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Registro degli Osteopati d'Italia

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Registro degli Osteopati d’Italia
File:ROI Registro degli Osteopati d’Italia.jpg
AbbreviazioneR.O.I.
Fondazione1989
Sede centraleItalia Milano
PresidenteItalia Paola Sciomachen
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Il Registro degli Osteopati d'Italia (ROI) è un’associazione il cui scopo è perseguire, attraverso qualsiasi iniziativa utile, il riconoscimento professionale dell’osteopatia. Il ROI svolge attività di sostegno, promozione e supporto alla regolamentazione dell’osteopatia, anche attraverso attività di autoregolamentazione, di indirizzo del sistema educativo, di controllo formativo e deontologico, di promozione culturale e di rappresentanza di categoria a livello nazionale e internazionale [1].

Storia[modifica]

Il Registro degli Osteopati d'Italia (ROI) nasce a Chieti nel 1989 [2] su iniziativa di Eddy Deforest e Pasquale D’Antonio, già fondatori nel 1982 della prima scuola italiana di osteopatia, l’Associazione Italiana di Osteopatia (AIO), che l’anno successivo si trasforma in Istituto Italiano di Osteopatia (IIO) [3]. Il ROI è un’associazione privata senza fini di lucro e costituita, ai sensi dell’art. 36 e successivi del Codice Civile, per svolgere attività di autoregolamentazione, autodisciplina, rappresentanza, coordinamento, indirizzo e governance del sistema educativo, deontologico, culturale e professionale a cui si attengono volontariamente gli iscritti. Già dagli anni novanta l’associazione, sotto la presidenza di Edoardo Rossi, è stata attiva reclutando al suo interno le risorse professionali disponibili e proponendosi come riferimento per pazienti e professionisti del settore su tutto il territorio nazionale. Nel 2014 viene costituito un nuovo Consiglio Direttivo guidato da Paola Sciomachen che punta anche in Italia al riconoscimento dell’ostopatia come nuova professione sanitaria e a separare l’associazionismo dei professionisti da quello degli istituti formativi. Nel 2016 l’associazione è diventata Associate Member dell’International Osteopathic Alliance (OIA) [4], società globale creata nel 2004 per far progredire la filosofia e la pratica della medicina osteopatica in tutto il mondo, promuovendo nel contempo l’eccellenza nell’istruzione, nella ricerca e nell’erogazione dell’assistenza sanitaria in ambito osteopatico. Oggi l’OIA rappresenta oltre 120mila professionisti del settore e 75 organizzazioni attive in 30 Paesi [5] . Il 22 dicembre 2017, dopo innumerevoli proposte di legge in svariate legislature e un iter parlamentare durato quattro anni con il Ddl Lorenzin, l’osteopatia è stata ufficialmente riconosciuta dallo Stato Italiano come professione sanitaria nell’articolo 7 della legge 3/2018 [6] .

Scopi e funzioni[modifica]

Il primo obiettivo statuario del Registro degli Osteopati d’Italia è stato quello di perseguire, attraverso qualsiasi iniziativa utile, il riconoscimento professionale dell’osteopatia, obiettivo raggiunto con l’approvazione dell’art.7 L. 3/2018, e la sua successiva regolamentazione che necessita ancora di ulteriori passaggi tecnico giuridici per i quali il ROI continuerà a proporsi come interlocutore di riferimento. L’associazione opera nell’ottica di sostenere, promuovere e qualificare, sul territorio italiano, la pratica dell’osteopatia, anche attraverso attività di autoregolamentazione, di controllo formativo e deontologico, di promozione culturale, di rappresentanza di categoria a livello nazionale e internazionale e di indirizzo del sistema educativo. Il ROI è attivo inoltre nella sensibilizzazione dell’opinione pubblica ed in particolare dei propri associati verso tematiche come il ragionamento clinico basato sulle evidenze, la formazione continua e della il ruolo dell’osteopatia nel sistema interprofessionale per la salute del cittadino. Questa attività è realizzata attraverso l’organizzazione di incontri cittadini, assemblee macro-regionali e nazionali, seminari di studio, corsi di aggiornamento professionale per i propri soci e trova la sua più alta espressione nel Congresso Nazionale dell’associazione arrivato nel 2018 alla sua quarta edizione[7]. I principi fondanti dell’associazione sono raccolti nel “Manifesto” dell’osteopata, aggiornato di recente nel “Manifesto del ROI per una nuova professione” [8] [9] che fa riferimento ai contenuti del Benchmark per la formazione in medicina complementare per la formazione osteopatica dell’OMS [10] e alla norma europea CEN 16686 del 2015 [11] per l’Erogazione dei Servizi Sanitari in Osteopatia, alla stesura della quale hanno collaborato anche rappresentanti del ROI oltre a quelli di associazioni di paesi nei quali l’osteopatia è già regolamentata come Finlandia, Francia, Islanda, Malta, Portogallo, Regno Unito [12]. L’impegno del Consiglio Direttivo del ROI si esplica anche nell’attività tecnica e politica a supporto della regolamentazione giuridica della professione, attraverso l’individuazione e la definizione delle competenze professionali dell’osteopata. A tale scopo nel 2017 il ROI con un gruppo di osteopati esperti e in collaborazione con la Società Italiana di Pedagogia Medica (SIPeM) ha elaborato e condiviso con la comunità di formazione e di pratica il Core Competence in Osteopatia. L’associazione che già dal 1989 ha monitorato la formazione dei professionisti, contribuisce ad individuare con le istituzioni i possibili percorsi di riconoscimento ed equipollenza dei titoli precedenti l’istituzione della legge 3/2018.

Organi[modifica]

In carica per cinque anni, il Consiglio Direttivo (o Consiglio di Amministrazione) ha il compito di guidare il ROI: è composto da otto membri, tra i quali vengono eletti il Presidente, il Vicepresidente, il Segretario, il Tesoriere e quattro Consiglieri che rappresentato le quattro Macro-Regioni territoriali nelle quali viene suddiviso il paese. Il Presidente convoca e presiede l’Assemblea Generale dei Soci in modalità ordinaria (almeno una volta all’anno per l'approvazione del bilancio preventivo e consuntivo) o straordinaria, qualora le condizioni lo richiedano. l’Assemblea Generale dei Soci, che è l’organo sovrano dell’Associazione, nomina i componenti del Consiglio Direttivo e del Collegio dei Probiviri e delibera su direttive di indirizzo generale dell’associazione anche in merito all’approvazione, modifica e ratifica dello Statuto e dei Regolamenti e alla messa in liquidazione dell’associazione. I Soci Attivi ammessi al R.O.I., attualmente 2700 circa, sono osteopati professionisti di nazionalità italiana e straniera che hanno conseguito un Diploma di Osteopatia (D.O.) secondo criteri europei i cui standard formativi sono stati negli anni gradualmente elevati e attualmente corrispondono a quelli delle “Disposizioni per i servizi Osteopatici” della norma CEN. La Commissione Didattica sin dalla fondazione del ROI ha curato gli standard della formazione e il controllo dei professionisti che hanno potuto iscriversi al Registro solo se in regola con il curriculum scolastico e dopo il superamento dell'esame di ammissione al ROI.

Il Collegio dei Probiviri è l’organo che vigila sul rispetto dello Statuto da parte del Consiglio Direttivo, che interviene sui reclami e sui ricorsi dei Soci e decide sui conflitti interni tra i vari organi sociali e in materia di esclusione dall’associazione. Altri organi contemplati nello Statuto del ROI sono le Assemblee Macro-Regionali con compito di promuovere iniziative particolari o locali, purché non in contrasto con lo Statuto, il Revisore legale dei Conti nominato dall’Assemblea su proposta del Consiglio Direttivo e che ha il compito di vigilare sulla regolare gestione amministrativa, sul corretta formulazione del bilancio e sulla tenuta delle scritture contabili.

Voci correlate[modifica]

Note[modifica]

Collegamenti esterni[modifica]


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