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Seconda guerra dei maghi

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La Seconda guerra dei maghi è una guerra fittizia dell'universo immaginario di Harry Potter, narrata negli ultimi tre libri della saga: Harry Potter e l'Ordine della Fenice, Harry Potter e il principe mezzosangue e Harry Potter e i Doni della Morte.
Vede contrapporsi lo schieramento dei Mangiamorte, guidati da Lord Voldemort, e lo schieramento dell'Ordine della Fenice, guidato da Albus Silente, tra il 24 giugno 1995 e il 2 maggio 1998. Termina con l'uccisione di Voldemort e la cattura di molti dei suoi seguaci.

Antefatti[modifica]

La prima guerra dei maghi[modifica]

"The one with the power to vanquish the Dark Lord approaches... born to those who have thrice defied him, born as the seventh month dies... and the Dark Lord will mark him as his equal, but he will have power the Dark Lord knows not... and either must die at the hand of the other for neither can live while the other survives... the one with the power to vanquish the Dark Lord will be born as the seventh month dies..."

(Testo originale in inglese della profezia di Sibilla Cooman su Harry Potter)

"Ecco giungere il solo con il potere di sconfiggere il Signore Oscuro... nato da chi lo ha tre volte sfidato, nato sull'estinguersi del settimo mese... il Signore Oscuro lo segnerà come suo eguale, ma egli avrà un potere a lui sconosciuto... e l'uno dovrà morire per mano dell'altro, perché nessuno dei due può vivere se l'altro sopravvive... il solo con il potere di sconfiggere il Signore Oscuro nascerà all'estinguersi del settimo mese..."

(Traduzione italiana della profezia di Sibilla Cooman su Harry Potter)

La Prima Guerra dei maghi è un conflitto che ha luogo prima degli eventi narrati in Harry Potter. Si protrae per undici anni: dal 1970, data dell'ascesa al potere di Lord Voldemort, al 31 ottobre 1981, quando questo rimane quasi ucciso dalla sua stessa maledizione nel tentativo di assassinare il neonato Harry Potter.
Questo periodo è caratterizzato da continue sparizioni ed assassini ad opera dei Mangiamorte, contrastati dagli Auror, e dall'Ordine della Fenice. Lo stato di emergenza in cui versa la comunità magica britannica porta alla concessione, da parte di Barty Crouch, di poteri speciali agli Auror, autorizzati all'utilizzo delle Maledizioni senza Perdono (il cui uso su un essere umano è di norma illegale), nonché alla tortura dei sospettati e all'uso della Maledizione Imperius su di essi. Il culmine della tensione viene raggiunto quando Sibilla Cooman enuncia, alla Testa di Porco, davanti ad Albus Silente, una profezia nella quale si preannuncia che alla fine di luglio sarebbe nato un bambino che avrebbe avuto il potere di sconfiggere l'Oscuro Signore. Questa viene in parte origliata e riferita al diretto interessato da Severus Piton, suo mangiamorte.
Quando Voldemort identifica il bambino della profezia con Harry Potter, anche se poteva non essere lui, data la coincidenza dei primi due fattori anche con Neville Paciock (un Purosangue amico di Harry), Severus Piton, da anni innamorato di sua madre, decide di salvare la famiglia Potter confessando a Silente le intenzioni del suo Padrone. Allora, mentre il preside di Hogwarts provvede a proteggerli, Piton accetta di svolgere il ruolo di spia per conto suo.[1]
Tuttavia le difese poste sui Potter si rivelano vane: grazie al tradimento di Codaliscia, Voldemort riesce a trovarli. Così il 31 ottobre 1981 si reca a casa loro, dove però, quando tenta di uccidere Harry dopo aver ucciso i suoi genitori, grazie al sacrificio di sua madre, l'incantesimo rimbalza sul suo esecutore, privandolo di tutti i suoi poteri, e costringendolo ad un esilio nelle foreste dell'Albania.

"Avevo fatto male i miei conti, amici miei, lo ammetto. Il mio maleficio fu deviato dall'insensato sacrificio di quella donna, e mi rimbalzò contro. Fui strappato via dal mio corpo, diventai meno che spirito, meno del più miserabile fantasma... eppure ero vivo."

(Parte del discorso di Voldemort ai Mangiamorte appena radunatisi attorno a lui, Harry Potter e il calice di fuoco, capitolo 33, pag. 555)

"'Ha scelto il ragazzo che, a suo parere, aveva più probabilità di costituire un pericolo.' - disse Silente - 'E nota bene, Harry: non il Purosangue (che, secondo il suo credo, è l'unico mago degno d'esistere), ma il Mezzosangue come lui. Prima ancora di averti visto, si è riconosciuto in te; e, nell'imprimerti quella cicatrice, non ti ha ucciso, com'era sua intenzione, ma ti ha dato un potere, e un futuro, che ti ha permesso di sfuggirgli non una volta, ma quattro: un'impresa mai riuscita né ai tuoi genitori, né a quelli di Neville.'"

(Parte del discorso di Silente a Harry, Harry Potter e l'Ordine della Fenice, ristampa gennaio 2017, capitolo 37, pag. 824)

Dopo la caduta di Voldemort[modifica]

Alla caduta di Voldemort, l'Ordine dei Mangiamorte si scioglie e tutta la comunità magica festeggia, rischiando di infrangere anche lo Statuto Internazionale di Segretezza dei Maghi.

Tuttavia, si contano numerosi caduti da ambo gli schieramenti. L'Ordine subisce differenti perdite:

Negli anni successivi, si diffondono numerose speculazioni riguardo a una presunta sopravvivenza di Voldemort, a cui aderiscono anche maghi come Albus Silente o Rubeus Hagrid.
Queste supposizioni si riveleranno corrette: nel sesto libro si scoprirà che Voldemort è sopravvissuto grazie alla creazione di alcuni Horcrux, nei quali aveva precedentemente rinchiuso parti della sua anima, legandosi così a questo mondo[4] fino alla distruzione di tutti gli oggetti che lo tenevano legato ad esso.

La distensione tra le due guerre[modifica]

Dopo la caduta di Voldemort, si diffuse molta gioia in tutto il mondo magico: non sono poche le manifestazioni di euforia, come quella di Dedalus Lux, che mettono a rischio lo Statuto Internazionale di Segretezza Magica, per l'eccesso di visibilità. Tra il 31 ottobre 1981 ed il 24 giugno 1995 si ebbe, quindi, un periodo di tregua.

Protezione di Harry Potter[modifica]

Silente, sospettando il futuro ritorno di Voldemort e visti i numerosi fedeli dell'Oscuro Signore ancora in circolazione, decise come prima cosa il 1º novembre 1981 di mettere al sicuro Harry.
Sfruttò l'incantesimo protezione fornitogli da Lily, collocando Harry presso l'unica persona ancora in vita con lo stesso sangue della madre: zia Petunia. Per questo Rubeus Hagrid portò il neonato dai suoi unici parenti.
Questi, accettando di tenere sotto il loro tetto Harry, azionarono, anche se involontariamente e, malauguratamente, anche a dir poco controvoglia, una magia potentissima: finché Harry avesse potuto chiamare casa quella dei suoi zii o fino al compimento dei diciassette anni, Lord Voldemort non avrebbe potuto nuocergli.[5]

Trattamento dei Mangiamorte[modifica]

Fu anche tanto il lavoro che si dovette fare per ricostruire ciò che Voldemort aveva distrutto: durante il suo regno di terrore furono distrutte intere famiglie, oltre a essere stato devastato tutto il mondo magico. Così il Ministero della Magia si diede all'inseguimento dei fedeli servi di Voldemort, i Mangiamorte. Di questi, molti furono catturati o uccisi:

La falsa distensione[modifica]

Si trattò, però, di una falsa distensione delle ostilità. Infatti, come afferma all'inizio del 1996 Fiorenzo il centauro osservando la posizione di Marte nel cielo, quello non fu altro che un breve periodo di pace fra due grandi guerre.[12]

Il ritorno di Lord Voldemort[modifica]

La pietra filosofale[modifica]

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Lo stesso argomento in dettaglio: Harry Potter e la pietra filosofale.

In seguito alla sua caduta, Voldemort si trova rifugiato in Albania, dove sopravvive possedendo animali di vario genere. È qui che nel 1991, poco prima degli avvenimenti narrati nel primo libro, egli si imbatte in Raptor, professore ad Hogwarts. Allora l'Oscuro Signore ne approfitta per soggiogarlo al proprio volere.
In tal modo scopre che la pietra filosofale è custodita nella camera blindata 713 della Gringott, e decide di rubarla per poter ottenere nuovamente i suoi poteri. Ma poiché Silente aveva precedentemente ordinato al guardiacaccia Hagrid di prelevarla e portarla alla scuola di magia, il tentativo di furto fallisce.
Allora la pietra viene collocata nel Corridoio Proibito del terzo piano di Hogwarts, protetta da una serie di incantesimi e tranelli ideati dai diversi insegnanti. Qui Voldemort tenta nuovamente di impossessarsene, venendo ostacolato da Harry, il quale lo sconfigge grazie alla protezione di sua madre, che ancora persiste nel suo sangue. Mentre Raptor muore, l'anima di Voldemort sopravvive; ma non avendo più un corpo da possedere, fa ritorno in Albania.

Il primo Horcrux[modifica]

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Lo stesso argomento in dettaglio: Harry Potter e la camera dei segreti.

Prima della sua caduta Lord Voldemort aveva consegnato ad uno dei suoi più fidati mangiamorte, Lucius Malfoy, il diario di quando era giovane, ordinandogli di proteggerlo fino al momento propizio. Ciò che il servitore ignorava era la vera natura del diario: questo era stato tramutato in un Horcrux, e perciò conteneva un frammento dell'anima di Voldemort stesso.[13]

Così nel 1992, all'inizio del secondo libro, credendo che si trattasse solamente di un artefatto oscuro, decide di utilizzarlo per arrecare un danno ad Arthur Weasley, sua nemesi: lo fa scivolare nel calderone della figlia, Ginny Weasley.[14]
Quando questa giunge ad Hogwarts, inizia a confidarsi col frammento di anima presente nel diario. Il legame che si crea fa si che la piccola Ginny venga posseduta da Tom Riddle, il quale la spinge a riaprire la Camera dei segreti e liberare il basilisco che vi è imprigionato. Il mostro, seguendo gli ordini di Tom Riddle, inizia ad attaccare i mezzosangue della scuola.
Dopo aver mietuto alcune vittime, per lo più pietrificate, Tom decide di assorbire l'energia vitale di Ginny per poter riaquistare i propri poteri. Tuttavia Harry Potter giunge in tempo per salvarle la vita, sconfiggendo il basilisco con la spada di Grifondoro e successivamente utilizzando un suo dente per pugnalare il diario di Tom Riddle.[15] Il veleno di basilisco successivamente si scoprirà essere uno dei dodici modi (tutti molto rari) per distruggere un Horcrux.[16]

Il ritorno del Signore Oscuro[modifica]

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Lo stesso argomento in dettaglio: Harry Potter e il calice di fuoco.

"Accadrà questa notte. Il Signore Oscuro è solo e senza amici, abbandonato dai suoi seguaci. Il suo servo è rimasto in catene per dodici anni. Questa notte, prima di mezzanotte, il servo si libererà e cercherà di unirsi al padrone. Il Signore Oscuro risorgerà con l'aiuto del servo, più grande e più orribile che mai. Questa notte... prima di mezzanotte... il servo... si libererà... per unirsi... al padrone..."

(Profezia di Sibilla Cooman sul ritorno del Signore Oscuro fatta in Harry Potter e il prigioniero di Azkaban)

Nel giugno del 1994, al termine degli eventi narrati in Harry Potter e il prigioniero di Azkaban, Codaliscia, per paura di essere catturato a causa dei suoi crimini, va alla ricerca del suo vecchio padrone, Voldemort, nascosto in Albania. Durante la ricerca si imbatte in Bertha Jorkins, strega alle dipendenze del Ministero della Magia. Essendo stato riconosciuto, decide di catturarla e portarla con sé.
Giunto dal suo padrone, Voldemort tortura Bertha Jorkins per mezzo della Maledizione Cruciatus, riuscendo così ad ottenere informazioni di fondamentale importanza, una delle quali protetta da un incantesimo di memoria:

  1. L' ex Mangiamorte Barty Crouch Jr., ufficialmente ritenuto defunto nelle celle di Azkaban, è in reltà riuscito a fuggire ed è ancora fedele all'Oscuro Signore.
  2. L' ex Auror Alastor Malocchio Moody ha ottenuto la cattedra di Difesa contro le Arti Oscure ad Hogwarts per l'anno 1994 - 1995.
  3. Nello stesso anno scolastico il Ministero della Magia sta organizzando il Torneo Tremaghi, che si sarebbe tenuto ad Hogwarts.

Grazie a queste informazioni, nel quarto libro, Voldemort e Codaliscia mettono a punto un piano: si recano a casa Crouch per liberare Barty Crouch Jr. dal giogo del padre Barty Crouch, al quale impongono la maledizione Imperius.
In un secondo momento, i due mangiamorte attaccano Malocchio mentre si trova a casa sua, lo intrappolano, e Barty Crouch Jr. ne assume le sembianze grazie alla Pozione Polisucco da loro preparata precedentemente. Così il Malocchio impostore prende il posto di quello vero come insegnante di Difesa contro le Arti Oscure ad Hogwarts.
Qui il nuovo professore ha il compito di inserire il nome di Harry Potter nel Calice di Fuoco, assicurarne la selezione per il Torneo Tremaghi con un incantesimo di confusione (Confundus) lanciato al Calice e fargli superare le tre prove.
Al termine della terza prova del torneo, Harry Potter e Cedric Diggory raggiungono contemporaneamente la Coppa Tremaghi, trasformata precedentemente dal Malocchio impostore in una Passaporta.[17] Quindi, quando i due la toccano, vengono trasportati immediatamente nel cimitero di Little Hangleton, dove trovano ad attenderli Lord Voldemort e Codaliscia.

Duello nel cimitero[modifica]

Duello nel cimitero
Data24 giugno 1995
LuogoCimitero di Little Hangleton
EsitoRinascita di Voldemort
Schieramenti
Comandanti
Effettivi
2 studenti di HogwartsVoldemort,
12 Mangiamorte
Perdite
Cedric Diggory ucciso
Harry Potter ferito gravemente
Almeno 1 Mangiamorte ferito
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Appena giunti nel cimitero, Cedric viene assassinato, mentre Harry viene bloccato. Codaliscia utilizza il sangue di Harry (sangue del nemico), la sua mano (carne del servo) e un osso preso dalla tomba di Tom Riddle Sr. (osso del padre) per restituire corpo e potere a Lord Voldemort.[18]
Per raggiungere l'ultimo obiettivo del suo piano, ovvero di non rivelare a nessuno tranne ai suoi fedeli il proprio ritorno, l'Oscuro Signore richiama per mezzo del marchio nero i suoi mangiamorte rimasti liberi, parte dei quali giunge subito al cimitero.[19]
Qui si svolge un duello tra Voldemort ed Harry, il quale riesce a fuggire grazie al Prior Incantatio scatenato dallo scontrarsi dell'Expelliarmus e dell'Avada Kedavra lanciati da due bacchette con i nuclei gemelli (quelle dei due duellanti)[20]. L'effetto che si genera è la comparsa delle ombre di tutte le ultime vittime della bacchetta di Voldemort in ordine inverso: la mano (che nell'ultimo libro si scoprirà essere frutto della Magia Oscura) che Voldemort ha utilizzato per far ricrescere quella tagliata di Codaliscia, Cedric Diggory, Frank Bryce, Bertha Jorkins e i genitori di Harry. Queste ombre riescono a distrarre Voldemort il tempo necessario per consentire ad Harry di recuperare il corpo di Cedric e fuggire.[21]

Battaglia al Ministero (Ufficio Misteri)[modifica]

Battaglia al Ministero (Ufficio Misteri)
parte Seconda guerra dei maghi
Data21 giugno 1996[22][23]
LuogoMinistero della Magia (Ufficio Misteri e Atrium)
CausaPossesso della profezia
EsitoVittoria dell'Ordine della Fenice e dell'Esercito di Silente
Schieramenti
Comandanti
1ª parte: Harry Potter
2ª parte: Sirius Black
3ª parte: Albus Silente
1ª parte e 2ª parte: Lucius Malfoy
3ª parte: Lord Voldemort
Effettivi
Perdite
morti: 1 (Sirius Black)
feriti: gran numero di lesioni (Hermione Granger lesioni gravi, Ron Weasley lesioni cerebrali di livello medio-grave)
feriti: tutti
catturati: 11
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Premesse[modifica]

La causa della sconfitta di Lord Voldemort il 31 ottobre 1981 era stata il fatto di non aver potuto ascoltare per intero la profezia riguardante lui ed Harry Potter. Per tale motivo, dopo essere tornato, il suo primo obiettivo è quello di entrare in possesso della copia conservata all'Ufficio Misteri. Non volendo ancora mostrarsi al mondo decide, per molti mesi del 1995 - 1996, di mandare i suoi Mangiamorte infiltrati al Ministero a tentare di rubarla, fallendo, anche grazie all'azione contraria dei membri dell'Ordine della Fenice. Ma il principale motivo per cui questo primo tentativo fallisce è che solo chi è soggetto di una profezia può ritirarla dall'ufficio senza rimanere fortemente ferito da un incantesimo protettivo.

Allora, scoperto il collegamento che intercorre tra la sua mente e quella di Harry, Voldemort decide di sfruttarlo per spingere l'altro soggetto della profezia ad andare a prenderla. A tale scopo in un primo momento gli fa vedere in sogno la porta dell'Ufficio Misteri per molti giorni;[5] successivamente, mentre Harry sta sostenendo il G.U.F.O. di Storia della Magia, gli fa avere una falsa visione in cui Sirius Black viene torturato nella Stanza delle Profezie.[22]
Prima di correre in aiuto del padrino, Harry viene convinto da Hermione a verificare l'attendibilità del fatto. Così entrano nell'ufficio di Dolores Umbridge ad Hogwarts, e adoperano il suo camino per collegarsi a quello di Grimmauld Place. Qui trovano solo Kreacher,[24] il quale, convinto con le lusinghe da Bellatrix Lestrange e Narcissa Malfoy, aveva distratto Sirius, che, in quel momento, era nella camera appena sopra per medicare Fierobecco, che Kreacher aveva appositamente ferito per mentire riguardo all'assenza di Sirius.[5]
Convinti della situazione di pericolo in cui si trova Sirius, Harry, Hermione, Ron, Ginny, Neville e Luna partono per Londra.[25]

Lo scontro[modifica]

Giunti a Londra, Harry e i suoi amici entrano al Ministero della Magia tramite l'entrata per i visitatori. Si avviano verso l'Ufficio Misteri, al Nono Livello, diretti verso la Stanza della Profezie.
Qui scoprono che in realtà la sala è completamente deserta. Tuttavia Harry nota la presenza di una profezia indirizzata all'Oscuro Signore e a lui. Appena la prende in mano, alle sue spalle compaiono 12 Mangiamorte capitanati da Lucius Malfoy, il quale gli intima di consegnargliela.

Quando i membri dell'Esercito di Silente si rifiutano di consegnare la profezia, inizia il vero scontro: i ragazzi fuggono in direzione dell'uscita, inseguiti dai mangiamorte. Arrivati all'atrio dell'Ufficio Misteri si dividono in due gruppi: Harry, Hermione e Neville si muovono da una parte, mentre Ron, Ginny e Luna da un'altra.
Il gruppo di Harry sconfigge tre mangiamorte nella Stanza del Tempo, ma Hermione viene messa fuori gioco da Antonin Dolohov per tutta la durata della battaglia, mentre la bacchetta di Neville viene spezzata, costringendolo ad usare quella di Hermione.
Il gruppo di Ron vede lo stesso Ron colpito da un incantesimo che gli annebbia la mente, Ginny che si è rotta la caviglia e Luna che ha perso completamente i sensi.
I ragazzi si ricongiungono nella Stanza dei Cervelli, da dove vengono spinti nella Stanza della Morte. Qui si trovano in una situazione di stallo, circondati dai mangiamorte, tanto che Harry è sul punto di consegnare la profezia a Lucius Malfoy per salvare la vita a Neville. Tuttavia la situazione si ribalta con l'arrivo tempestivo dei membri dell'Ordine, che fa riprendere lo scontro. Immediatamente Neville, nel tentativo di fuggire, rompe involontariamente la profezia.
Allora giunge anche Albus Silente, che sconfigge molti Mangiamorte. Però Bellatrix Lestrange colpisce al petto Sirius Black con uno schiantesimo, facendolo cadere oltre un velo misterioso posto al centro della stanza, il che ne causa la morte. L'avvenimento scatena l'ira di Harry, che insegue Bellatrix fino all'Atrium, dove compare Lord Voldemort. Arrivato anche Silente, nell'Atrium si scatena un duello titanico tra i due storici avversari, che si conclude con la fuga di Bellatrix e di Voldemort, non prima però che questo sia stato avvistato dai funzionari del Ministero giunti al termine della battaglia, tra i quali il Ministro della Magia, Cornelius Caramell.

Conseguenze[modifica]

Questa battaglia modifica molti degli equilibri della guerra, trasformando completamente la natura del conflitto. Infatti:

  1. La maggior parte dei Mangiamorte presenti alla battaglia vengono rinchiusi ad Azkaban.
  2. Lord Voldemort, essendosi rivelato al Ministero, non deve più nascondersi, ma può iniziare a compiere omicidi efferati alla luce del sole, come durante la Prima guerra dei maghi.
  3. Avendo il Ministero avuto conferma del ritorno dell'Oscuro Signore, si apre una collaborazione il primo e l'Ordine per cercare di arginare l'avanzata dei Mangiamorte.

Partecipanti alla Battaglia al Ministero[modifica]

Esercito di Silente[modifica]

  • Harry Potter
  • Hermione Granger
  • Ron Weasley
  • Neville Paciock
  • Ginny Weasley
  • Luna Lovegood

Ordine della Fenice[modifica]

Mangiamorte[modifica]

Mutamento nelle politiche del Ministero[modifica]

Nell'estate del 1996, tra la fine di Harry Potter e l'Ordine della Fenice e l'inizio degli avvenimenti narrati in Harry Potter e il principe mezzosangue, conseguentemente alla Battaglia al Ministero ed alla conferma del ritorno di Lord Voldemort, c'è uno stravolgimento nelle politiche adottate dal Ministero della Magia.

Nei giorni successivi[modifica]

Nelle prime ore dopo la battaglia, e nei giorni immediatamente successivi, il Ministero rivede le proprie posizioni nei confronti di coloro che erano stati screditati precedentemente per il fatto di annunciare il ritorno di Voldemort.
Ne conseguono:

Nei mesi successivi[modifica]

Il mondo magico inizia a subire numerose perdite, come quella di Emmelline Vance, membro dell'Ordine della Fenice, e Amelia Bones, capo dell'Ufficio Applicazione della Legge sulla Magia. Molti sono anche i Babbani che risultano scomparsi o morti misteriosamente.

Ne segue una serie di provvedimenti da parte del Ministero della Magia:

  • Cornelius Caramell, vista l'incapacità dimostrata nella gestione del ritorno di Voldemort, viene sostituito con voto unanime da Rufus Scrimgeour, ex capo dell'Ufficio Auror.
  • Il nuovo ministro inizia una serie di arresti, che spesso appaiono del tutto infondati, di presunti Mangiamorte, con lo scopo di tranquillizzare la comunità magica. Tra questi risulta Stan Picchetto, venditore di biglietti del Nottetempo e che risulterà poi essere un Mangiamorte sotto effetto della Maledizione Imperius.
  • Vengono istituiti alcuni provvedimenti con lo scopo di fornire una sicurezza di base a tutti i maghi:
    • Viene istituito uno speciale numero verde per coloro che venissero attaccati da Mangiamorte o da Voldemort stesso.
    • Sono distribuiti opuscoli informativi, pubblicati dal Ministero, allo scopo di fornire informazioni elementari su come proteggere la propria casa e quelle vicine da eventuali attacchi.
  • In vista dell'inizio del nuovo anno scolastico viene incrementata la sicurezza di Hogwarts:
    • Vengono poste delle pattuglie di Auror all'interno della scuola e lungo i confini.
    • Alcuni Dissennatori abbandonano le loro postazioni presso il carcere di Azkaban per sorvegliare i confini.
    • Silente e il Ministero pongono nuovi incantesimi a protezione della scuola.

Prima battaglia di Hogwarts[modifica]

Prima battaglia di Hogwarts
parte della Seconda guerra dei maghi
Data23 giugno 1997
LuogoHogwarts,
Torre di Astronomia
CausaLord Voldemort ordina a Draco Malfoy di assassinare Albus Silente
EsitoMorte di Albus Silente
Vittoria dei Mangiamorte
Schieramenti
Comandanti
Effettivi
Perdite
Morti: 1 (Albus Silente)
Feriti: 1 (Bill Weasley)
Morti: 1 (Gibbon)
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Premesse[modifica]

Visto il fallimento di Lucius Malfoy durante la Battaglia al Ministero, nell'estate 1996 Lord Voldemort decide di vendicarsi affidando al suo unigenito, Draco Malfoy, l'arduo compito di assassinare Albus Silente.
Così Draco viene marchiato col marchio nero, ed inizia ad escogitare un piano: decide di utilizzare una coppia di armadi svanitori, collocati uno nella Stanza delle Necessità di Hogwarts e l'altro da Magie Sinister, per far entrare nella scuola dei Mangiamorte che tengano occupati i nemici, mentre lui avrebbe pensato ad uccidere Silente.

Grazie all'azione di doppio gioco svolta da Severus Piton, Silente è informato delle intenzioni del giovane Malfoy. Essendo però già destinato a morire nell'arco di un anno a causa della maledizione che proteggeva l'anello di Orvoloson Gaunt, che poi si scoprirà essere un Horcrux, il preside decide di lasciare che il piano di Draco si realizzi, ordinando al fedele Piton di intervenire in caso egli non riuscisse a completarlo.

Lo scontro[modifica]

La notte del 23 giugno 1997 Albus Silente e Harry Potter si allontanano da Hogwarts per recuperare il Medaglione di Serpeverde. Per questo motivo Silente lascia di pattuglia alcuni membri dell'Ordine della Fenice, mentre Harry chiede di fare lo stesso ad alcuni membri dell'Esercito di Silente, dando loro della Felix Felicis per salvare loro la vita.
Madama Rosmerta, barista dei Tre Manici di Scopa, soggetta alla maledizione Imperius, avverte Draco Malfoy della partenza dei due. Così questo ne approfitta per far entrare cinque mangiamorte e Fenrir Greyback. Usciti dalla Stanza delle Necessità trovano in agguato Ron, Ginny e Neville, ma riescono a sfuggire con l'utilizzo della Polvere Buiopesto Peruviana e della Mano della Gloria.
Contemporaneamente, Hermione e Luna si trovano fuori dall'ufficio di Piton, credendolo complice di Draco.

Così i Mangiamorte si dirigono verso la Torre di Astronomia, mentre i tre ragazzi si imbattono in Lupin, Tonks, Bill, Lumacorno, Sprite, Vitious e nella McGranitt e li avvertono dell'arrivo dei Mangiamorte. Quest'ultima manda Vitious a chiamare Piton come rinforzo. Giunto al suo ufficio, non si accorge della presenza di Hermione e Luna, entra e viene schiantato da Piton, che sale per dar man forte ai Mangiamorte.
I due schieramenti si incontrano alla base della Torre di Astronomia, dove si aprono le ostilità. Qua Gibbon sale repentinamente in cima alla torre per accendere il Marchio Nero, venendo subito ucciso al suo ritorno con un Anatema che Uccide indirizzato da Rowle a Lupin. Nella scompiglio della lotta Bill viene morso da Greyback, il quale, non essendo trasformato in lupo mannaro, non gli trasmette completamente la propria maledizione.

Quando Silente ed Harry fanno ritorno ad Hogsmeade, vedendo il Marchio Nero brillare sopra la scuola, si precipitano lì via scopa per vedere cosa stia succedendo. Appena atterrati sulla Torre di Astronomia, avendo capito che qualcosa non va, Silente chiede ad Harry di nascondersi, e lo pietrifica affinché non possa intervenire. Quasi subito giungono i Mangiamorte, che impediscono l'intervento dell'Ordine e dell'Esercito di Silente con una barriera superabile solo da chi sia marchiato col Marchio Nero.
Così, quando Piton giunge alla base della torre, dovendo portare a termine gli ordini di Albus Silente, corre in cima alla Torre, dove trova il preside disarmato da Draco Malfoy, che però è in difficoltà nel dargli il colpo fatale. Così Silente viene colpito al petto dall'Avada Kedavra di Piton, che lo scaraventa giù dalla torre.

Immediatamente i Mangiamorte si precipitano giù per le scale, dove i membri dell'Ordine e dell'Esercito di Silente lasciano passare Piton e Draco, credendoli dalla loro parte, mentre cercano di bloccare gli altri.
Con la morte di Silente, Harry si libera dall'incantesimo pietrificante e parte all'inseguimento dei fuggitivi. Raggiunge Piton, Malfoy e Rowle nel parco, dove Rubeus Hagrid tenta di fermarli. Rowle incendia la Capanna di Hagrid, mentre Piton duella con Harry. Dopo avergli rivelato di essere lui il Principe mezzosangue, corre oltre i confini di Hogwarts e si smaterializza.

Conseguenze[modifica]

Questa battaglia risulta essere una grande vittoria per i Mangiamorte. Con la morte di Albus Silente, infatti:

  • Hogwarts non è più un luogo sicuro;
  • Il Ministero, avendo perso il suo più potente alleato, cadrà entro qualche settimana;
  • La Bacchetta di Sambuco passa dal suo precedente proprietario a colui che lo ha disarmato: Draco Malfoy. Questo fa sì che Harry ne entri in possesso qualche mese dopo quando, negli avvenimenti narrati in Harry Potter e i Doni della Morte e svoltisi a Villa Malfoy, sconfiggerà Draco. Ciò si rivelerà determinante ai fini dell'esito della Guerra.[26]

Partecipanti alla Prima battaglia di Hogwarts[modifica]

Esercito di Silente[modifica]

  • Harry
  • Ron
  • Hermione
  • Luna
  • Neville
  • Ginny

Ordine della Fenice[modifica]

  • Albus Silente
  • Minerva McGranitt
  • Remus Lupin
  • Ninfadora Tonks
  • Bill Weasley
  • Rubeus Hagrid

Insegnanti[modifica]

  • Filius Vitious
  • Horace Lumacorno
  • Pomona Sprite
  • Severus Piton (dalla parte dei Mangiamorte)

Mangiamorte[modifica]

Battaglia sopra Little Whinging[modifica]

Battaglia sopra Little Whinging
parte Seconda guerra dei maghi
Data26 luglio 1997[27][28]
LuogoLittle Whinging
CausaTrasferimento di Harry da Little Whinging alla Tana
Esitol'Ordine riesce a scortare Harry alla Tana
Schieramenti
Comandanti
Effettivi
Perdite
Morti: 1 (Alastor Moody)
feriti: 1 (George Weasley perde un orecchio) (Edvige)
Morti: 2 (forse)
feriti: 1 (Rodolphus)
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Premesse[modifica]

Dopo la sconfitta di Lord Voldemort nel 1981, Albus Silente protegge Harry Potter dai possibili pericoli estendendo la protezione scaturita dal sacrificio di sua madre, affidandolo all'unica parente in vita di Lily: sua sorella Petunia. Tale incantesimo avrebbe difeso Harry finché avesse potuto chiamare casa il numero 4 di Privet Drive e fosse stato minorenne (cioè fino al compimento dei diciassette anni).

Con l'avvicinarsi della fine di questa seconda condizione, nell'estate del 1997, l'Ordine della Fenice inizia ad organizzare il trasferimento di Harry ad un luogo più sicuro prima del 31 luglio. Tuttavia, essendo il Ministero della Magia pieno di spie Mangiamorte, l'Ordine non può affidarsi al suo aiuto. Per tale motivo diffonde la falsa notizia che Harry sarebbe stato trasferito la notte del 30 luglio, la quale, come previsto, viene spifferata dall'auror Dawlish al mangiamorte Yaxley.
Severus Piton contraddice le informazioni di cui è in possesso Yaxley, essendo entrato in possesso della vera data del trasferimento, ed avendo deciso di consegnarla a Voldemort su consiglio del ritratto di Silente, al fine di mantenere la sua posizione di fedelissimo. Tuttavia, per far sì che Harry abbia comunque salva la vita, il ritratto gli suggerisce anche di dare a Mundungus Fletcher l'idea di creare dei sosia dello stesso Harry con la Pozione Polisucco, confondendo le acque.
Così i Mangiamorte sfruttano le proprie infiltrazioni al Ministero della Magia per obbligare Harry a muoversi allo scoperto, e, tramite Pius O'Tusoe, che si trova sotto la Maledizione Imperius, rendono punibile con la carcerazione collegarsi al numero quattro di Privet Drive con la Metropolvere, piazzarci una Passaporta o materializzarcisi in arrivo ed in partenza.

Date queste premesse, viene sviluppato il seguente piano:

  • I Dursley sarebbero stati condotti da Dedalus Lux ed Hestia Jones in un luogo sicuro, lontano da Privet Drive, dove non sarebbero mai più tornati.
  • Harry sarebbe stato scortato da tredici membri dell'Ordine della Fenice tramite mezzi volanti vari. Sei membri dell'Ordine avrebbero assunto le sembianze di Harry, così che i sette Harry risultanti sarebbero stati accompagnati da un altro membro ciascuno. Ogni coppia si sarebbe diretta verso una differente dimora, legata in qualche modo all'Ordine, e dotata di ogni sorta di protezione che il Ministero e l'Ordine stesso sarebbero stati capaci di fornire. Giunti a destinazione avrebbero preso una passaporta in direzione della Tana.

Lo scontro[modifica]

Alla partenza la formazione è la seguente (in ordine: guardiano e falso Harry):

  1. Malocchio, Mundungus Fletcher - viaggiano con la scopa.
  2. Rubeus Hagrid, Harry Potter - viaggiano con la moto di Sirius - direzione casa dei genitori Tonks.
  3. Arthur Weasley, Fred Weasley - viaggiano con la scopa.
  4. Remus Lupin, George Weasley - viaggiano con la scopa.
  5. Bill Weasley, Fleur Delacour - viaggiano su un thestral.
  6. Kingsley Shacklebolt, Hermione Granger - viaggiano su un thestral.
  7. Ninfadora Tonks, Ron Weasley - viaggiano con la scopa - direzione casa di zia Muriel.

Pochi secondi dopo aver preso quota i membri dell'Ordine vengono circondati da più di 30 Mangiamorte. Nel primo momento di confusione Edvige viene colpita da un anatema volante. Dopo un momento iniziale di disordine, le sette coppie dell'Ordine si dirigono al più presto nelle proprie direzioni.
Il gruppo 1 viene subito preso di mira da Voldemort. Allora Mundungus, per paura, si smaterializza, mentre Malocchio viene colpito al petto da un Avada Kedavra (forse). Non arriveranno mai alla propria casa-obiettivo.
Il gruppo 4 è inseguito da alcuni mangiamorte, tra cui Piton, che taglia un orecchio a George con il Sectumsempra, rendendolo non guaribile con la magia perché parte del corpo tagliata da Magia Oscura.
Il gruppo 5 è inseguito da sei mangiamorte.
Il gruppo 6 è inseguito da cinque mangiamorte, tra cui Travers. A metà inseguimento viene raggiunto da Voldemort, che dopo poco se ne va.
Il gruppo 7 è inseguito da alcuni mangiamorte, tra cui Bellatrix e Rodolphus, che viene ferito. Ritarda l'arrivo da zia Muriel, perdendo la passaporta.
Il gruppo 2 inizialmente viene inseguito da quattro mangiamorte. Hagrid fa comparire un muro di mattoni, dove si schianta uno degli inseguitori, precipitando. Allora Harry colpisce un mangiamorte con un Impedimenta (incantesimo), e un altro facendo esplodere il sidecar della moto, mentre il superstite rimane indietro. Giungono due nuovi mangiamorte, di cui uno è Stan Picchetto. Sapendo che quest'ultimo si trova sotto l'effetto della Maledizione Imperius, Harry gli mostra clemenza lanciandogli un Expelliarmus. Tuttavia ciò si rivela fatale: l'altro mangiamorte, riconoscendo la formula utilizzata nel precedente duello tra l'Oscuro Signore e Potter, comprende di trovarsi di fronte all'originale. Così si ferma per chiamare il suo padrone con il Marchio Nero. Questo lascia il gruppo 6 e si dirige al gruppo 2 con due mangiamorte al seguito, tra cui Selwyn. Qui Voldemort cerca di uccidere Harry, facendo uso della bacchetta di Lucius Malfoy per ovviare al problema dei nuclei gemelli. Tuttavia, mentre sta lanciando il suo Avada Kedavra, l'avversario chiude gli occhi, la sua bacchetta si orienta da sola e spedisce un fuoco dorato che spezza la bacchetta di Malfoy. In questo modo il gruppo 2 riesce ad entrare nelle protezioni della casa dei signori Tonks.

I gruppi giungono alla Tana in ordine: 2, 4, 6, 3, 7, 5.[29][30]

Partecipanti alla battaglia sopra Little Whinging[modifica]

Ordine della Fenice[modifica]

  • Malocchio
  • Harry Potter
  • Ron Weasley
  • Hermione Granger
  • Arthur Weasley
  • Fred Weasley
  • George Weasley
  • Remus Lupin
  • Ninfadora Tonks
  • Bill Weasley
  • Fleur Delacour
  • Kingsley Shacklebolt
  • Rubeus Hagrid
  • Mundungus Fletcher

Mangiamorte[modifica]

  • Lord Voldemort
  • Severus Piton
  • Bellatrix Lestrange
  • Rodolphus Lestrange
  • Travers
  • Selwyn
  • Stan Picchetto
  • ...

Seconda ascesa al potere di Lord Voldemort[modifica]

Premesse[modifica]

Dopo la morte di Albus Silente, il Ministero della Magia rimane alquanto scoperto, avendo perso il suo alleato più potente. Voldemort, quindi, ne approfitta per pianificarne l'invasione da parte del suo esercito dopo aver messo sotto la Maledizione Imperius Pius O'Tusoe, la persona più vicina a Scrimgeour di tutte e quella avente influenza maggiore sui membri della sua cerchia. Appena l'invasione avviene, Kingsley Shacklebolt avverte i partecipanti al matrimonio di Bill e Fleur, in modo che possano scappare e darsi alla macchia.

Colpo di Stato[modifica]

Non ci sono particolari informazioni sul momento dell'invasione del Ministero da parte di Voldemort. Tuttavia sappiamo che, da quel momento, Scrimgeour viene dichiarato morto e che la politica ministeriale cambierà radicalmente. L'invasione, inoltre, permetterà a Voldemort di comandare il Ministero attraverso una specie di re-fantoccio, il nuovo Ministro della Magia Pius O'Tusoe, e di instillare paura in tutto il mondo magico britannico.

Politiche adottate[modifica]

Per prima cosa, Voldemort dichiara Harry Potter Indesiderato numero 1. Successivamente, autorizza la pubblicazione di un libro che spiega i Babbani dal punto di vista del Signore Oscuro e impone la creazione della Commissione per il censimento dei Nati Babbani, a causa della quale tutti i Nati Babbani non censiti devono presentarsi al Ministero della Magia, Nono Livello, Ufficio Misteri per un interrogatorio. Se uno dei Nati Babbani non censiti non si fosse presentato all'interrogatorio, sarebbe stato messo sulla lista nera, diventando automaticamente ricercato. Inoltre, per rendere evidente il cambiamento delle politiche del Ministero, fa cambiare la Fontana della Fratellanza Magica con una in cui i Babbani sono raffigurati come inferiori rispetto ai maghi e il cui motto è Magic is Might (La magia è potere).

Seconda battaglia di Hogwarts[modifica]

Seconda battaglia di Hogwarts
parte della Seconda guerra dei maghi
Data2 maggio 1998
LuogoHogwarts
CausaArrivo di Harry, Ron ed Hermione ad Hogwarts
EsitoDisfatta di Voldemort
Schieramenti
Ordine della Fenice
Esercito di Silente
Insegnanti di Hogwarts
Studenti di Hogwarts
Elfi domestici
Centauri
Ippogrifi
Abitanti di Hogsmeade: numero indefinito (certo solo Aberforth Silente)
Familiari di alcuni studenti di Hogwarts: numero indefinito (certa solo Augusta Paciock, nonna di Neville Paciock e Molly Weasley ed Arthur Weasley)
Traditori del Ministero (dal 1º agosto 1997 al 2 maggio 1998) numero indefinito: certi solo Arthur Weasley, Percy Weasley, Kingsley Shacklebolt e Ninfadora Tonks, figlia di Ted Tonks
Mangiamorte
Ministero della Magia (dal 1º agosto 1997 al 2 maggio 1998)
Giganti
Dissennatori
Lupi mannari
Comandanti
Effettivi
101+[31]Mangiamorte: 19+
(Probabilmente 30+)
Ministero della Magia: ?
Perdite
Voci di conflitti immaginari presenti su Wikipedia

È una battaglia che si svolge al termine di Harry Potter e i Doni della Morte, il 2 maggio 1998, ad Hogwarts. Inizialmente, gli schieramenti che si contrappongono vedono da un lato l'Ordine della Fenice, l'Esercito di Silente, gli Insegnanti e molti Studenti di Hogwarts (maggiorenni), a cui si aggiungeranno gli elfi, guidati da Kreacher, i centauri, gli ippogrifi, guidati da Fierobecco, e i giganti, guidati da Grop, e, dall'altro, i Mangiamorte di Lord Voldemort, alla guida di un esercito composto da membri del Ministero della Magia, Giganti, Dissennatori e Lupi mannari, guidati da Fenrir Greyback.
Il conflitto, che pone termine alla Seconda guerra dei maghi, grazie alla morte di Lord Voldemort, è così rilevante ai fini della trama da occupare un terzo del settimo libro.

Premesse[modifica]

Prima della sua morte, Albus Silente aveva affidato ad Harry Potter il compito di trovare e distruggere gli Horcrux creati da Lord Voldemort ancora integri. Al 1º maggio 1998, rimangono ancora quattro Horcrux da trovare, uno dei quali sanno essere nella Camera blindata di Bellatrix Lestrange. Dopo esservi entrati ed aver rubato la Coppa di Tassorosso, decidono di dirigersi a nord, verso Hogwarts, trattandosi del luogo più plausibile dove trovare uno dei restanti Horcrux. Silente, infatti, prima della sua morte, aveva suggerito a Harry l'idea che Voldemort avesse voluto cercare, oltre al Medaglione di Salazar Serpeverde e alla Coppa di Tosca Tassorosso, anche oggetti di Godric Grifondoro e di Priscilla Corvonero, ma, essendo stato l'unico oggetto noto di Grifondoro nascosto bene nella sua teca nell'ufficio del preside, è ovvio che l'Horcrux sarebbe stato un oggetto appartenuto a Priscilla Corvonero.
Visto il clamore causato dal furto alla Gringott, entro poche ore Voldemort viene a conoscenza dell'accaduto, e, temendo per l'incolumità degli oggetti che lo legano a doppio filo al mondo dei vivi, decide di controllare tutti i loro nascondigli. Scopre così che la maggior parte sono spariti, e ordina ai suoi Mangiamorte di stanza ad Hogwarts di stare attenti ad un eventuale comparsa di Potter.

Appena Harry, Ron ed Hermione giungono ad Hogsmeade, si attiva un incantesimo di allarme (l'Incanto Gnaulante), ma vengono salvati da Aberforth Silente, barista e padrone della Testa di Porco. Questo li porta nella sua locanda, dove esiste un passaggio da cui si può accedere alla Stanza delle Necessità.[32]
I tre, accompagnati da Neville Paciock attraverso il passaggio, giungono nella Stanza, dove trovano decine di studenti di Hogwarts rintanati lì da settimane. Dopo essere stato aggiornato, Harry chiede se qualcuno fosse a conoscenza di un artefatto antico appartenuto a Priscilla Corvonero. Si fa avanti Luna Lovegood, proponendo il Diadema di Corvonero, un oggetto appartenuto alla fondatrice ed andato perduto da secoli.
Harry e Luna si dirigono alla Sala Comune di Corvonero, dove è presente una statua di Priscilla, per poter vedere che forma si pensa avesse il Diadema.[33] Qui trovano di guardia Alecto Carrow, pronta ad informare il suo padrone dell'arrivo di Potter premendo il Marchio Nero. Appena lo tocca, viene Schiantata da Luna, il che sveglia molti degli studenti presenti nella torre. Avendo sentito il richiamo, giunge alla Sala Comune anche il fratello Amycus, accompagnato dalla professoressa Minerva McGranitt. Entrati anche loro due, il mangiamorte viene cruciato da Harry; poi i due fratelli vengono legati.
Quando Harry rivela alla professoressa la sua necessità di setacciare la scuola alla ricerca del Diadema, nonostante l'imminente arrivo dell'Oscuro Signore, questa accetta di aiutarlo a tenerlo fuori il più a lungo possibile. Per fare ciò si scontra con Severus Piton, costringendolo alla fuga. Poi, dopo aver posto delle difese di base alla scuola con l'aiuto degli altri insegnanti, convoca tutti gli studenti, e i membri dell'Esercito di Silente e dell'Ordine della Fenice, sopraggiunti apposta attraverso il passaggio della Testa di Porco nella Sala Grande per organizzare le difese del castello.[34]

Prima fase dello scontro[modifica]

Nella Sala Grande viene formulato il seguente piano d'azione:

  • Tutti gli studenti minorenni e quelli maggiorenni che lo avessero voluto sarebbero stati evacuati attraverso il passaggio della Testa di Porco, sotto la supervisione di Gazza e Madama Chips. Gli alunni di Serpeverde vengono condotti tutti fuori dopo che Pansy Parkinson ha proposto di consegnare Harry a Voldemort.
  • I professori Vitious, Sprite e McGranitt avrebbero condotto tre gruppi di combattenti in cima alle tre torri più alte - quella di Corvonero, di Astronomia e di Grifondoro - da dove scagliare incantesimi.
  • Lupin, il signor Weasley e Kingsley avrebbero guidato altri gruppi all'esterno.
  • Fred e George avrebbero diretto la difesa dei passaggi segreti.

Questo avrebbe dato il tempo ad Harry di cercare il Diadema. Contemporaneamente e a sua insaputa Ron ed Hermione scendono nella Camera dei Segreti, dove rinvengono un dente di Basilisco nel teschio del mostro ucciso anni prima dallo stesso Harry, col quale poter distruggere la Coppa di Tassorosso. Lo scontro ha inizio alla mezzanotte tra l'1 e il 2 maggio.[35]

La ricerca del Diadema[modifica]

Harry si rivolge alla Dama Grigia, fantasma della casa Corvonero, per avere notizie sul diadema. Questa, dopo un'iniziale titubanza, gli racconta di come abbia rivelato la sua ubicazione al giovane Tom Riddle, credendo nelle sue buone intenzioni.
Allora a Harry viene in mente di averlo visto l'anno precedente nella Stanza delle Cose Nascoste (chiamata anche Stanza delle Necessità) mentre stava nascondendo il libro del Principe. Riunitosi con Ron ed Hermione e sgombrata la Stanza delle Necessità per permetterle di trasformarsi, entrano nel nascondiglio dove generazioni di studenti, tra cui lo stesso Riddle, avevano cercato di nascondere i propri segreti più oscuri. Tuttavia, appena rinvengono il Diadema, vengono raggiunti da Draco Malfoy, Tiger e Goyle, che li avevano pedinati.
Qui Tiger, cercando di impossessarsi dell'Horcrux, lancia un Ardemonio che brucia tutta la stanza. Harry, Ron ed Hermione riescono a salvare Draco e Goyle con delle scope, ma Tiger rimane ucciso. L'Ardemonio riesce anche a distruggere il Diadema.

La Stamberga Strillante[modifica]

Avendo distrutto quello che pensano essere il penultimo Horcrux, Harry, Ron ed Hermione si dirigono verso la Stamberga Strillante, dove Voldemort presta attenzione agli sviluppi che prende la battaglia, proteggendo il suo ultimo Horcrux: Nagini. I ragazzi passano attraverso il castello che trema sotto i colpi dei Giganti, assistendo alla morte di Fred[36], dovendo contrastare le acromantule che i mangiamorte hanno sguinzagliato e che hanno catturato Hagrid e venendo salvati dai Dissennatori grazie all'intervento di Luna, Seamus Finnigan ed Ernie Macmillan.
Giunti alla Stamberga, osservano di nascosto uno scambio di battute tra Voldemort e Piton, dove il primo comunica la sua decisione di uccidere il secondo, nel tentativo di impossessarsi finalmente della Bacchetta di Sambuco. Infatti l'Oscuro Signore ritiene che, avendo Piton ucciso Silente, questo ne sia il legittimo proprietario. Ma si sbaglia, come scoprirà in seguito.
Piton viene ucciso da un morso di Nagini. Mentre è in fin di vita, viene avvicinato da Harry, a cui dona i propri ricordi[37], in cui rivela la verità sulle sue intenzioni e sul piano finale di Albus Silente.

Tregua[modifica]

Compiuto l'assassinio di Severus Piton e credendo, così, di aver ottenuto la fedeltà della propria bacchetta, Voldemort dichiara una tregua di un'ora durante la quale i nemici avrebbero potuto deporre i propri defunti e curare i propri feriti, mentre Harry Potter si sarebbe potuto consegnare a lui per salvare la vita ai sopravvissuti.
Avendo Harry guardato i ricordi del Principe Mezzosangue nel Pensatoio di Silente, scopre di doversi comunque sacrificare a Voldemort perché anche il frammento di anima dell'Oscuro Signore che conserva al proprio interno dopo gli eventi del 1981 venga distrutto.[38] Così, dopo aver affidato a Neville il compito di uccidere Nagini, si dirige nella Foresta Proibita, per consegnarsi.
Lungo il tragitto viene confortato dai fantasmi dei suoi genitori, di Lupin e di Sirius Black, richiamati col potere della Pietra della Resurrezione, che viene gettata via da Harry dopo aver terminato il suo colloquio con loro. Giunto al punto di ritrovo dei Mangiamorte, viene colpito dall'Avada Kedavra di Voldemort, che fa svenire entrambi[39]. Nel mentre Harry incontra Silente in sogno, il quale gli rivela molte informazioni importanti ai fini dell'esito della guerra, come, ad esempio, il motivo per cui Voldemort non ha mai potuto ucciderlo.
Quando si risvegliano, Narcissa Malfoy viene incaricata di controllare che Potter sia morto. Sentendolo respirare, gli domanda se Draco sia ancora vivo. Alla sua risposta affermativa, decide di fingere che Harry sia morto, per prolungare la tregua e cercare il figlio. I mangiamorte si dirigono trionfanti verso Hogwarts, facendo portare ad Hagrid il corpo apparentemente esanime di Harry. Giunti davanti alla scuola tutti gli studenti, insegnanti e membri dell'Ordine si radunano in cortile, disperati.
Nonostante appaia evidente la sconfitta, Neville si ostina a combattere, venendo punito da Voldemort, che gli pone il Cappello Parlante in testa e gli dà fuoco. La situazione si ribalta quando giungono gli elfi e i centauri, che lanciano una pioggia di frecce sui mangiamorte, dando a Neville il tempo di togliersi il cappello, estrarre la Spada di Grifondoro e tagliare la testa a Nagini.

Seconda fase dello scontro[modifica]

In questa confusione, i Mangiamorte rompono le righe e tutti i combattenti sono costretti ad entrare, riaccendendo le ostilità nella Sala Grande, mentre Harry utilizza il Mantello dell'Invisibilità per non rivelarsi, creando ancora più confusione. Dato l'arrivo dei centauri e degli elfi domestici che irrompono nella Sala, i Mangiamorte iniziano a soccombere per l'inferiorità numerica.
Voldemort duella contemporaneamente contro la McGranitt, Kingsley e Lumacorno, mentre la sua fedelissima Bellatrix Lestrange si scontra con Ginny, Luna ed Hermione. Queste vengono sostituite da Molly Weasley, la quale riesce nell'impresa di uccidere Bellatrix. Nella furia data da questa perdita, l'Oscuro Signore scaraventa via i suoi sfidanti. Allora riappare Harry, pronto a sfidarlo.[40]

Fase finale dello scontro

Il duello tra Harry Potter e Lord Voldemort[modifica]

I due sfidanti vengono isolati al centro della Sala, dove Harry racconta a Voldemort della vera natura di Piton. Oltre al fatto che non può ucciderlo, per due motivi:

  • Al termine di Harry Potter e il calice di fuoco, quando è tornato in vita, l'ha fatto utilizzando il sangue dello stesso Harry, nel quale era ancora presente la protezione di sua madre. Così facendo ha accolto quel potente incantesimo dentro di sé, mantenendolo in vita. E finché quell'incantesimo sopravvive, sopravvive anche Harry.
  • Al termine di Harry Potter e il principe mezzosangue, quando Draco ha disarmato Silente, è diventato il legittimo proprietario della Bacchetta di Sambuco. Così, qualche mese dopo, sconfiggendo Draco a Villa Malfoy, è stato Harry ad ottenere la fedeltà della bacchetta.[41]

Queste rivelazioni fanno perdere il controllo a Voldemort, il cui Avada Kedavra all'alba si scontra con l'Expelliarmus di Harry. Per i motivi appena elencati, l'Anatema che Uccide rimbalza, colpendo il suo esecutore. È così che l'Oscuro Signore cade a terra, definitivamente morto.

Conseguenze[modifica]

Con la morte di Lord Voldemort tutti i suoi alleati fuggono. Ne consegue che:

  • Il Ministero della Magia si libera dal giogo dei Mangiamorte. Kingsley viene nominato Ministro ad interim.
  • Tutti quelli sottoposti alla Maledizione Imperius tornano in sé.
  • I Mangiamorte fuggitivi vengono catturati e rinchiusi ad Azkaban.
  • Al contrario, gli innocenti che si trovano rinchiusi nella prigione dei maghi vengono liberati.
  • Dopo questa battaglia, Azkaban non usa più i Dissennatori come protezione.

Inoltre, dopo lo scontro, Harry può riparare la sua bacchetta di agrifoglio con la Bacchetta di Sambuco, della quale ha ottenuto la fedeltà. Dopo aver riparato la propria bacchetta, rimette quella di sambuco nella tomba di Silente e decide di non andare più a cercare la Pietra della Resurrezione[42], a causa del loro potere attrattivo esercitato sulle persone non adatte a possederle.

Partecipanti alla Seconda battaglia di Hogwarts[modifica]

Esercito di Silente[modifica]

  • Harry Potter: trova il Diadema di Corvonero nella Stanza delle Necessità e sconfigge Malfoy, Tiger e Goyle. È vicino all'esplosione che uccide Fred Weasley. Con Ron ed Hermione si dirige alla Stamberga Strillante, dove assiste di nascosto alla morte di Severus Piton, dal quale prende i ricordi con cui scopre l'ultimo compito affidatogli da Albus Silente: farsi uccidere da Voldemort per distruggere il pezzo di anima di questo che ospita al proprio interno da 17 anni. Dopo essersi sacrificato, nella seconda fase dello scontro, lancia sortilegi scudo per difendere i suoi amici, finendo per uccidere l'Oscuro Signore, ponendo fine al suo dominio.
  • Hermione Granger: si dirige con Ron nella Camera dei Segreti a prendere una zanna di basilisco con cui distrugge la Coppa di Tassorosso. Poi, con Harry e Ron, sconfigge Draco, Tiger e Goyle nella Stanza delle Necessità. È vicina all'esplosione che uccide Fred Weasley. Salva Lavanda Brown da Fenrir Greyback, che la sta per mordere, schiantandolo. Con Harry e Ron si dirige alla Stamberga Strillante, dove assiste di nascosto alla morte di Severus Piton. Nella seconda fase dello scontro, assieme a Luna e Ginny, duella contro Bellatrix Lestrange.
  • Ron Weasley: si dirige con Hermione nella Camera dei Segreti a prendere una zanna di basilisco per distruggere la Coppa di Tassorosso. Poi, con Harry ed Hermione, sconfigge Draco, Tiger e Goyle nella Stanza delle Necessità. È vicino all'esplosione che uccide Fred Weasley. Con Harry ed Hermione si dirige alla Stamberga Strillante, dove assiste di nascosto alla morte di Severus Piton. Nella seconda fase dello scontro, assieme a Neville abbatte Greyback.
  • Neville Paciock: assieme alla professoressa Sprite va su una delle torri della scuola, da cui lancia piante magiche, come le mandragole e le Tentacule velenose. Durante la tregua raccoglie i corpi dei caduti, tra cui quello di Colin Canon; quando Harry sembra essere morto si oppone a Voldemort ed estrae dal Cappello Parlante la Spada di Grifondoro con cui uccidere Nagini (ultimo Horcrux rimasto). Nella seconda fase dello scontro, assieme a Ron, abbatte Greyback.
  • Luna Lovegood: evoca un patronus assieme ad Ernie e Seamus per salvare Harry, Ron ed Hermione da alcuni Dissennatori. Nella seconda fase dello scontro, assieme a Hermione e Ginny, duella contro Bellatrix Lestrange.
  • Ginny Weasley: nei primi momenti della battaglia, su ordine dei genitori, rimane nascosta nella Stanza delle Necessità, dalla quale esce su richiesta di Harry che deve perlustrarla alla ricerca del Diadema. Inizia a combattere a fianco di Ninfadora Tonks. Durante la tregua aiuta i feriti. Nella seconda fase dello scontro, assieme a Hermione e Luna, duella contro Bellatrix Lestrange.
  • Fred Weasley: inizialmente, assieme a George, guida la difesa dei passaggi segreti. Assieme a Percy duella contro un mangiamorte e Pius O'Tusoe nel corridoio del settimo piano. Subito dopo rimane ucciso in un'esplosione causata da Rookwood.
  • George Weasley: inizialmente, assieme a Fred, guida la difesa dei passaggi segreti. Nella seconda fase dello scontro, assieme a Lee Jordan, atterra Yaxley.
  • Dean Thomas: torna a scuola quando sa dell'arrivo di Harry. Si scontra con Dolohov, a fianco a Calì, e riesce a schiantare un altro Mangiamorte.
  • Seamus Finnigan: evoca un patronus assieme a Luna ed Ernie per salvare Harry, Ron ed Hermione da alcuni Dissennatori. Nella seconda fase dello scontro combatte nella Sala Grande.
  • Lavanda Brown: rimane ferita, cadendo dalla balconata, e sta per essere morsa da Greyback quando viene salvata da Hermione, che lo schianta.
  • Calì Patil: si scontra con Travers, a fianco a Dean, e riesce a pietrificare Dolohov mentre è distratto.
  • Colin Canon: nonostante sia minorenne rimane a combattere e muore. Il suo corpo viene trasportato da Oliver Baston.
  • Angelina Johnson: Già diplomata, fa ritorno ad Hogwarts per combattere.
  • Alicia Spinnet: già diplomata, fa ritorno ad Hogwarts per combattere.
  • Katie Bell: già diplomata, fa ritorno ad Hogwarts per combattere.
  • Lee Jordan: già diplomato, fa ritorno ad Hogwarts per combattere. Nella seconda fase dello scontro, assieme a George Weasley, atterra Yaxley.
  • Ernie Macmillan: evoca un patronus assieme a Luna e Seamus per salvare Harry, Ron ed Hermione da alcuni Dissennatori.
  • Hannah Abbott: combatte fino alla fine.
  • Cho Chang: già diplomata, fa ritorno ad Hogwarts per combattere.
  • Padma Patil
  • Michael Corner
  • Anthony Goldstein
  • Terry Steeval

Ordine della Fenice[modifica]

  • Minerva McGranitt: inizialmente conduce un gruppo in cima a una torre da cui lanciare incantesimi. Durante il combattimento anima le statue, le armature e i banchi della scuola, mandandoli contro gli aggressori. Nella seconda fase dello scontro duella, assieme a Lumacorno e Kingsley, contro Voldemort, venendone sconfitta.
  • Kingsley Shacklebolt: inizialmente guida un gruppo all'esterno. Nella seconda fase dello scontro duella, assieme alla McGranitt e Lumacorno, contro Voldemort, venendone sconfitto. Al termine della guerra viene nominato Ministro ad interim.
  • Arthur Weasley: inizialmente guida un gruppo all'esterno. Nella seconda fase dello scontro, assieme a Percy, sconfigge Pius O'Tusoe.
  • Remus Lupin: inizialmente guida un gruppo all'esterno, dove combatte con Dolohov. Durante la prima fase dello scontro rimane ucciso.
  • Ninfadora Tonks: inizia a combattere a fianco di Ginny Weasley. Poi va in cerca del marito, rimanendo uccisa durante la prima fase dello scontro.
  • Molly Weasley: nella seconda fase dello scontro duella con Bellatrix Lestrange, per proteggere Ginny e vendicare Fred, uccidendola.
  • Charlie Weasley: combatte fino alla fine.
  • Bill Weasley: combatte fino alla fine.
  • Percy Weasley: arriva in rinforzo per riconciliarsi con la famiglia. Assieme a Fred duella contro un Mangiamorte e O'Tusoe nel corridoio del settimo piano. È vicino all'esplosione che uccide Fred, causata da Rookwood, quindi insegue il Mangiamorte per vendicarlo. Nella seconda fase dello scontro, assieme al padre, sconfigge O'Tusoe.
  • Fleur Delacour: combatte fino alla fine.
  • Rubeus Hagrid: entra nella scuola grazie a Grop che lo lancia attraverso la finestra. Viene trascinato nella Foresta dalle acromantule che irrompono dall'ingresso. Quando Harry viene colpito dall'anatema di Voldemort, durante la tregua, viene costretto a trasportarne il corpo apparentemente inerte. Nella seconda fase dello scontro scaraventa Macnair attraverso la Sala Grande.
  • Aberforth Silente: fa arrivare i rinforzi e rende possibile l'evacuazione attraverso il passaggio segreto che porta nella sua locanda. Conduce un manipolo di studenti ai bastioni nord per bloccare dei Mangiamorte che stanno entrando con l'aiuto dei giganti. Nella fase finale dello scontro schianta Rookwood.

Insegnanti[modifica]

  • Filius Vitious: inizialmente conduce un gruppo in cima a una torre, da cui lanciare incantesimi. Nella seconda fase dello scontro abbatte Dolohov.
  • Pompona Sprite: conduce un gruppo in cima a una torre, da cui lanciare incantesimi e piante magiche.
  • Sibilla Cooman: durante la battaglia lancia sfere di cristallo sui Mangiamorte.
  • Horace Lumacorno: inizialmente accompagna gli studenti della sua casa nell'evacuazione. Nella seconda fase dello scontro duella, assieme alla McGranitt e Kingsley, contro Voldemort, venendone sconfitto.
  • Fiorenzo: nella prima fase dello scontro viene ferito, venendo curato durante la tregua da Madama Chips.

Altri[modifica]

  • Augusta Paciock: nonna di Neville, raggiunge la scuola a battaglia iniziata, per unirsi ai combattimenti.
  • Oliver Baston: già diplomato, fa ritorno ad Hogwarts per combattere. Durante la tregua trasporta il corpo inerte di Colin Canon.
  • Madama Chips: coordina l'evacuazione assieme a Gazza. Durante la tregua cura i feriti, tra cui Fiorenzo.
  • Argus Gazza: coordina l'evacuazione assieme a Madama Chips.
  • Kreacher: nella seconda fase dello scontro guida gli elfi domestici della scuola all'attacco dei Mangiamorte.
  • Pix: partecipa alla battaglia. Aiuta Dean Thomas e Calì Patil, lanciando baccelli di Pugnacio sui Mangiamorte.
  • Grop: arriva insieme ad Hagrid, facendolo entrare da una finestra nel castello. Durante il conflitto fronteggia i giganti portati dai Mangiamorte, rispetto ai quali però risulta molto piccolo.
  • Cassandro, Conan e Magorian: nella seconda fase dello scontro guidano l'attacco dei centauri, che fino a quel momento erano rimasti inermi.
  • ...

Mangiamorte[modifica]

  • Lord Voldemort: all'inizio non prende parte al conflitto, aspettando nella Stamberga Strillante assieme a Lucius Malfoy. Lo manda a chiamargli Severus Piton, uccidendolo per cercare di ottenere la fedeltà della Bacchetta di Sambuco. Subito dichiara una tregua per permettere ad Harry Potter di consegnarsi. Lo attende nella Foresta, dove lo assassina; ma facendo così elimina solo il suo pezzo di anima presente nel ragazzo, senza riuscire nel suo intento. Fa portare il suo corpo in trionfo da Hagrid davanti alla scuola. Si scopre però che Harry è sopravvissuto, e riprende il conflitto, a cui prende parte anche Voldemort. Nella Sala Grande duella contemporaneamente contro Minerva McGranitt, Horace Lumacorno e Kingsley Shacklebolt, scaraventandoli via in preda alla furia per la morte di Bellatrix. Allora duella con Harry, che gli rivela il motivo per cui non è riuscito ad ucciderlo. Il suo Avada Kedavra si scontra con l'Expelliarmus di Potter, contro cui rimbalza. È così che l'Oscuro Signore, infine, muore.
  • Bellatrix Lestrange: combatte fin dall'inizio. Nella seconda fase dello scontro duella contemporaneamente contro Hermione, Ginny e Luna, sostituite poi dalla signora Weasley, che vuole difendere la figlia, e vendicare l'appena defunto figlio. È questa ad ucciderla.
  • Severus Piton: viene cacciato dalla scuola dalla McGranitt prima dell'inizio della battaglia, durante la quale sembra inequivocabilmente schierato con i Mangiamorte. Tuttavia prende parte allo scontro per trovare Harry e avvisarlo dell'ultimo compito affidatogli da Silente: farsi uccidere da Voldemort per distruggere l'ultimo Horcrux. Sembra non riuscire nell'intento quando viene convocato da Voldemort alla Stamberga Strillante, e viene ucciso. Ma Harry si trova là quando ciò accade, così che Piton, in fin di vita, riesce a consegnargli i ricordi che spieghino la verità sui suoi piani e quelli di Silente.
  • Lucius Malfoy: non prende parte alla battaglia, perché preoccupato per le sorti di Draco. Inizialmente attende notizie nella Stamberga Strillante, assieme a Voldemort, che lo manda a chiamare Piton. Nella seconda fase dello scontro vaga per la Sala Grande in cerca del figlio. Al termine della battaglia rimane nella scuola con la famiglia, non venendo arrestato.
  • Narcissa Malfoy: non prende parte alla battaglia, perché preoccupata per le sorti di Draco. Durante la tregua, dopo che Voldemort ha colpito Potter con l'Anatema che Uccide, è incaricata di controllare se sia effettivamente morto. Dopo che questo le ha rivelato che il figlio è ancora vivo, lo asseconda per poter sospendere il conflitto e cercarlo. Al termine della battaglia rimane nella scuola con la famiglia, non venendo arrestata.
  • Antonin Dolohov: dopo aver duellato nel cortile contro Lupin, si scontra nei corridoi con Dean, venendo pietrificato da Calì. Nella seconda fase dello scontro viene abbattuto da Vitious.
  • Augustus Rookwood: provoca l'esplosione del settimo piano che uccide Fred, venendo inseguito da Percy in preda alla furia vendicatrice. Nella seconda fase dello scontro viene schiantato da Aberforth.
  • Thorfinn Rowle: combatte fino alla fine. Durante la tregua fa la guardia ad Hagrid, nella Foresta Proibita.
  • Yaxley: si scontra con Vitious. Nella seconda fase dello scontro viene atterrato da George e Lee.
  • Travers: si scontra nei corridoi con Calì.
  • Walden Macnair: nella seconda fase dello scontro viene scaraventato oltre la Sala Grande da Hagrid.
  • Alecto Carrow
  • Amycus Carrow
  • Fenrir Greyback: guida i lupi mannari seguaci di Voldemort. Viene schiantato da Hermione mentre sta per mordere la ferita Lavanda Brown. Nella seconda fase dello scontro viene abbattuto da Ron e Neville.
  • Pius O'Tusoe: Ministro della Magia sotto effetto della Maledizione Imperius. Si scontra al settimo piano contro Fred e Percy, venendo Trasfigurato da quest'ultimo. È vicino all'esplosione in cui rimane ucciso Fred, causata da Rookwood. Nella seconda fase dello scontro viene atterrato da Percy e il signor Weasley. Al termine della guerra si libera dalla Maledizione Imperius.
  • Draco Malfoy: resta nella scuola sfuggendo ai controlli durante l'evacuazione, e assieme a Tiger e Goyle pedina Harry. Lo seguono all'interno della Stanza delle Necessità, dove cercano di impossessarsi del Diadema di Corvonero, fallendo. Harry lo salva dal fuoco che divampa nella stanza per colpa di Tiger. Al termine della battaglia rimane nella scuola con la famiglia, non venendo arrestato.
  • Vincent Tiger: resta nella scuola sfuggendo ai controlli durante l'evacuazione, e assieme a Draco e Goyle pedina Harry. Lo seguono all'interno della Stanza delle Necessità, dove, nel tentativo di impossessarsi del Diadema, lancia l'Ardemonio, che ha come unici effetti quelli di distruggere l'ancestrale copricapo e uccidere lo stesso Tiger.
  • Gregory Goyle: resta nella scuola, sfuggendo ai controlli durante l'evacuazione, e assieme a Draco e Tiger pedina Harry. Lo seguono all'interno della Stanza delle Necessità, dove cercano di impossessarsi del Diadema, fallendo. Ron lo salva dal fuoco che divampa nella stanza per colpa di Tiger.
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Note[modifica]

  1. J. K. Rowling, Capitolo 33 - La storia del Principe, in Harry Potter e i Doni della Morte, Salani, 2008.
  2. J. K. Rowling, Capitolo 9 - Le pene della signora Weasley, in Harry Potter e l'Ordine della Fenice, Salani, 2003.
  3. 3,0 3,1 3,2 J. K. Rowling, Capitolo 30 - Il pensatorio, in Harry Potter e il calice di fuoco, Salani, 2001.
  4. J. K. Rowling, Capitolo 23 - Gli Horcrux, in Harry Potter e il principe mezzosangue, Salani, 2008.
  5. 5,0 5,1 5,2 J. K. Rowling, Capitolo 37 - La profezia perduta, in Harry Potter e l'Ordine della Fenice, Salani, 2003.
  6. J. K. Rowling, Capitolo 27 - Il ritorno di Felpato, in Harry Potter e il calice di fuoco, Salani, 2001.
  7. J. K. Rowling, Capitolo 3 - La Tana, in Harry Potter e la camera dei segreti, Salani, 1999.
  8. J. K. Rowling, Capitolo 27 - Il ritorno di Felpato, in Harry Potter e il calice di fuoco, Salani, 2001.
  9. J. K. Rowling, Harry Potter e il prigioniero di Azkaban, Salani, 2000.
  10. J. K. Rowling, Capitolo 33 - I Mangiamorte, in Harry Potter e il calice di fuoco, Salani, 2001.
  11. J. K. Rowling, Capitolo 2 - Spinner's End, in Harry Potter e il principe mezzosangue, Salani, 2006.
  12. J. K. Rowling, Capitolo 27 - Il centauro e la spia, in Harry Potter e l'Ordine della Fenice, Salani, 2003.
  13. J. K. Rowling, Capitolo 23 - Gli Horcrux, in Harry Potter e il principe mezzosangue, Salani, 2006.
  14. J. K. Rowling, Capitolo 18 - Un premio per Dobby, in Harry Potter e la camera dei segreti, Salani, 1999.
  15. J. K. Rowling, Capitolo 17 - L'erede di Serpeverde, in Harry Potter e la camera dei segreti, Salani, 1999.
  16. J. K. Rowling, Capitolo 6 - Il demone in pigiama, in Harry Potter e i Doni della Morte, Salani, 2008.
  17. J. K. Rowling, Capitolo 35 - Veritaserum, in Harry Potter e il calice di fuoco, Salani, 2001.
  18. J. K. Rowling, Capitolo 32 - Carne, sangue e ossa, in Harry Potter e il calice di fuoco, Salani, 2001.
  19. J. K. Rowling, Capitolo 33 - I Mangiamorte, in Harry Potter e il calice di fuoco, Salani, 2001.
  20. J. K. Rowling, Capitolo 36 - Le Strade si Dividono, in Harry Potter e il calice di fuoco, Salani, 2001.
  21. J. K. Rowling, Capitolo 34 - Prior Incantatio, in Harry Potter e il calice di fuoco, Salani, 2001.
  22. 22,0 22,1 J. K. Rowling, Capitolo 31 - I G.U.F.O., in Harry Potter e l'Ordine della Fenice, Salani, 2003.
  23. I membri dell'Esercito di Silente partono dopo l'esame di Storia della Magia, il quale, nel capitolo indicato, viene posto il giovedì pomeriggio della seconda settimana di esami, ovvero la terza settimana del giugno 1996. Tenendo conto del tempo impiegato per poter partire alla volta di Londra, e quello necessario per arrivarci in volo, giungono alle prime ore del terzo venerdì del mese.
  24. J. K. Rowling, Capitolo 32 - Fuori dal camino, in Harry Potter e l'Ordine della Fenice, Salani, 2003.
  25. J. K. Rowling, Capitolo 33 - Lotta e fuga, in Harry Potter e l'Ordine della Fenice, Salani, 2003.
  26. J. K. Rowling, Capitolo 35 - King's Cross, in Harry Potter e i Doni della Morte, Salani, 2008.
  27. J. K. Rowling, Capitolo 1 - L'ascesa del Signore Oscuro, in Harry Potter e i Doni della Morte, Salani, 2008.
  28. Nel capitolo citato viene detto che si tratta di un sabato di luglio del 1997, l'ultimo utile prima che si rompa l'incantesimo di protezione. Consultando un calendario di quell'anno, si individua questa come data.
  29. J. K. Rowling, Capitolo 4 - I sette Potter, in Harry Potter e i Doni della Morte, Salani, 2008.
  30. J. K. Rowling, Capitolo 5 - Il guerriero caduto, in Harry Potter e i Doni della Morte, Salani, 2008.
  31. I combattenti noti sono 51, di cui muoiono 3. Sono attestati altri 50 morti ignoti.
  32. J. K. Rowling, Capitolo 28 - Lo specchio mancante, in Harry Potter e i Doni della Morte, Salani, 2008.
  33. J. K. Rowling, Capitolo 29 - Il Diadema perduto, in Harry Potter e i Doni della Morte, Salani, 2008.
  34. J. K. Rowling, Capitolo 30 - Il congedo di Severus Piton, in Harry Potter e i Doni della Morte, Salani, 2008.
  35. J. K. Rowling, Capitolo 31 - La battaglia di Hogwarts, in Harry Potter e i Doni della Morte, Salani, 2008.
  36. J. K. Rowling, Capitolo 31 - La battaglia di Hogwarts, in Harry Potter e i Doni della Morte, Salani, 2008.
  37. J. K. Rowling, Capitolo 32 - La Bacchetta di Sambuco, in Harry Potter e i Doni della Morte, Salani, 2008.
  38. J. K. Rowling, Capitolo 33 - La storia del Principe, in Harry Potter e i Doni della Morte, Salani, 2008.
  39. J. K. Rowling, Capitolo 34 - Ancora la Foresta, in Harry Potter e i Doni della Morte, Salani, 2008.
  40. J. K. Rowling, Capitolo 36 - La falla nel piano, in Harry Potter e i Doni della Morte, Salani, 2008.
  41. J. K. Rowling, Capitolo 35 - King's Cross, in Harry Potter e i Doni della Morte, Salani, 2008.
  42. J. K. Rowling, Capitolo 36 - La falla nel piano, in Harry Potter e i Doni della Morte, Salani, 2008.

Voci correlate[modifica]

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