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Raffaele Durante

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È stato il primo manager non tedesco alla guida della filiale italiana della multinazionale Siemens, presidente della Camera di Commercio Italo-Germanica e responsabile per l'Italia della Treuhandanstalt di Berlino, l'ente federale per la privatizzazione delle imprese statali dell'ex DDR.[1]

Biografia[modifica]

Avendo ottenuto il diploma in ragioneria, entrò nel 1941 in Siemens, all'epoca guidata dal barone tedesco Von Rautenkranz, con la qualifica di impiegato d'ordine di terza categoria e vi fece carriera restandovi per 61 anni presso la filiale italiana della multinazionale tedesca[2].

Ottenuta la laurea in economia e commercio alla Università commerciale Luigi Bocconi di Milano nel 1949, ha ricoperto ruoli di crescente responsabilità: nel 1961 è membro del comitato di direzione di Siemens Elettra e nel 1972 vice direttore generale. Ha inoltre ricoperto l'incarico di amministratore delegato e direttore generale di Siemens Data fino al 1975. Nel marzo dello stesso anno diviene amministratore delegato e direttore generale di Siemens Elettra, nel frattempo trasformatasi in "Siemens SPA", come primo non tedesco alla guida di una regional company, dando avvio ad un cambio di politica nei quartieri generali dell'azienda a Monaco di Baviera, con la decisione di affidare la gestione delle società consociate straniere a manager locali[3].

Nel 1983 ottiene l'incarico di presidente della società che mantiene fino al marzo del 2002, quando il consiglio di amministrazione gli conferisce la presidenza onoraria.

Muore nel maggio 2002.[4] Per tenere vivo il suo ricordo, dopo la scomparsa il consiglio di amministrazione della società ha istituito il “Fondo Raffaele Durante” finalizzato alla realizzazione di progetti sociali in favore dei collaboratori.[5]

L'attività nella Treuhandanstalt di Berlino[modifica]

Nel 1991 Durante viene nominato delegato per l'Italia dalla Treuhandanstalt di Berlino, l'ente fiduciario voluto dal Governo federale tedesco per la gestione e la privatizzazione del patrimonio statale della ex DDR.[6] Riesce a portare a termine dal 1991 alla fine del 1993[1] 30 operazioni di investimento ad opera di aziende italiane tra cui Menarini, acciaierie Gruppo Riva, Feralpi, Radici, Lodigiani e Fiat Impresit favorendo il passaggio da un'economia di Stato ad un'economia di mercato. La maggior parte degli investimenti italiani ha riguardato acquisizioni di produzioni locali con apporto di proprie tecnologie e sviluppo di nuovi prodotti. Il Gruppo Riva ha rilevato due acciaierie a Henningsdorf e Brandeburgo, investendo 350 milioni di marchi dell'epoca. Menarini ha acquisito la Berlin Chemie AG, uno dei tre principali produttori farmaceutici nella ex DDR (Deutsche Demokratische Republik) con proprie strutture a Mosca, Varsavia, Praga, Bratislava. Nel settore dell'edilizia fu siglato l'accordo fra Fiat Impresit-Cogefar, Lodigiani e l'Istituto Bancario San Paolo di Torino con l'appoggio della Dresdner Bank.

Altri incarichi[modifica]

È stato per 15 anni presidente della Camera di Commercio italo-germanica dopo la presidenza di Fulvio Bracco, presidente di Siemens Nixdorf Informatica e di Italdata, reggente con funzioni di censore della Banca d’Italia di Milano, vicepresidente del CESPEL (Centro di studi dei problemi dell'economia e del lavoro della Università commerciale Luigi Bocconi), dell'Unione delle Camere di Commercio estere in Italia e dell'ISPI (Istituto per gli studi di politica internazionale).

Onorificenze[modifica]

Ha ottenuto le onorificenze di:

Cavaliere del lavoro - nastrino per uniforme ordinaria Cavaliere del lavoro
— 1987

Note[modifica]

  1. 1,0 1,1 Privatizzazioni: imprese italiane a gonfie vele nella ex DDR, su www1.adnkronos.com, 18 marzo 1992. URL consultato il 10 dicembre 2018.
  2. Articolo di Fabrizio Vallari su Tempo economico, anno XXXIV, n.379, dell'aprile 1997, pag. 15-18.
  3. "È mancato Raffaele Durante, Presidente onorario di Siemens Italia", Elettronica Plus, 3 giugno 2012
  4. È mancato Raffaele Durante, presidente onorario di Siemens in Italia, su elettronica-plus.it, 3 giugno 2002. URL consultato il 9 dicembre 2018.
  5. Bilancio Siemens S.p.A. 2002 Relazione degli amministratori sulla gestione Copia archiviata, su siemens.it. URL consultato il 29 luglio 2013 (archiviato dall'url originale il 24 dicembre 2004).
  6. Giorgio Lonardi, Ex DDR, si privatizza, nel '91 a casa in 336.000, su ricerca.repubblica.it, 12 novembre 1991. URL consultato il 10 dicembre 2018.
  7. Siemens, è morto Raffaele Durante, in Adn Kronos, 1º giugno 2002. URL consultato il 9 dicembre 2018.

Bibliografia[modifica]

  • Francesco Alberoni, Adriano De Maio, Raffaele Durante, Siemens: 1899-1999, cento anni in Italia, Milano, Franco Maria Ricci, 1999


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