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Saga di Atlantide

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Saga di Atlantide
fumetto
Lingua orig.italiano
PaeseItalia
TestiAntonio Serra, Stefano Piani, Stefano Vietti
DisegniMassimiliano Bertolini, Francesco Bastianoni, Ernestino Michelazzo, Giancarlo Olivares, Gigi Simeoni, Andrea Mutti
EditoreSergio Bonelli Editore
1ª edizionemaggio – ottobre 1996
Albi6 (completa)

La Saga di Atlantide è una miniserie a fumetti caratterizzata da una forte continuity e divisa in sei numeri della serie regolare di Nathan Never, pubblicata dalla Sergio Bonelli Editore. Il primo albo è uscito nel maggio 1996 (albo numero 60) e si è conclusa nell'ottobre dello stesso anno (albo numero 65).

Trama[modifica]

La storia narra dello scontro finale tra l'Agenzia Alfa e i signori della Guerra di Atlantide, che stanno tentando di riportare sulla Terra da un limbo al di fuori dello spazio e del tempo il centro della città di Poseidonia, capitale del perduto continente di Atlantide, unica zona sopravvissuta alla distruzione totale delle antiche civiltà di Mu e di Atlantide.[1]

La saga riallaccia e porta a termine una serie di storie precedentemente pubblicate durante la serie regolare, in cui la strada di Nathan Never si era già incrociata con quella dei signori di Atlantide, durante i loro tentativi di ripristinare i leys, le linee di forza sulla superficie terrestre, che avrebbero fornito l'energia per teletrasportare indietro la loro base.

La saga è suddivisa in quattro storie, di cui la seconda e la quarta occupano due albi, e vede la partecipazione di numerosi comprimari: il gruppo giapponese (dotato di tecnologie superiori a quelle dell'agenzia Alfa) che già si era scontrata con Atlantide in precedenza, il Martin Mystere robotico del futuro ed inoltre fanno la loro prima apparizione due futuri agenti Alfa, Branko e Luke Sanders.

Prima della Saga[modifica]

La prima missione di Nathan Never in Giappone lo ha portato a scontrarsi con il Professor Odaka, scienziato pazzo che ha clonato i dinosauri, ritenendo che questi dovessero tornare a dominare il mondo. In particolare, il mostro Taiju, una sorta di dinosauro gigante (ispirato a Godzilla, di cui uno dei creatori di Nathan Never, Antonio Serra, è un grande appassionato[2]) sfugge al controllo del suo creatore. Un'altra creatura di Odaka è Ran, un ibrido donna-felino. Nathan Never blocca il piano di Odaka, Taiju fugge nell'oceano e la valle dei dinosauri, dove erano tenuti i cloni, diventa un'attrazione turistica. Pochi mesi dopo, Taiju fa ritorno in Giappone a Nuova Tokio: Nathan Never si ritrova a fronteggiarlo, stavolta spalleggiato da un'organizzazione capeggiata da tre anziani Yabuno, Noguchi e Kaede Minako. Questa organizzazione esiste da diversi secoli, da un'epoca in cui secondo la leggenda il Giappone era dominato da mostri. Dopo la sconfitta degli Oni, come erano chiamati questi mostri, l'imperatore del Giappone ha creato questa organizzazione atta a proteggere il paese in caso di future invasioni. L'organizzazione scambia Taiju per uno degli Oni del passato e contro il mostro viene inviato il triplice aereo, mezzo dotato di un cannone al plasma. Il velivolo è guidato da Masami Hashimoto, già amico di Nathan Never, la sua compagna Reiko Sanada e Tochiro Tanaka. Durante il combattimento con il mostro, Reiko Sanada viene ferita a morte, prima che il mostro, divorato dalle radiazioni, si rechi a morire nella valle dei dinosauri.

Tempo dopo, la vegetazione della valle dei Dinosauri sembra aver iniziato ad espandersi senza controllo, mentre l'avanzatissimo robot di Odaka, Olga, ha generato altri Uomini Bestia. Yabuno e Noguchi decidono di integrare il triplice aereo con un satellite e inviarlo nello spazio per usare il raggio al plasma al fine di delimitare i confini di espansione del parco. Tochiro, Hashimoto e Sanada, perfettamente guarita, sono inviati nello spazio, dove grazie a Nathan Never e ad un altro membro dell'organizzazione, Fujiwara, Hashimoto scopre che l'amata Reiko è in realtà un robot il cui fine è distruggere l'area in cui si trova il parco dei dinosauri. Reiko viene distrutta e Yabuno e Noguchi, le cui menti erano controllate dai signori di Atlantide, giacciono in coma.

Sfida negli abissi[modifica]

Quest'albo, scritto da Antonio Serra e disegnato da Massimiliano Bertolini, ha la peculiarità di essere l'ultimo con la copertina disegnata da Claudio Castellini.

Andy Havilland è infiltrato sotto copertura in un gruppo ecoterrorista che sta progettando l'attacco ad una delle piattaforme sottomarine della Marine Plant. Gli agenti Alfa riescono a bloccare l'attentato, ma la copertura di Havilland salta e l'agente viene fatto prigioniero. Nathan Never riceve la visita di Miriam, telepate non vedente che aveva già incontrato in una missione sottomarina, che gli rivela di essere a capo della cellula terrorista. Miriam chiede il rilascio dei suoi uomini arrestati in cambio della liberazione di Havilland. Lo scambio viene effettuato: Nathan è riuscito ad infiltrarsi con le fattezze di uno dei terroristi. Nathan scopre che Miriam usa tecnologia fornita da uno degli uomini in maschera, che già ha avuto modo di incontrare in passato, e che il progetto di abbattere la piattaforma marina non è stato abbandonato: la piattaforma verrà abbattuta, lasciando il tempo necessario all'evacuazione. Gli agenti Alfa intervengono e fermano i terroristi. Il sottomarino si attiva automaticamente e abbatte la piattaforma: grazie alla prontezza degli agenti Alfa non ci sono vittime, ma Nathan si rende conto di trovarsi al cospetto di una potente organizzazione con piano oscuri che dovrà contrastare. Alla fine dell'albo, i Signori di Atlantide annunciano di aver portato a termine il progetto di ripristinare i leys terrestri. Ora devono solo eliminare le interferenze nel cyberspazio generate dalla mentre di Reiko Sanada, che vi era rimasta imprigionata quando era stata trasformata in un automa.

Uno spettro nel computer[modifica]

Scritto da Stefano Piani e disegnato da Francesco Bastianoni, questo albo contiene la prima metà della storia giapponese della saga, con forti riferimenti alle precedenti avventure in Giappone di Nathan Never.

Masami Hashimoto ha continue visioni della sua ex-fidanzata Reiko, viva ma prigioniera nel cyberspazio. Dapprima preso per pazzo, analisi dettagliate rivelano che le visioni di Hashimoto sono in qualche modo collegate con le stranezze che stanno avvenendo nel computer centrale dell'organizzazione. Nathan, invitato da Hashimoto, lo raggiunge in Giappone. La struttura dell'organizzazione è cambiata: Fujiwara è, insieme a Kaede, a capo dell'organizzazione, mentre al posto di Reiko si è unita all'organizzazione Yuki Minowa. Si decide per una missione di salvataggio nel cyberspazio, a cui parteciperanno Nathan, il braccio operativo dell'organizzazione e la giovane Okuno Igarashi. Sarà la forza psichica dei cinque a permettere di aprire un portale che li condurrà verso la regione del cyberspazio dove si trova la mente di Reiko. All'interno del cyberspazio, il gruppo di eroi si trova al cospetto con la mente di Reiko, che funge da tramite tra il cyberspazio del nostro universo ed un altro luogo, probabilmente il limbo dove risiedono i misteriosi uomini mascherati. La rosa, che simboleggia la mente di Reiko, si apre, e il gruppo è pronto ad entrarvi.

In quest'albo vi è un breve cameo di Zagor, in una vignetta che mostra una scena della lunga storia dello Spirito con la Scure Incubi, scritta da Tiziano Sclavi (da Zagor 275 a Zagor 280).

Discesa negli inferi[modifica]

In questo albo, scritto da Stefano Piani e disegnato da Ernestino Michelazzo, il gruppo, entrato nella mente di Sanada, si trova proiettato in un mondo virtuale costruito ad immagine del Giappone delle antiche leggende.

In questo ambiente virtuale i protagonisti incontrano il vecchio bonzo Sao Uchi che, dopo averli scambiati per dei, li conduce dal dio imprigionato, il quale a suo volta li conduce alla città di Dewan. Tochiro salva la vita a Yuki e ne diventa amante. Giunto a Dewan, il gruppo si trova a fronteggiare i programmi killer, che hanno assunto le fattezze dei draghi delle leggende giapponesi, e ne hanno la meglio. Yuki viene però ferita e tra i soccorritori c'è la stessa Reiko. Le condizioni di Yuki sono gravi. Minako la porta nel mondo reale, ma così facendo il portale si richiude e coloro che sono rimasti nel cyberspazio non avranno più energia per riaprirlo. Fujiwara entra nelle menti di Yabuno e Noguchi e arriva fino al cospetto dei Signori di Atlantide con i quali fissa a malincuore un patto: la liberazione dei suoi uomini in cambio della vita di Reiko e della promessa di non interferire mai più con i piani dei signori di Atlantide. Mentre Reiko sta per attraversare il portale, Hashimoto la ferma e decide di rimanere con lei nel cyberspazio. Gli altri membri del gruppo si salvano e anche i Signori di Atlantide sono soddisfatti, perché finalmente felice Reiko non tenterà più di uscire dal cyberspazio interferendo con i loro computer. Prima del ritorno a casa, Nathan riceve da Fujiwara un disco contenente tutte le informazioni dedotte sugli atlantidei.

Il mare della desolazione[modifica]

Nel quarto albo della saga, scritto da Stefano Vietti e disegnato da Giancarlo Olivares, lo scenario è la Luna.

In questo numero, Nathan Never è in viaggio su uno shuttle per una missione sul satellite, ma il velivolo viene dirottato da un manipolo di mutati del Gruppo di Liberazione dei Mutati, capeggiati da Hyder. Nel frattempo sta per essere attivata nello spazio un'antenna per le comunicazioni a lungo raggio della Macrotech Corporation, composta da tre giganteschi piloni. Le emissioni dell'antenna aumentano sempre di più disturbando le comunicazioni spaziali e soprattutto la possibilità dello shuttle dirottato di atterrare nel deserto lunare guidato da un radiofaro. Nathan riesce a fermare i mutati dirottatori, che muoiono durante lo scontro. Privo di ogni riferimento, lo shuttle tenta un allunaggio di fortuna. La maggior parte dei passeggeri muore e Nathan, con i pochi sopravvissuti, viene inseguito dai mutati che attendevano il loro allunaggio, capeggiati da Branko, fratello di Hyder. I sopravvissuti riescono a uccidere i primi inseguitori (tra cui Bux, un altro fratello di Branko). Trovato un avamposto, Nathan, Nyda, Diane e un altro uomo misterioso lasciano gli altri sopravvissuti nell'avamposto, mentre cercano di attirare i mutati di Branko in un inseguimento sulla superficie lunare. Branko vuole vendicarsi di Nathan Never per la morte dei due fratelli, mentre nello spazio l'antenna è oramai fuori controllo e i tre "piloni" che la compongono, dopo l'esplosione della base spaziale, cominciano a precipitare verso la terra. Sulla Luna, il piano di Nathan ha avuto successo, ma durante l'inseguimento, il misterioso uomo cerca di uccidere Nathan e Nyda e rivela a Diane, in realtà un magistrato, di essere un killer inviato per ucciderla. Viene però fermato in tempo da Nathan. Mentre stanno per essere raggiunti dai mutati, interviene la Polizia lunare. I mutati si arrendono, mentre Nyda viene portata in ospedale per essere curata.

L'isola nel cielo[modifica]

L'albo è stato scritto da Stefano Vietti e disegnato da Gigi Simeoni.

I tre piloni che componevano le antenne della stazione della Macrotech Corporation sono diretti verso la terra: a nulla servono i tentativi di distruggerli effettuati dalle astronavi dei Fanti Spaziali. Due piloni atterrano in pieno oceano, mentre il terzo devasta la città di New Nassau City. I mutati vengono incolpati di questo ennesimo disastro e inizia una fase di forti tensioni razziali. Di ritorno dalla Luna, Nathan viene immediatamente condotto da Legs all'Alfa Building. Il Consiglio di Sicurezza ha infatti deciso di delegare all'Agenzia Alfa le indagini da effettuare in merito ai piloni. Sigmund Baginov si accorge immediatamente che la posizione che i tre piloni hanno assunto (perfettamente triangolare) e il fatto che siano protetti da fortissimi campi elettromagnetici lasciano intuire che dietro alla tragedia ci sia un piano preordinato i cui fini sono ancora insondabili. In realtà, i Signori di Atlantide sono pronti a fare il loro rientro trionfale sulla Terra e non nascondono la loro intenzione di tornarci da dominatori, grazie alla loro tecnologia avanzatissima. Confrontando il disco fornito da Fujiwara con i dati in suo possesso, Sigmund si accorge di avere a che fare con una tecnologia a lui sconosciuta. Sarà il Martin Mystere robotico, che dopo aver visto la distribuzione geografica dei piloni è immediatamente corso all'Alfa Building, a intuire il ritorno degli Atlantidei. Accompagnati su uno dei piloni da un giovane pilota della marina, Luke Sanders, Jack O'Ryan, Legs, Nathan e Martin incontrano Aurora, una essere femminile (una creatura nata dagli esperimenti di Mu, chiamata "guerriero evanescente") in grado di emettere luce e di volare, che dichiara di essere la custode di uno dei piloni cerimoniali. Aurora ferisce Jack, ma si ferma quando Martin sfodera il suo Murchadna (una delle armi in dotazione all'esercito di Mu) e si inchina ai suoi piedi. Legs porta a terra Jack, mentre nel Sinclair Asylum Ann Never manifesta i suoi poteri telecinetici facendo volare attorno a lei fogli con sopra disegnate tutte le maschere dei Signori di Atlantide: il nucleo centrale sta facendo ritorno nella realtà e Martin, Nathan e Aurora sono assorbiti in un vortice luminoso.

La guerra senza tempo[modifica]

L'albo è stato scritto da Stefano Vietti e Antonio Serra e disegnato da Andrea Mutti ed è la seconda parte della storia iniziata nell'albo precedente.

Nathan Never, Martin Mystere e il guerriero muviano Aurora si risvegliano su Atlantide, protetti dallo scudo generato da Aurora, mentre i Signori di Atlantide iniziano a riattivare il computer organico: una volta completata la riattivazione, il ritorno sulla Terra sarà definitivo e potrà essere attivata la Fontana dell'esistenza, che contiene tutto il materiale genetico in grado di ricreare nuove generazioni di atlantidei. Aurora racconta a Nathan e a Martin la sua storia: era una donna umana una volta, mutata tecnologicamente per diventare un'arma mortale al servizio di Mu durante la guerra contro Atlantide, costretta ad arrendersi dopo che suo figlio venne fatto prigioniero dagli atlantidei. Ibernata, è stata da poco risvegliata per proteggere i piloni cerimoniali, in cambio della libertà per lei e per il figlio. Mentre sulla terraferma, Sigmund comincia a lavorare per decriptare i dati provenienti da uno dei piloni cerimoniali, Nathan, Martin e Aurora sconfiggono alcune delle difese del nucleo dell'isola. Aurora scopre che suo figlio è stato abbandonato a morire insieme al resto degli abitanti dell'isola: inizia un combattimento con i signori di Atlantide in cui la guerriera di Mu è sconfitta. Nel confronto finale, gli Atlantidei spiegano di essere stati costretti a ritirarsi nel limbo dopo l'attivazione di un'arma incontrollabile[3].

Precedentemente all'attivazione finale dell'arma, i Signori di Atlantide hanno deciso di salvare il materiale genetico della loro terra, occupandosi ciascuno di loro di una diversa classe di esseri viventi, oltre alle armi e alle tecnologie di cui disponeva la capitale, limitandosi a trasferire queste, piuttosto che gli abitanti, a causa dell'enorme energia necessaria per l'operazione, insufficiente per trasportare entrambi. Dal limbo in cui si sono rifugiati hanno iniziato a pianificare il loro ritorno, in un piano durato migliaia di anni. Gli atlantidei avvertono i preoccupati Nathan e Mystere che la loro alleata Aurora non era altro che la più spietata dei Guerrieri evanescenti, che si era fatta mutare volontariamente per il suo odio nei confronti di Atlantide, odio che sfogava torturando i prigionieri atlantidei detenuti nei campi di prigionia muviani. All'avvicinarsi di una nave della marina la distruggono, prima di mostrare il loro aspetto, quello di esseri umani orribilmente deturpati a causa dell'uso delle medicine e della tecnologia necessarie ad allungare la loro vita per i circa 10.000 anni trascorsi. Poco prima dell'attivazione totale del computer, Aurora reagisce usando le sue ultime energie, mentre Martin abbatte con il Murchadna il computer centrale. I Signori di Atlantide decidono di tentare di ritornare nel limbo, ma Sigmund, ignaro di quello che sta avvenendo, li ha appena privati del controllo di uno dei piloni, quindi non sono più in grado di trasportarsi da nessuna parte e apparentemente sono destinati a morire nel tentativo fallito di trasferimento.

Prima di fuggire, il Martin Mystère robotico copia i dati contenuti nella "Fontana dell'Esistenza", il database in cui i Signori della Guerra avevano memorizzato tutte le informazioni sulla loro civiltà. Aurora, che come il resto dell'isola non era ancora completamente "stabile" nella nostra realtà, muore rimpiangendo il possibile impero Muviano che lei e il Martin robotico avrebbero potuto far rinascere sconfiggendo gli Atlantidei, mentre i due eroi si ritrovano in pieno oceano. Nathan, stremato viene tenuto a galla dai poteri telecinetici della figlia Ann, che gli dice di odiarlo per aver causato la morte della madre, ma che è troppo importante per il futuro del pianeta. Svenuto, viene salvato da Luke, che riceve da Legs una proposta di entrare a lavorare in Agenzia. La saga si conclude con Ann Never che, oramai tranquillizzata, non disegna più le maschere dei signori di Atlantide, ma i volti dei Tecnodroidi che dovrà affrontare in futuro.

Il titolo di questo albo, La guerra senza tempo, era un termine già comparso nelle storie di Martin Mystere, per indicare alcuni piani messi in atto sia da alcuni politici e militari di Mu che di Atlantide, per poter continuare il loro scontro anche dopo la catastrofe che avrebbe segnato la distruzione delle due civiltà.

I Signori della Guerra di Atlantide[modifica]

Ogni signore della Guerra di Atlantide era stato incaricato di raccogliere il patrimonio genetico di alcuni tipi di esseri:

Nome Classe tutelata
  • Lamagg
  • Ditoss
  • Aghnet
  • Sapruel
  • Darak
  • Vegard
  • Pesci
  • Mammiferi
  • Uccelli
  • Insetti
  • Rettili
  • Uomini

Il gruppo era guidato da Amon, personaggio apparso anche in alcune storie di Martin Mystere e del suo spin off Magic Patrol[4]: in queste storie Amon viene presentato come un tecnomante atlantideo, ovvero un mago che univa le pratiche magiche alla tecnologia avanzatissima della sua civiltà. Esiliato per volere dei maghi più "ortodossi", rientra ad Atlantide chiamato dal governo quando la potenza della magia dei suoi maghi e in generale delle fonti di energia magiche iniziano a decadere, in parte a causa dello sfruttamento troppo intensivo dei Leys, e, da quel momento, pur senza essere in grado di risolvere questo problema, inizia una rapida carriera che lo porterà ad avere ruoli importanti nell'impero.

Conseguenze della saga[modifica]

  • Nathan Never tenterà di avvicinarsi di più a sua figlia.
  • Sono stati presentati due personaggi (Luke Sanders e Branko), che diventeranno due agenti Alfa
  • Per la prima volta l'Agenzia Alfa agisce sotto il diretto controllo del Consiglio di Sicurezza

Collegamenti irrisolti con Martin Mystère[modifica]

  • Il passaggio tra il governo "legittimo" di Atlantide, visto in alcune storie di Martin Mystère, e la situazione narrata da questa minisaga, con i Signori della Guerra di Atlantide guidati da Amon a capo di ciò che resta della capitale, non è mai stato narrato.
  • Nelle storie che compongono la saga viene detto che per poter tornare sulla Terra era necessario ripristinare i Leys, e gli stessi Signori della Guerra, pur volendo tornare da dominatori, sembrano sinceramente pentiti dello sfruttamento eccessivo del pianeta avvenuto al tempo di Atlantide. In una delle vignette della sequenza che narra i loro tentativi di guarire il pianeta durante diversi secoli, viene mostrato uno scontro con la fata Morgana comparsa in Martin Mystère, il cui scopo è opposto (distruzione dei Leys per far precipitare il pianeta in uno stato di desolazione e farlo invadere dagli abitanti dell'Annwn). Anche questo scontro non è mai stato narrato in nessuna delle due serie.

Note[modifica]

  1. La teoria dello scontro autodistruttivo tra Mu e Atlantide è stata ripresa da Martin Mystère, che condivide lo stesso universo narrativo con Nathan Never. Il tentativo di Amon e dei Signori della guerra di Atlantide di salvare la capitale è accennato negli albi Giganti di Martin Mystere numero 3 Gli Uomini in Nero (pag 88) e numero 4 La Maledizione del Sahara (pag 192).
  2. Antonio Serra: il futuro del fumetto, su Wikinotizie, 28 ottobre 2007. URL consultato il 12 dicembre 2019.
  3. In Martin Mystère viene spiegato che l'arma, un satellite in orbita marziana, era stata prodotta da Mu ed attivata, come forma di punizione, da alcuni alieni, i fratelli delle Pleadi, che ritenevano di essere stati ingannati dai muviani. L'arma, i cui effetti (asteroidi frantumati, "trasformati" in plasma e dirottati su migliaia di obiettivi sparsi per il pianeta) si manifesteranno alcuni anni dopo l'attivazione, sarà la causa della distruzione della civiltà dell'epoca. Si vedano a proposito gli albi Martin Mystère Gigante numero 3 Gli Uomini in Nero e numero 8 Il segreto delle Ombre Diafane.
  4. Zona X n.38, Magic Patrol: Il segreto della magia, n 39 Magic Patrol: La caduta dei draghi e n 30 Figli di un mondo perduto. Si vedano anche le schede sul sito di uBC Fumetti: Zona X 30b e Zona X 38b-39b.

Bibliografia[modifica]

Daniele Bevilacqua, La guerra senza tempo, in Dime Press n 15, anno VI, marzo 1997, Glamour International Production

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