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Romano Ruju

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Biografia[modifica]

Nato a Nuoro nel 1935 da Mario e Pietrina Serra, nella bella casa del nonno nel quartiere di Santu Predu.
Ha esordito nel 1967 con un romanzo autobiografico 'Il salto del fosso'[1] ottenendo il premio Grazia Deledda nel 1968, per la sezione opera prima.
Nel 1970 ha pubblicato il Dramma in 2 atti 'Quel giorno a Buggerru'[2] ovvero la rievocazione dell'eccidio del 1904 nelle omonime miniere, rappresentato già dal 1971 come opera teatrale.
In seguito, nel 1972, si è dato alle stampe Su Connottu, l'azione scenica in due tempi sulla sommossa scoppiata a Nuoro il 26 Aprile 1868, detta appunto Rivolta de Su Connottu, contro gli effetti della Legge delle Chiudende.
Romano Ruiu è stato per molti anni collaboratore di quotidiani come La Nuova Sardegna e L'Unione Sarda e di riviste letterarie quali 'Ausonia'.
Le sue poesie sono in diverse raccolte antologiche.
Il suo nome è associato alle "Figure rappresentative della vita culturale e politica nella Nuoro del Novecento" dal Rotary Club Nuoro[3].
L'ultima opera dello scrittore è uscita postuma nel 1974, con l'impostazione da lui voluta e trattasi della raccolta delle sue poesie intitolata 'La danza dell'Argia'[4].
A causa della sua morte non è mai stato pubblicato un romanzo incompiuto "L'Uomo di Orgosolo".
A Nuoro, la sua città natale, gli è stata dedicata la via omonima, nel quartiere di Badu 'e carros, parallela alle vie dedicate a Dessanay e Biasi.
E' stato anche un cultore della lirica e uno dei fondatori dello storico Coro di Nuoro, del quale è stato componente e cantante nel ruolo di Basso-Baritono, nonchè è stata incisa la sua voce solista nel primo LP del coro.
Ha collaborato inoltre al progetto (quale Geometra responsabile del comune di Nuoro) nella costruzione della “Piazza-monumento Sebastiano Satta"[5], disegnata dal suo amico Costantino Nivola[6].
La sua carriera di scrittore finisce a soli 38 anni a Nuoro, dove muore l'8 Maggio 1974 per via di un male incurabile.

Opere[modifica]

  • Il salto nel fosso - Cagliari, Sarda Fossataro, Agosto 1967.
  • Quel giorno a Bugerru, Padova, Rebellato, 1970.
  • Su connottu, Cagliari, Coop. Teatro di Sardegna, 1972.
  • La danza dell´argia, Cagliari, Sarda Fossataro, Giugno 1974.

Premi e riconoscimenti[modifica]

  • Romano Ruju ha ricevuto il premio Grazia Deledda nel 1968 grazie alla sua opera autobiografica 'Il salto nel fosso'.

Note[modifica]

Voci correlate[modifica]

Collegamenti esterni[modifica]