Sgrizzo il più balzano papero del mondo

Sgrizzo il più balzano papero del mondo
fumetto
Lingua orig.	italiano
Paese	Italia
Autore	Romano Scarpa
Editore	Arnoldo Mondadori Editore
Collana 1ª ed.	Topolino nn. 465
1ª edizione	25 ottobre 1964
Albi	unico

Sgrizzo il più balzano papero del mondo è una storia a fumetti (testo e disegni di Romano Scarpa) apparsa per la prima volta su Topolino numero 465 del 25 ottobre 1964. In questa storia fa la sua comparsa per la prima volta il personaggio di Sgrizzo Papero, folle cugino di Paperino.

Trama[modifica]

La storia comincia con i tre nipotini di Paperino (Qui, Quo, Qua) che trovano nella cassetta delle lettere una strana cartolina piena di francobolli. Subito la mostrano allo zio che vedendola si spaventa. Asserisce infatti che solo una persona al mondo può spedire una cartolina così: suo cugino Sgrizzo Papero, la persona più "originale" della famiglia, al momento in una casa di cura per la sua non completa normalità.

Intanto proprio alla casa di cura alcuni medici lo stanno sottoponendo a degli esami da cui lui risulta completamente a posto di mente. Quando firmano la carta che documenta la sua normalità con essa lui si fa un cappellino a forma di barchetta e brinda con la boccetta dell'inchiostro invitando gli psichiatri a bere con lui; poi esce dalla finestra. Quindi Sgrizzo prende un taxi che lo porti a casa di Paperino; invece di sedersi al suo interno, prima finge di cavalcarlo e poi di essere il fregio sul cofano della macchina e con il dito della mano tesa indica la strada.

La scena torna a casa di Paperino che parla ai nipotini di un impiego che ha trovato: la custodia di un animale domestico per tre giorni in cambio di 200 dollari (utili per una vacanza).

Contemporaneamente, un falsario, ricercato dalla polizia, afferma di aver escogitato un nascondiglio infallibile per successivi tre giorni.

La scena è di nuovo a casa di Paperino. Si sente suonare alla porta: tutti pensano sia l'uomo che deve consegnare l'animale. Invece si trovano sulla porta Sgrizzo, che comincia a far baccano con gli elettrodomestici: accende il televisore, pota con il rasoio il tappeto in salotto e accende la radio, poi accende anche un frullatore. Paperino lo calma e i nipotini gli danno da bere camomilla. Suonano nuovamente alla porta e questa volta è proprio il padrone dell'animale, in realtà, il falsario. L'uomo consegna a Paperino i 200 dollari e le istruzioni, per poi congedarsi annunciando l'imminente arrivo dell'animale. In realtà, al riparo da sguardi indiscreti, si traveste lui stesso da animale e torna in casa. Paperino, seguendo le istruzioni, gli dà da mangiare pasta e birra, mentre Sgrizzo dorme; suonano però di nuovo alla porta e stavolta è la polizia che mostra ai paperi la foto del ricercato. Si accorgono allora che è la stessa persona che gli ha consegnato l'animale e Paperino mostra agli agenti i 200 dollari che gli vengono subito ritirati perché falsi. Intanto Sgrizzo si sveglia urlando e saltellando come un pazzo (colpa della camomilla) e il papero, arrabbiato, butta fuori di casa sia lui che il finto animale. I nipotini però, indispettiti dal suo comportamento, escono anche loro. Insieme a Sgrizzo decidono di cercare il falsario con l'aiuto del fiuto dell'animale. Girano per un po' nel quartiere collezionando insuccessi finché il papero non decide di tagliare il pelo all'animale per consentirgli di fiutare meglio le tracce. Scoprono così chi si cela il realtà sotto il costume e lo portano alla polizia.

Incassano pertanto i 200 dollari della taglia e possono con essi partire tutti insieme per la vacanza.