You can edit almost every page by Creating an account. Otherwise, see the FAQ.

Rasputin (Anastasia)

Da EverybodyWiki Bios & Wiki.

«Ascolta le mie parole! Tu e la tua famiglia morirete entro 15 giorni! Io non mi darò pace finché non vedrò la stirpe dei Romanov estinta per sempre!»

(Rasputin rivolto a Zar Nicola e la sua famiglia all'inizio del film)
Rasputin
File:RasputinDonBluth.jpg
Rasputin
Lingua orig.Inglese
AutoreDon Bluth
Voci orig.
Voce italianaMauro Bosco
SpecieUmano (ex), non morto
SessoMaschio
Poteri
  • Invulnerabilità semi-totale
  • Arti magiche (grazie al reliquiario)

Grigori Rasputin è l'antagonista principale del film d'animazione Anastasia, diretto da Don Bluth, ed è ispirato al monaco Grigorij Rasputin, personaggio realmente esistito.

Lo spin-off Bartok il magnifico del 1999 vede protagonista il pipistrello di Rasputin; il monaco non compare e non viene menzionato.

Personaggio[modifica]

Inizialmente è il fido consigliere dello zar, Nicola II Romanov. Quando quest'ultimo, però, scopre le brame di potere e il tradimento del monaco, lo bandisce dal suo regno.

Rasputin, accecato dall'odio verso Nicola, maledice lui e tutta la sua famiglia, che sarebbe stata cancellata definitivamente. Decide di vendere l'anima al diavolo: in cambio avrebbe ottenuto la capacità di distruggere per sempre i Romanov; si trasforma così in un non morto dai poteri sovrannaturali (specialmente è abile nell'evocazione di strani demoni verdi), derivanti da un reliquiario di vetro, al quale la vita del monaco è legata.

Nel film è il responsabile della rivoluzione che portò allo stermino dei Romanov, e nel corso del film attenta più volte alla vita di Anastasia, essendo lei l'ultima discendente della famiglia Romanov. Nelle sue malefatte è accompagnato da un buffo pipistrello albino di nome Bartok a cui è molto affezionato, il quale, preoccupato dall'ossessione del suo padrone per i Romanov, arriva a consigliargli "Dimentichi la ragazza e si prenda una vacanza!".

Il modello di non morto a cui Rasputin sembra corrispondere è il Lich: nella tradizione fantasy infatti, il Lich è un non morto la cui vita è legata ad un oggetto (nel caso di Rasputin un reliquiario). Il suo punto di forza è quell'oggetto, ma è anche il suo punto debole, in quanto una volta distrutto per il Lich non c'è più scampo.

In quanto non-morto da quasi dieci anni il suo corpo è ormai marcio ed instabile; ne consegue che in numerose occasioni Rasputin perde uno o più pezzi del suo corpo, riattaccandosele poi, dando vita a gag divertenti nel corso del film (come nella canzone Nella Notte e nel Buio da lui cantata)

Nel doppiaggio originale è stato doppiato da Christopher Lloyd, in quello italiano da Mauro Bosco.

Biografia[modifica]

Rasputin è introdotto nel film quando, dopo essere stato esiliato dallo zar, maledice lui e tutta la sua famiglia.

In seguito il monaco vende la sua anima al diavolo, ottenendo poteri oscuri, grazie ai quali semplifica le cose ai rivoluzionari e causa così la distruzione della famiglia Romanov. Però, nel tentativo di uccidere la piccola Anastasia in fuga con la nonna, il monaco cade in un lago ghiacciato e perde il possesso del suo reliquiario; così senza più poteri, sprofonda nelle acque gelide, sotto lo sguardo impotente di Bartok.

Ma a causa del suo patto col diavolo non muore, e rimane sospeso tra la vita e la morte, in un limbo, con delle strane creature insettoidi come unica compagnia.

Il reliquiario viene poi trovato dal suo fido pipistrello Bartok, dopo dieci anni, e ritorna in possesso del suo proprietario; così Rasputin riacquista i suoi poteri e si appresta ad attentare di nuovo alla vita di Anastasia, ultima discendente della famiglia Romanov e diretta a Parigi assieme a Dimitri e Vladimir, per incontrare l'Imperatrice, sua nonna. Per sua sfortuna, però, il monaco fallisce per ben due volte.

Nel frattempo Anastasia ha raggiunto Parigi e si è ricongiunta con la nonna; al che il malvagio Rasputin la raggiunge di persona e cerca nuovamente di uccidere lei e Dimitri, con le sue arti magiche. Nel corso della lotta che ne consegue Anastasia capisce che il reliquiario magico non solo è la fonte dei poteri del perfido non morto, ma è anche il contenitore della sua vita, e dopo essersene impossessata, lo distrugge causando così la fine di Rasputin.

Realtà storica[modifica]

Rasputin era già morto al tempo dello sterminio dei Romanov, ma nel film ne è il diretto responsabile e viene presentata la rivoluzione d'ottobre come un atto del demonio.

Nel film a Rasputin viene attribuito il ruolo dell'antagonista e viene presentato come un uomo malvagio e assetato di potere. Questa versione dei fatti è stata spesso sposata dai media (Rasputin fu protagonista di numerosi film horror, tra cui è celebre quello interpretato da Christopher Lee in Rasputin: il monaco folle) ma si basa su calunnie diffuse all'epoca dagli esponenti dell'aristocrazia russa per diffamarlo: Rasputin era un brav'uomo che sfruttava la sua amicizia e la sua influenza con la famiglia reale per spingere la nobiltà russa ad avere maggiore cura del popolo povero ed affamato da cui lui veniva e pertanto non veniva visto di buon occhio dai nobili che cercarono ripetutamente di infangarlo e poi di assassinarlo.

Il suo annegamento nel fiume all'inizio del film, dopo che è saltato dal ponte, cadendo su Anastasia per non farla scappare è un riferimento alla sua reale morte, avvenuta proprio per annegamento nel 1916 da parte del principe Feliks Jusupov, del granduca PDmitrij avlovič e del monarchico Vladimir Puriškevič, che cercando di assassinarlo, lo fecero annegare, in un vano tentativo di salvare la monarchia.


Questo articolo wiki "Rasputin (Anastasia)" è da Wikipedia The list of its authors can be seen in its historical and/or the page Edithistory:Rasputin (Anastasia).