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Sfogatevi e siate felici

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Sfogatevi e siate felici[1] è una scena comica trasmessa dalla trasmissione televisiva "Mezzeluci" nel 1965. L'argomento della scena è la possibilità per la gente comune di sfogarsi per le angherie subite con del personale apposito.

Trama[modifica]

Annuncio[modifica]

La scena comincia con un annuncio radiofonico, che cerca di invogliare coloro che hanno bisogno di sfogarsi e di distendere i propri nervi a recarsi in un "ospedale" dove si sarebbero potuti sfogare contro attori specializzati.

Primo paziente[modifica]

Dopo l'annuncio arriva il primo paziente, che vuole sfogarsi contro la moglie. Anche se il costo gli sembra eccessivo, decide di pagare le duemila lire necessarie. Nonostante l'attrice compia alcuni errori nell'interpretazione, il signor Alberto (il nome si scopre durante il dialogo) alla fine si sente meglio e pensa che potrebbe tornare..

Pasquale[modifica]

Dopo del signor Alberto arriva Pasquale, un uomo "allergico al lavoro", che vorrebbe lavorare lì come attore. La direttrice accetta e lo mette subito alla prova con il secondo paziente.

Secondo paziente[modifica]

Il secondo paziente è un uomo molto nervoso che vuole sfogarsi contro il proprio capo ufficio. Pasquale non si cala molto nella parte, tanto che pensa che le offese dell'uomo siano rivolte a lui. Alla fine il paziente gli dà uno schiaffo. Pasquale chiede aiuto e scopre che ogni schiaffo costa tremila lire ed un calcio cinquemila e a lui va il 20%. Inizialmente sospettoso, alla fine si convince.

Terzo e ultimo paziente[modifica]

L'ultimo paziente è un giovane che ha perso la fidanzata. Pasquale deve così interpretare una donna. Nonostante le proteste, è costretto a "spersonalizzarsi per diventare l'individuo che occorre al cliente". Il giovane è lagnoso e l'attore lo prende in giro fino a farlo arrabbiare. Il paziente comincia così ad usare la violenza e a prendere Pasquale a schiaffi. Quest'ultimo ne è felice: in questo modo guadagna soldi e potrà così rilevare un'edicola e vendere giornali ("Vendere i giornali è il mestiere fatto per me. Sempre seduto. Con una mano prendo i soldi, con l'altra il giornale...").

Finale[modifica]

Alla fine Pasquale scopre che l'uomo era del Corpo Diplomatico; aveva quindi diritto ad un trattamento gratuito. Furioso, lo vuole picchiare, lo insegue per la stanza, gli tira la parrucca.

Note[modifica]

Voci correlate[modifica]

Collegamenti esterni[modifica]


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