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Simone Ronsisvalle

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Biografia[modifica]

Simone Ronsisvalle nacque ad Adrano il 13 gennaio 1932, in una famiglia d'arte: è il primogenito di Luigi Ronsisvalle e Maria Grazia Tempra. Il padre era primogenito e unico maschio di Simone Ronsisvalle, fine intarsiatore del legno e maestro di disegno e d'arte, le cui pregiate opere figurano in chiese e in collezioni private nei comuni di Bronte, Adrano e Santa Maria di Licodia.
Simone Ronsisvalle frequentò dal 1948 al 1952 il liceo classico di Adrano, conseguendo la maturità con il massimo dei voti. Frequentò dal 1952 al 1956 l'Università degli Studi di Catania, conseguendo la laurea in Lettere Classiche il 28/02/1956, con la votazione di 110/110, discutendo una tesi sul Concetto del Divino nei poemi di Omero. Iniziò subito dopo la laurea ad insegnare: i primi anni in scuole parificate, dal 1957 al 1959, a Cesarò e a Belpasso. Dopo il matrimonio, avvenuto nel 1959 con Pinella Viaggio, insegnò a Tursi dal 1959 al 1960 e a Montalbano Ionico dal 1960 al 1961. Tornato nella sua Sicilia, insegnò a Biancavilla dal 1961 al 1962 e poi definitivamente ad Adrano dal 1962 al 1987.
Dal matrimonio con Pinella nacque un'unica figlia, Maria Letizia, la quale a sua volta avrà due figli, Edoardo ed Eugenio.
Nel 1973 vinse il concorso di dirigente scolastico, ma rifiutò l'incarico di preside di scuola media a Maletto. Proprio in questi anni si iscrisse al Partito Comunista Italiano, svolgendo un'intensa attività per l'emancipazione dei contadini, ma riscosse solo un certo successo nella FGCI. Nel 1987 decise di andare in pensione per dedicarsi completamente alla ricerca storica su Adrano, frequentando diversi archivi (Archivio canonico della Chiesa Madre di Adrano, Archivio storico del Comune di Adrano, archivio della Biblioteca Universitaria di Catania, Archivi Vaticani, ecc.). Partecipò a numerose conferenze in centri culturali ma, preferendo non viaggiare, tutte localizzate nella sua Adrano (Corda fratres, biblioteca comunale, Palazzo San Domenico, Club Barone Guzzardi, ecc.), dal 1979 al 1996. Per l'interesse suscitato in un vasto pubblico, una serie di conferenze furono mandate in onda da una televisione locale nel 1989.
Morì, dopo lunga malattia, il 28 settembre del 2000.
Lasciò una gran mole di documenti, scritti e materiale bibliografico, che attende idonea collocazione e catalogazione.

Contributi[modifica]

«Ottimo insegnante, amato dagli alunni, per le sue spiegazioni chiare e precise, rendeva facile e interessante ogni lezione, era sempre dalla parte degli studenti e aveva un rispetto assoluto della loro personalità.»

(Pinella Viaggio, moglie di Simone Ronsisvalle)

Appassionato studioso della storia locale e siciliana in genere, avendo seguito all'università corsi di letteratura bizantina e scrittura notarile, con grande attenzione raccolse documenti da diversi archivi, anche storici e tradusse diplomi e vari testi.
Il suo lavoro di traduzione nell'ambito della storia fu minuzioso, scientifico e scrupoloso, su dati sociali, economici, architettonici e demografici. Si rivolgevano a lui studiosi, appassionati, laureandi.
Ebbe il merito di suscitare passione ed interesse per la storia, nell'ambito isolano e nel suo Comune in particolare, non solo tra gli addetti ai lavori, ma anche tra la gente comune. Metteva a disposizione degli altri il suo tempo e la sua conoscenza.

Pubblicazioni[modifica]

  • Quaderni di Adernio: il ponte dei Saraceni (G. Palermo), 1983;
  • Un itinerario etneo (22º distretto scolastico), 1987;
  • Adrano nella storia, vicende e monumenti (amministrazione comunale Adrano), 1995;
  • Ha collaborato al giornale Adrano notizie con una collana di articoli su monumenti storici, tra il 1987 ed il 1989, denominata Adrano nella Storia:
    • "Lineamenti di storia del Castello di Adrano"
    • "Memorie storiche della Matrice"
    • "Le origini ed i beni stabili del Convento di Sant'Agostino sotto il titolo di Maria SS. Annunziata di Adernò";
    • "Rapporti tra Basiliani di Troina e Benedettini di Adernò nel secolo XIII"
    • "Diplomi di fondazione del monastero di Santa Lucia fuori le mura di Adernò, da parte di Adelicia Altavilla e Avenello"
    • "Il Monastero di Santa Lucia di Adernò"
    • "Il Convento dei Frati Minori dell'Osservanza Zoccolanti di Santa Maria di Gesù volgarmente detto di San Francesco in Adrano"
    • "La chiesa di Maria Santissima di tutte le Grazie"
    • "Il Mulino della Rocca nei pressi dell'attuale cimitero"
    • "La chiesa di Santa Maria ad Nives o della Catena, da un "Rivelo""
    • "Una delle Gabelle di Adernò"
    • "La Scala del Bordonaro e la chiesetta di Santa Maria della Scala nella Contrada della "Difesa di Adrano""
    • "Il Ponte dei Saraceni"
    • "Le "Giarrette", ossia barche sul "Fiume Simeto" e la "Giarretta di Adernò" in Contrada "Barca Vecchia o Mandarano""
    • "La chiesa di San Giovanni di Gerusalemme o di Malta (1170-1777) di Adernò"
    • "La Monaca di Adernò"
    • "Elementi e motivi di architettura Aragonese ad Adrano"
    • "Una inedita Pergamena dell'archivio della Matrice relativa alla chiesa di San Sebastiano"
  • Ha collaborato con numerosi studenti universitari per la stesura delle loro tesi di laurea. Alcune di queste sono:
    • Istituto Universitario di Magistero Catania, Tesi di laurea: Edilizia Civile e Militare nella Sicilia di Federico II di Svevia
    • Istituto Universitario di Magistero Catania, Tesi di laurea: I Funzionari Siciliani attraverso le “Consuetudini”
    • Università degli studi di Firenze, Facoltà di Architettura, Tesi di laurea: Palazzo Ciancio Sanfilippo
    • Università degli studi di Roma “La Sapienza”, Facoltà di Giurisprudenza, Tesi di laurea: Il Feudo di Adrano nel secolo XVII
    • Università degli studi di Roma “La Sapienza”, Facoltà di Architettura, Tesi di Laurea: Indagine Storico-Architettonica ed ipotesi di reintegrazione grafica dell'immagine di piazza Umberto I in Adrano (CT)

Voci correlate[modifica]


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