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Via Massiminia

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Via Massiminia
Il fiume Lambro a Monza (lat. Modoetia), da cui iniziava la via Massiminia
Localizzazione
Stato Impero romano
Stato attualeItalia Italia
RegioneLombardia Lombardia
Coordinate
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Informazioni generali
Tipostrada romana
Condizione attualeNon più esistente
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InizioComum (Como)
FineModoetia (Monza)
Informazioni militari
Utilizzatore Impero romano
Impero romano d'Occidente
Funzione strategicamettere in comunicazione la Brianza (lat. Brigantia) con il Lago di Como (lat. Larius lacus)
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La via Massiminia era una strada romana consolare che metteva in comunicazione Modoetia (Monza) con Comum (Como). Collegava quindi la Brianza (lat. Brigantia) con il Lago di Como (lat. Larius lacus). Ricalca in parte la strada provinciale n°342 e la strada statale 36 del Lago di Como e dello Spluga.

Storia[modifica]

Scorcio di Fino Mornasco (lat. Finium), da dove passava la via Massiminia

Fu probabilmente realizzata da Galerio (il cui nome completo era Gaio Galerio Valerio Massimiano) oppure da Massimiano (Marco Aurelio Valerio Massimiano Erculeo), da cui il nome della strada.

Massimiano, in particolare, fu il primo imperatore a insediarsi a Mediolanum, che era appena diventata capitale dell'Impero romano d'Occidente de facto (nel 286 d.C.: la capitale de jure dell'impero rimaneva comunque Roma)pp._33-45-1|[1].

Più probabilmente fu Massimiano a costruirla nell'ottica di migliorare la rete stradale intorno a Mediolanum (Milano) anche da un punto di vista militare: Massimiano realizzò infatti, oltre le Alpi, forti, strade e paesi fortificati, nonché una strada militare che passava da Tornacum (Tournai, Belgio), Bavacum (Bavay, Francia), Atuatuca Tungrorum (Tongeren, Belgio), Mosae Trajectum (Maastricht, Paesi Bassi), e la città di Coloniapp._50–51-2|[2].

Percorso[modifica]

Il suo percorso iniziava a Modoetia (Monza), da dove passava la via Spluga, proseguendo verso Lissonum (Lissone), Dexium (Desio), dove incrociava la via Regina e la via Valassina, Cesanum (Cesano Maderno), Meda (Meda), Lentadum (Lentate sul Seveso), Nevedratum (Novedrate), Canimalum (Carimate), Cermenatum (Cermenate), Minovrio (Minoprio), Cutiacum (Cucciago), Alsenatum (Senna Comasco), Finium (Fino Mornasco) e Grandatum (Grandate), dove si univa con la via Gallaratese, con la quale giungeva a Comum (Como), dove terminava il suo percorso. A Como la via Massiminia incrociava la via Gallaratese, la via Regina, la via Mala e la via Marzia.

Collegava quindi la Brianza (lat. Brigantia) con il Lago di Como (lat. Larius lacus). Ricalca in parte la strada provinciale n°342 e la strada statale 36 del Lago di Como e dello Spluga.

Note[modifica]

  1. pp._33-45_1-0|↑ Sordi, pp. 33-45.
  2. pp._50–51_2-0|↑ Williams, pp. 50–51.

Bibliografia[modifica]

  • (EN) Stephen Williams, Diocletian and the Roman Recovery, New York, Routledge, 1997, ISBN 0-415-91827-8.
  • Marta Sordi, Come Milano divenne capitale, in L'impero romano-cristiano: problemi politici, religiosi, culturali, Roma, 1991.

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