisi, Minigallery, Black holes (giugno 2016)
  • Milano, partecipa all'Affordable Art Fair (gennaio 2017)
  • Roma, Galleria Minima Arte Contemporanea, personale dal titolo "Anime" (luglio 2017)
  • Roma, Galleria Fidia, personale dal titolo Metamorfosi Materiche, febbraio 2018
  • Roma, Museo d'Arte Contemporanea (MACRO) di Roma, febbraio 2019
  • Alcamo, Museo d'arte contemporanea (MACA), personale dal titolo Nostos (ritorno), 12 ottobre-31 dicembre 2019

Voci correlate[modifica]

Collegamenti esterni[modifica]