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Trance in Italia

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In Italia la trance è rimasto un genere poco conosciuto fino alla metà degli anni 2000 anche se alcuni dj la suonarono fin dai suoi albori.

Storia[modifica]

Anni Novanta[modifica]

Già nei primi anni '90 alcuni locali proposero dischi trance congiuntamente alla techno, all'acid house e alla garage house in una scena underground che, successivamente all'avvento delle prime canzoni "dream", prese popolarità con delle serate a tema contraddistinte dai suoni più melodici (es. Le Voyage Ultimo Impero). Verso la metà degli anni '90 molti pezzi trance furono suonati regolarmente ma in Italia divenne popolare il fenomeno della progressive che segnò una parte importante della storia della musica dance italiana entrando prepotentemente nei club di tendenza, tuttavia alcune discoteche come il Number one o il Cocoricò non mancavano di ospitare uno spazio cosiddetto "Techno-trance" dove, pur riferendosi comunque alla Progressive, vennero proposti molti brani provenienti dalla scena europea. In Italia non vi fu un'evoluzione significativa della scena trance quindi nacquero agenzie e gruppi organizzati di persone che si occupavano di portare la gente all'estero per partecipare ai più grossi party europei.[1]

Già dal 1997 alcune trasmissioni radiofoniche proposero musica trance internazionale (su tutte spiccava "Il Tempio di Arghilea" su Mondo Radio di Roberto Pagliarini, ma anche Overload su Radio Base 87.5 e Number One Dancework su Radio Number One di Giorgio Martini, From Disco 2 Disco di Tony H su Radio Deejay, Dance Attack di Frank Vanoli su Radio Studio54) ma la programmazione principale dei network italiani era rivolta esclusivamente alla musica commerciale. Nel 2000 parte la striscia quotidiana Vitamina H su Radio Italia Network dove viene proposta una selezione di stili tra i quali il meglio della trance a livello europeo (vennero trasmesse quotidianamente tracce come Silence - Tiësto rmx di Delerium feat. Sarah McLachlan e "Superstring - Rank 1 rmx") di Cygnus X; sulla stessa radio nasce l'appuntamento settimanale "Orgasmatron" che trasmette alcuni live-set dei dj più importanti dell'epoca (es. Blank & Jones, Paul van Dyk, ATB, Tomcraft). Mauro Picotto diviene celebre a livello internazionale con una serie di successi segnati da un particolare stile misto "dance - Mediterranean - techno" indicato sia per il mercato italiano sia per quello europeo (il più popolare è "Komodo").[2]

Anni Duemila[modifica]

All'alba del nuovo millennio la programmazione commerciale subì una lieve contaminazione anche a causa della sempre più popolare vocal-trance proveniente dal Belgio ed iniziarono ad essere trasmessi abitualmente anche pezzi come "Something" dei Lasgo, Better off alone di Alice DeeJay e Walk on water dei Milk Inc., specialmente nelle emittenti più attente alla scena dance come Discoradio (dove comparve "Alternative hit"), Radio DeeJay e Radio Italia Network; "Played-A-Live" dei Safri Duo diventò una hit molto popolare anche in Italia, Mario Più incise la traccia The vision dallo stile europeo e furono molte le produzioni dance che rispecchiavano un'esplicita compagine trance come Like an angel di WEB.

A livello televisivo MTV trasmise alcuni video trance all'interno della "Dancefloor chart" nel periodo 2000-2001, Odeon TV produsse una trasmissione chiamata "Underground cafè" che si occupava della club-culture internazionale.

Successivamente con la nascita dell'emittente radiofonica m2o furono creati programmi dedicati come "ZeroDb", "Trance evolution" e vennero importati i più famosi radio-show internazionali come Tiësto's Club Life e A State of Trance di Armin Van Buuren. Dalla metà degli anni 2000, anche grazie ad internet, la trance iniziò ad essere più conosciuta anche in Italia e aumentò gradualmente il numero degli italiani che andarono ai grossi festival internazionali appositamente per ascoltare questo genere.

Eventi[modifica]

Dal 2006 circa vengono organizzati eventi a cadenza mensile dedicati esclusivamente alla trance denominati "Trance Gate" in alcuni locali di Milano, successivamente verranno ospitati alcuni tra i dj più importanti a livello mondiale. In italia sono assenti i grossi festival, tuttavia l'evento che ha richiamato il maggior afflusso di gente è il dj-set di Tiësto alla spiaggia del faro di Jesolo il 03 agosto 2008 dove si stima che vi abbiano partecipato più di 15.000 persone.[3]

Produttori trance italiani[modifica]

In Italia, fra i DJ che più hanno contribuito a far conoscere questo genere troviamo Tony H, Frank Vanoli e Giorgio Martini ma non vi sono produttori puramente trance di fama internazionale ad eccezione di Giuseppe Ottaviani e Ciro Visone, mentre fra quelli che si sono avvicinati al genere partecipando inoltre ai più celebri festival troviamo alcuni nomi storici della scena elettronica italiana (come Mauro Picotto, Mario più e Zenith) tuttavia in Italia sono stati composti pezzi trance di un certo rilievo e alcune tracce dream sono state parte integrante del processo di evoluzione della trance (emblematiche sono le hit di Robert Miles e la coproduzione italo francese B.B.E. che produsse "Seven days and one week").[4]

Note[modifica]


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