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Vincenzo Sanasi D'Arpe

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Biografia[modifica]

Presidente del World Food Programme Italia[1], succeduto nell'incarico all'Ambasciatore Giovanni Castellaneta, già rappresentante italiano a Washington, di cui è stato Vice Presidente Vicario.

Professore Straordinario di Diritto dell'Economia nell'Università Telematica Guglielmo Marconi in RomaErrore nelle note: Errore nell'uso del marcatore <ref>: i ref privi di nome non possono essere vuoti ove insegna "Controlli pubblici sulle crisi d'impresa".


Giurista d'impresa, avvocato cassazionissta e manager specializzato nella gestione della crisi e del risanamento di aziende di grandi dimensioni, è commissario straordinario dei gruppi: Cablelettra (Italia, Polonia, Brasile, Cina e Tunisia), Maflow S.p.A. (Europa, Asia e Sudamerica), Provincia Italiana della Congregazione dei Figli della Immacolata Concezione (Gruppo Idi Sanità) ed Elea S.p.A.


È stato, nel 1987, in tema di partecipazioni statali, consigliere dell'ex Presidente del Consiglio Emilio Colombo quando era Ministro del Bilancio e della programmazione economica nel Governo Goria.[2]

La sua monografia "L’amministrazione straordinaria dei grandi gruppi in crisi, lineamenti giuridici" (Ed. Iovene 2005) è uno dei testi di riferimento in materia, il cui percorso argomentativo fu ripreso dalla Corte Costituzionale per la sentenza sulle azioni revocatorie intentate da Parmalat in amministrazione straordinaria.[2]

Ha realizzato, da commissario straordinario in organo monocratico di Cablelettra S.p.A. (tra il leader europei nel settore dei cablaggi per auto con 7mila dipendenti tra Italia, Polonia, Brasile, Tunisia e Cina, con una rilevantissima partecipazione nel gruppo Valtur), il risanamento dell’azienda, attraverso una cessione relativa alle sole attività industriali, escluso pertanto il patrimonio immobiliare, di molto superiore alla perizia di stima, coniugandola con la massima tutela dei livelli occupazionali.

Si è formato sul piano manageriale, nella Honeywell Information System Italia, filiale italiana della multinazionale statunitense dell'alta tecnologia e dell’informatica, fino all’incarico di vicepresidente, oltre che co-fondatore, del consorzio S.A.S.T.CA (che costituì all’epoca un’alleanza strategica tra due competitori tradizionali quali Honeywell-Bull e Olivetti SE S.p.A. per la costruzione di un sistema prototipale automatizzato di stampa e trattamento della carta).

Nell’ambito pubblico della gestione della crisi d’impresa esordisce nel 2003, nominato dal Ministro delle Attività Produttive, commissario liquidatore dell’amministrazione straordinaria dei gruppi Autovox spa. Sicet, Genghini, Bosi, Nova e Graziano in una terna commissariale che comprendeva Andrea Carli (figlio dell'ex Governatore della Banca d'Italia Guido Carli) ed il Presidente della Fondazione Roma Emmanuele Emanuele.

È presidente del World Food Programme Italia[1], succeduto nell'incarico all'Ambasciatore Giovanni Castellaneta, già rappresentante italiano a Washington, di cui è stato Vice Presidente Vicario.

Professore straordinario di Diritto dell'Economia è titolare della cattedra di “Controlli pubblici sulle crisi d’impresa” [3] presso il Dipartimento di Scienze Economiche e Aziendali dell’Università degli Studi Guglielmo Marconi di Roma.

Nel 2008 ha fatto parte, come unico componente esterno, del gruppo di lavoro del Ministero dello Sviluppo Economico, coordinato dall'allora capo di gabinetto, per la revisione della c.d. legge Marzano a favore della creazione della normativa della procedura di amministrazione straordinaria per Alitalia.

Nel 2010 ha fatto parte, su nomina del Ministro dello Sviluppo Economico, della Commissione di studio per la riforma della disciplina dell'amministrazione straordinaria delle grandi imprese in crisi.

Nel 2015, su designazione del Sindaco di Roma, è stato nominato presidente delle Assicurazioni di Roma, con l’obiettivo dichiarato di implementare attività di trasparenza ed efficienza (da un’intervista a Repubblica, 11 Agosto 2015). Rassegnò le dimissioni dall’incarico il 28 Aprile dell’anno successivo, per l’"impossibilità" di operare nel senso auspicato. Emersero infatti evidenti problemi di carattere ambientale (“Tagadà”, La7, 8 Gennaio 2016). Il senatore del Partito Democratico, Stefano Esposito, che ne aveva attaccato la gestione, presentò in seguito scuse pubbliche elogiandone l’operato (“Coffee Break” La7, 20 Ottobre 2017 [4]).

Nel 2016 è stato audito dalla X Commissione Sviluppo Economico della Camera Dei Deputati, presieduta dall'On.Guglielmo Epifani, a conclusione del ciclo di audizioni condotto dalla Commissione, circa le ipotesi di riforma dell'istituto dell'amministrazione straordinaria delle grandi aziende in crisi.

È stato insignito di riconoscimenti per aver realizzato il risanamento di grandi aziende in crisi coniugandolo con la tutela dei lavoratori: Terra del Sole Award, evento collaterale del Premio Barocco 2000, premio "Le ragioni della nuova politica" 2013 presso l'Avvocatura Generale dello Stato, premio Stelle del Sud 2015 consegnato dall'Associazione Assud.

Opere[modifica]

  • L'amministrazione straordinaria dei grandi gruppi in crisi : lineamenti giuridici (Ed. Jovene, Napoli, 2005).
  • La vigilanza nella crisi e nel risanamento dei gruppi bancari (Ed. Jovene, Napoli, 2008)
  • Riflessioni in tema di diritti dei soci nella nuova s.r.l. (Ed. Jovene, Napoli, 2008);
  • La natura giuridica delle fondazioni di origine bancaria (Cacucci Editore, Bari, 2013)
  • Amministrazione straordinaria e tutela dei creditori (capitolo XVIII, p.409-427), in Crisi d’Impresa e Procedure Concorsuali (Giuffrè Editore, Milano, 2017).
  • Studi di diritto dell'economia. Riflessioni su temi scelti alla luce delle più recenti novità normative e giurisprudenziali (Napoli, Jovene Editore, 2017).

Note[modifica]


Voci correlate[modifica]

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  1. 1,0 1,1 Sito web Onu Italia Vincenzo Sanasi D'Arpe eletto Presidente del World Food Programme Italia
  2. 2,0 2,1 Vincenzo Sanasi D'Arpe, su cinquantamila.it, aprile 2018. URL consultato il 13 settembre 2018.
  3. Profilo universitario Scheda Docente Vincenzo Sanasi D'Arpe
  4. Trasmissione Coffee Break, La7