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Sally Bercow

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Biografia[modifica]

Dal 1981 al 1986 studiò al prestigioso King Edward's School a Witley, nel borough di Waverley, diplomandosi col massimo dei voti al Marlborough College, nello stesso anno di Samantha Cameron. Frequentò il primo anno al Keble College dell'Università di Oxford. È membro del direttivo dell'Oxford University Conservative Association.

Lasciata l'ateneo, iniziò una carriera professionale nell'ambito delle pubbliche relazioni e della pubblicità.[1]

Politica[modifica]

Nel '97, John Bercow vinse le elezioni per la Camera dei Comuni con il partito conservatore. Nelle elezioni successive, Sally Bercow curò anche le attività per aiutare il marito a vincere per tale carica.[2] Si occupò anche di alcune campagne elettorali per il laburista Tony Blair, premier britannico dal '97 al 2007. Nel 2010, si occupò anche della campagna elettorale di Ed Balls per la carica di presidente del Partito Laburista[3], che fu vinta da Ed Miliband il 25 settembre.

Lo stesso anno fu candidata del Labour Party per l'amministrazione locale della Città di Westminster, ma non venne eletta. Presente nella lista dei politici candidabili del Labour Party[4], a seguito della causa civile Mcalpine vs Bercow il suo nominativo non venne più preso in considerazione.[5] A più riprese, manifestò il desiderio di una partecipazione alla vita parlamentare con l'LP e di essere eletta nel collegio di Brighton Kemptown.[6] Inoltre, la stampa riferì che Bercow era disponibile a farsi eleggere nel collegio di Holborn and St Pancras, qualora Frank Dobson avesse deciso di rinunciare.[7] a Nel 2015 fu selezionata alle primarie del partito come possibile candidata per il collegio di Harrow East.[8]

Il Daily Telegraph affermò che Sally Bercow stava politicizzando il ruolo del marito.[9], il quale respinse le critiche, dichiarando che l'obbligo di imparzialità non doveva riguardare sua moglie.[1] Fu anche intervistata al programma Question Time, in onda su BBC One.

Televisione[modifica]

Sally Bercow partecipò all'ottava edizione del Celebrity Big Brother in onda su Channel 5, ma dovette abbandonare il programma al primo turno di eliminazioni.[10] Successivamente, partecipò anche al quiz Chase di Bradley Walsh e al Big Star's Little Star di Stephen Mulhern, con la figlia Jemima. Entrambi i programmi andavano in onda su ITV. Un infortunio sportivo interruppe dopo poco tempo la partecipazione al programma The Jump.[11]

Vita privata[modifica]

Sally e John Bercow sono sposati dal 2002 e hanno tre figli: Jemima, Oliver e Freddie. Il figlio maggiore, Oliver, ha l'autismo. Sally Bercow è madrina di Ambitious about Autism[12], un'associazione benefica che si occupa dei giovani con una diagnosi di autismo.

Controversie[modifica]

Nei media[modifica]

A febbraio del 2011, il quotidiano londinese Evening Standard pubblicò un fotomontaggio che la mostrava nella propria abitazione, vestita solo con un lenzuolo, vicino alla finestra affacciata sulla Camera dei Comuni, sullo sfondo.[13] L'articolo provocatorio destò le critiche di quanti sostenevano che stesse capitalizzando la visibilità pubblica del marito. Nell'articolo veniva citata una sua frase controversa, nella quale affermava che da quando era divenuto speaker, il marito era stato trasformato in un sex symbol.[14] In un'intervista radiofonica successiva aggiunse che si trattava di una battuta divertente, non compresa dal pubblico.[4]

Controversie legali[modifica]

Il caso McAlpine[modifica]

Il 2 novembre 2012 rilasciò un'intervista al programma Newsnight in onda su BBC Two, che riferiva una presunta connessione fra un anonimo politico conservatore e un caso di abusi sessuali[15], accennando in seguito nel proprio account Twitter il nome di Lord McAlpine (1942-2013), fatto che fu interpretato come un'implicita insinuazione di pedofilia.[16]

A seguito delle querele presentate da Mcalpine, lo studio legale Carter-Ruck annunciò che stava difendendo Sally Bercow in una causa per diffamazione del valore di 50.000 sterline.[17] Il 24 maggio 2013, l'Alta Corte giudicò il tweet di Sally Bercow come calunnioso. Dopo il deposito della sentenza, le parti sottoscrissero un accordo extragiudiziale per una somma versata a titolo di risarcimento danni, il cui ammontare non fu reso pubblico.[18]

La controversia sulla studentessa rapita[modifica]

In un tweet del 18 novembre 2012, Saly Bercow ha nominato la studentessa coinvolta in un caso di rapimento, sebbene l'identità della ragazza fosse protetta da un ordine del tribunale. Due giorni dopo l'account Twitter di Bercow fu cancellato a seguito di quelle che furono descritte come "gaffes legali".[19], ma la settimana seguente l'account era di nuovo visibile su Twitter.

  1. REDIRECT Template:Citazione necessaria

Note[modifica]

  1. 1,0 1,1 Profile: Sally Bercow, in BBC News, 24 maggio 2013.
  2. Brian Wheeler, The John Bercow story, in BBC News, 24 giugno 2009. URL consultato il 9 settembre 2019.
  3. (EN) Supporters, in Ed Balls.
  4. 4,0 4,1 (EN) Sally Bercow in legal hot water AGAIN after she breaches court order by naming schoolgirl in a child abduction case, in The Independent, 19 novembre 2012.
  5. (EN) Sally Bercow abandons Labour ambitions after Twitter child abuse furore, in The Daily Telegraph, 24 maggio 2013.
  6. (EN) Sally Bercow considers standing as Brighton MP, in The Argus (Brighton), 24 novembre 2011.
  7. (EN) So Solid Sally's new title, in PoliticsHome, 14 febbraio 2011 (archiviato dall'url originale il 6 gennaio 2014).
  8. (EN) Could Sally Bercow join her Speaker husband in the House?, in Evening Standard, 22 marzo 2013.
  9. (EN) Sally Bercow's attack on David Cameron puts pressure on Speaker, in The Guardian, 4 dicembre 2009.
  10. (EN) Speaker's wife Sally Bercow voted off Big Brother., in BBC News, 26 agosto 2011.
  11. (EN) Alistair McGeorge, The Jump: Sally Bercow is latest celebrity to QUIT after suffering injury in training, in Daily Mirror, Trinity Mirror, 9 gennaio 2015.
  12. (EN) Parent Patrons, in Ambitious about Autism.
  13. (EN) London's sexiest places ... for power lovers, in Evening Standard, 3 febbraio 2011 (archiviato dall'url originale il 7 febbraio 2011).
  14. (EN) Our bedroom secrets by Sally Bercow – 'Becoming Speaker has turned my husband into a sex symbol', in Evening Standard, 3 febbraio 2011 (archiviato dall'url originale il 5 febbraio 2011).
  15. (EN) Roy Greenslade, Twitter users should learn lessons from Sally Bercow's libellous tweet, in The Guardian, 24 maggio 2013.
  16. (EN) Bercow in court for McAlpine case, in Braintree & Witham Times, 16 maggio 2013. URL consultato il 21 maggio 2013.
  17. (EN) Sally Bercow Sued By Lord McAlpine For £50k, in Sky News, 13 dicembre 2012.
  18. High Court: Sally Bercow's Lord McAlpine tweet was libel, in BBC News, 24 maggio 2013.
  19. Sally Bercow's Twitter feed deleted after 'legal gaffes', in The Guardian, 20 novembre 2012.

Collegamenti esterni[modifica]

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