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Seconda guerra fredda

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Il termine Seconda guerra fredda o Nuova guerra fredda (in inglese Cold War II,[1][2] Second Cold War,[3][4][5] o New Cold War[6][7]) è un termine giornalistico che si riferisce ad un rinnovato stato di tensione politica e militare tra blocchi di potere geopolitici opposti, con la guida di uno dei blocchi ricondotta tipicamente alla Russia e/o alla Cina,[8] e la guida dell'altro ricondotta agli Stati Uniti, l'Unione Europea e la NATO. Tale scenario sarebbe simile a quello della guerra fredda che vedeva un confronto a livello globale tra il blocco occidentale guidato dagli Stati Uniti e quello orientale guidato dall'Unione Sovietica, Stato predecessore dell'odierna Federazione russa.

Il politologo Robert Legvold ha avanzato che "la nuova guerra fredda è iniziata nel momento in cui abbiamo oltrepassato il dirupo, e ciò è avvenuto con la crisi ucraina".[9][10] Altri, come ad esempio Andrew C. Kuchins nel 2016, credono che il termine sia "inappropriato per la situazione odierna", tuttavia Kuchins sostiene che possa essere più pericolosa.[11] Philip N. Howard crede che il conflitto venga percepito attraverso la guerra d'informazione condotta soprattutto attraverso mezzi di comunicazione di massa, social media e infrastrutture informative.[7]

Primi usi del termine[modifica]

Fonti del passato,[12][13][14] come gli accademici Fred Halliday,[15][16] Alan M. Wald,[17] e David S. Painter,[18] hanno usato il termine per indicare in maniera intercambiabile le fasi della guerra fredda nei periodi 1979-1985 e/o 1985-1991. Altre fonti ancora[19][20] hanno usato il termine per riferirsi agli avvenimenti della guerra fredda degli anni '70. Nel 1975 il rubricista William Safire affermò in un editoriale del New York Times che la politica dell'amministrazione Nixon della distensione con l'Unione Sovietica avesse fallito e che la "seconda guerra fredda" fosse ormai in corso.[21] Mel 2007 l'accademico Gordon H. Chang usò il termine "seconda guerra fredda" per riferirsi al periodo della guerra fredda dopo l'incontro in Cina tra Richard Nixon e Mao Zedong.[22]

Nel 1998, George Frost Kennan dichiarò che il voto favorevole del senato statunitense, riguardante l'espansione della NATO per accogliere Polonia, Ungheria e Repubblica Ceca all'interno dell'alleanza transatlantica, avrebbe segnato "l'inizio di una nuova guerra fredda", e predisse che "i russi reagiranno gradatamente in maniera piuttosto avversa, e ciò influenzerà le loro politiche".[23]

Tensioni tra Russia e Occidente[modifica]

Diversi Paesi (in verde), molti dei quali membri NATO e/o UE, hanno adottato sanzioni contro la Russia (in blu) in seguito all'intervento militare russo in Crimea nel 2014 e in Siria nel 2015.

Alcune fonti usano il termine "seconda guerra fredda" come un possibile[24][25] o improbabile evento futuro,[26][27] mentre altre hanno usato il termine nel descrivere situazioni tuttora in corso di rinnovate tensioni, ostilità e rivalità politica che dal 2014 si sono intensificate tra la Federazione russa da una parte e gli USA, la NATO, l'UE e pochi altri Paesi dall'altra.[28] Nel 2008 il giornalista Edward Lucas ha scritto il libro The New Cold War: How the Kremlin Menaces both Russia and the West (dall'inglese La Nuova Guerra Fredda: Come il Cremlino Minaccia sia la Russa che l'Occidente), sostenendo che la nuova guerra fredda tra Russia e sarebbe iniziata.[29]

Nel 2013 Michael Klare, accademico e scrittore del giornale RealClearPolitics, ha comparato le tensioni tra la Russia e l'Occidente con i contrasti tuttora in corso tra l'Arabia Saudita e l'Iran.[30] Philip N. Howard, sociologo e professore a Oxford, ha argomentato che il concetto di nuova guerra fredda avrebbe una distinta dimensione mediatica, in quanto le battaglie verrebbero combattute sia sul piano del controllo che la Russia avrebbe sulle emittenti multimediali, sia attraverso una guerra cibernetica tra governi autoritari e i gruppi delle società civili che governano.[7] Benché qualche figura famosa come Mikhail Gorbachev, specialmente nel 2014, mise il mondo in guardia dallo scenario del confronto politico tra Russia e Occidente sulla crisi ucraina,[31][32] affermando che il mondo sarebbe sull'orlo di una nuova guerra fredda, o che una nuova guerra fredda sarebbe già in atto,[33][34] altri hanno ribattuto che il termine non descriverebbe accuratamente la natura delle relazioni tra Russia e Occidente.[35][36]

Benché le nuove tensioni tra Russia e Occidente abbiano similitudini con quelle della guerra fredda, ci sono anche forti differenze[37] come gli accresciuti legami economici della Russia moderna con il resto del mondo, che potrebbero porre un potenziale freno alle azioni della Russia[38] attraverso nuove strade per esercitare influenza, come in Bielorussia e in Asia centrale, che non hanno portato sul piano della diretta azione militare con cui la Russia è stata coinvolta contro Paesi dell'ex blocco sovietico meno cooperativi, come l'Ucraina e la regione del Caucaso.[39] Per queste ragioni il termine "seconda guerra fredda" è stato quindi definito come "fuorviante".[40]

Il termine "seconda guerra fredda" ha trovato diffusione e rilevanza poiché le tensioni tra Russia e Occidente sono aumentate durante le proteste filorusse in Ucraina, seguite dall'intervento militare in Ucraina e dall'abbattimento del volo Malaysia Airlines 17 nel luglio del 2014. Dall'agosto del 2014, entrambi i fronti hanno adottato sanzioni economiche, finanziarie e diplomatiche l'uno verso l'altro: praticamente tutti i Paesi occidentali, guidati da USA e UE, hanno imposto misure restrittive contro la Russia, la quale a sua volta ne ha imposte altre per rappresaglia.[41][42]

Alcuni osservatori (compreso il presidente siriano Bashar al-Assad)[43] hanno giudicato la guerra civile siriana una guerra per procura tra la Russia e gli Stati Uniti,[44][45] e addirittura un preludio per una guerra mondiale.[46] Nel gennaio 2016, il Telegraph riportò che alcuni ufficiali del governo del Regno Unito avrebbero confessato i loro timori crescenti che una "nuova guerra fredda" fosse ormai in evoluzione in Europa: "C'è davvero una nuova guerra fredda là fuori. In tutta l'Unione europea stiamo vedendo l'allarmante dimostrazione degli sforzi russi di disfare il tessuto dell'unità europea su un'intera gamma di problemi strategici di natura vitale."[47]

In un'intervista al Time magazine del dicembre del 2014, Michail Gorbačëv disse che gli USA sotto Barack Obama stavano trascinando la Russia in una nuova guerra fredda.[48] Nel febbraio del 2016, all'annuale Munich Security Conference, il segretario generale della NATO Jens Stoltenberg disse che la NATO e la Russia "non erano in una situazione di guerra fredda, ma anche che non erano entro gli accordi che hanno stabilito alla fine della guerra fredda",[49] mentre il primo ministro russo Dmitrij Medvedev, parlando della politica della NATO che definì "non amichevole e opaca" nei confronti della Russia, disse: "Si potrebbe arrivare al punto di dire che siamo tornati a una nuova guerra fredda".[50] Nell'ottobre 2016 e nel marzo 2017, Stoltenberg ripeté più volte (rispettivamente alla BBC News e poi alla CBS News) che la NATO non era intenzionata ad una "nuova guerra fredda" o una "nuova corsa agli armamenti" con la Russia.[51][52]

Nel febbraio del 2016, l'accademico Yuval Weber della National Research University scrisse su E-International Relations di come "il mondo non sta entrando in una seconda guerra fredda", asserendo che le attuali tensioni e ideologie di entrambi i fronti non sarebbero simili a quelle della guerra fredda "originale", che le situazioni in Europa e nel Medio Oriente non destabilizzerebbero altre aree geografiche, e che la Russia "è molto più integrata con il resto del mondo di quanto lo era l'Unione Sovietica".[53] Nel settembre del 2016, quando venne chiesto a Sergej Lavrov, ministro degli esteri russo, se pensasse che il mondo fosse entrato in una nuova guerra fredda, questi rispose che le tensioni attuali non erano comparabili tra le due epoche: notò la mancanza di una divisione ideologica tra USA e Russia e disse che i conflitti non erano più visti da una prospettiva di un sistema internazionale bipolare.[54]

Nell'ottobre del 2016 John Sawers, ex direttore del MI6, disse ai microfoni di BBC Radio 4's Today di come lui pensava che il mondo stesse entrando in un'era che era probabilmente "più pericolosa" di quella della guerra fredda, poiché "non abbiamo quell'attenzione su una relazione strategica tra Mosca e Washington".[55] In modo simile, Igor' Zevelev un membro del Wilson Center, disse: "Non è una guerra fredda [ma] una situazione molto più pericolosa e imprevedibile".[56] L'emittente CNN espresse l'opinione: "Non è una nuova guerra fredda. Non è nemmeno un gelo profondo. È un palese conflitto".[56]

Nel gennaio del 2017, l'ex consulente governativa Molly K. McKew disse al Politico che gli USA vincerebbero una nuova guerra fredda se questa scoppiasse.[57] L'editore del The New Republic, Jeet Heer, licenziò questa possibilità come "una parimenti seccante ed incauta inflazione di minacce, esagerando selvaggiamente la portata delle ambizioni e del potere russi a sostegno di una politica dannosa", e troppo centrata sulla Russia mentre "ignora le potenze emergenti come Cina e India". Heer ha inoltre criticato McKew per aver supportato tale possibilità.[58] Jeremy Shapiro, membro anziano della Brookings Institution, ha scritto a proposito delle relazioni tra USA e Russia: "Un cambiamento verso una nuova guerra fredda sembrerebbe l'inevitabile risultato".[59]

Nell'agosto del 2017 Sergej Rjabkov, vice-ministro degli esteri russo, ha negato le voci secondo cui gli USA e la Russia siano in un'altra guerra fredda, nonostante le tensioni in corso tra i due Paesi e le nuove sanzioni statunitensi contro la Russia.[60]

Nel marzo del 2018, il presidente russo Vladimir Putin dichiarò in un'intervista alla giornalista Megyn Kelly: "Il mio punto di vista è che gli individui che hanno detto che una nuova guerra fredda sia iniziata non sono analisti. Fanno propaganda".[61]

Tensioni tra Cina e Stati Uniti[modifica]

Stati Uniti e Cina.

Il politico statunitense Jed Babbin,[62] il professor David Gelernter della Yale University[63] l'editore di Firstpost Raghavan Jagannathan,[64] Subhash Kapila del South Asia Analysis Group,[65] e altri analisti[66][67] hanno usato il termine per riferirsi alle tensioni tra gli Stati Uniti e la Cina.

Il Financial Times ha speculato su una nuova guerra fredda tra le due nazioni, citando l'aumentata attività militare cinese nel Mar Cinese Meridionale.[68] I media cinesi hanno speculato riguardo una nuova guerra fredda citando gli eventi accaduti nel luglio 2016, come lo spiegamento statunitense del Terminal High Altitude Area Defence (THAAD) in Corea del Sud e la Corte permanente di arbitrato di stanza a L'Aia che regola le dispute tra Filippine e Cina.[69]

Altri analisti, inclusi quelli intervistati dal The Straits Times, hanno rigettato la denominazione di "nuova guerra fredda" per le relazioni tra USA e Cina, soprattutto "citando gli ostacoli come una persistente sfiducia tra Cina, Russia e Corea del Nord".[69] Cionondimeno, gli analisti hanno suggerito a USA e Cina di allentare le tensioni fra loro. Jin Canrong della Università Renmin di Cina ha affermato: "La Cina è rimasta impegnata nella costruzione di un nuovo tipo di relazione con gli USA che evita il conflitto e si concentra sulla cooperazione".[69] Wang Dong, accademico dell'Università di Pechino, ha bollato i discorsi riguardanti una "nuova guerra fredda" come "sensazionalismo mediatico" argomentando inoltre: "Da una parte, le due sono fortemente interdipendente, sia economicamente che socialmente, e dall'altra, il costo di precipitare in una nuova guerra fredda per le potenze nucleari come la Cina e gli USA è assai proibitivo".[69] L'accademico Chen Jian della Cornell University ha affermato: "Una nuova guerra fredda non accadrà se nessuna parte commette seri errori, inclusi quelli inerenti a idee sbagliate su una nuova guerra fredda".[69]

Oltre agli attriti nel Mar Cinese Meridionale, il rubricista Shi Jiangtao del South China Morning Post ha affermato nel gennaio 2017 che qualche altro esperto ha citato, come possibili situazioni che possono sfociare in una "nuova guerra fredda" tra USA e Cina, le relazioni commerciali tra queste e le posizioni che la Cina tiene nei confronti con la Corea del Nord e Taiwan.[70]

Donald Trump, presidente degli Stati Uniti dal 20 gennaio 2017, ha affermato di considerare la Cina una minaccia, aumentando così le speculazioni che influenzerebbero negativamente le relazioni tra i due Paesi.[71][72][73] Il professor Minxin Pei del Claremont McKenna College ha affermato che la vittoria elettorale di Trump e l'"ascesa alla presidenza" potrebbe incrementare le possibilità di una seconda guerra fredda.[74]

Voci correlate[modifica]

Note[modifica]

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