Premier 1 Grand Prix
Premier 1 Grand Prix | |
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Categoria | Monoposto |
Nazione | mondiale |
Piloti | 24 |
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Premier 1 Grand Prix è stato un progetto di un nuovo sport motoristico con l'idea di brandizzare ogni vettura presente in gara con i colori di un particolare club di calcio. È stato ideato per un massimo di 30 squadre le quali, nel caso in cui fossero interessate, sarebbero diventate un team al Premier 1 Gran Prix. Si fecero avanti Tottenham Hotspur, R.S.C. Anderlecht, Leeds United, Benfica, Olympique Lyonnais, Chelsea F.C., Valencia e Feyenoord per correre una serie di quindici gare in Europa, America Latina e Asia. Il progetto non fu mai realizzato seppure gettò le basi per la Superleague Formula.
Calendario[modifica]
Furono inizialmente programmate dodici gare da disputare nel 2002: undici in Europa ed una in Sud America. Le date delle gare furono decise in modo da non sovrapporsi alle gare di Formula 1
Calendario Proposto nel 2002[modifica]
Numero | Circuito | Luogo | Data | |||
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1 | Autódromo do Estoril | Estoril, Portogallo | 14 Luglio 2002 | |||
2 | EuroSpeedway Lausitz | Brandeburgo, Germania | 4 agosto 2002 | |||
3 | Dijon-Prenois | Digione, Francia | 11 agosto 2002 | |||
4 | Donington Park | Castle Donington, Inghilterra | 25 agosto 2002 | |||
5 | Circuit Park Zandvoort | Zandvoort, Paesi Bassi | 8 settembre 2002 | |||
6 | Brno Circuit | Brno, Repubblica Ceca | 29 settembre 2002 | |||
7 | Circuito Internazionale Santamonica | Misano Adriatico, Italia | 6 ottobre 2002 | |||
8 | Circuit Ricardo Tormo | Valencia, Spagna | 20 ottobre 2002 | |||
9 | Autódromo Juan y Oscar Gálvez | Buenos Aires, Argentina | 3 novembre 2002 | |||
10 | Autódromo Internacional Nelson Piquet | Rio de Janeiro, Brasile | 10 novembre 2002 | |||
Fonte:[1] |
Vetture[modifica]
Le vetture della serie avevano lo scopo di aumentare la competizione e sarebbero state fornite da Reynard Motorsport dopo che un accordo precedente con Dallara era fallito. Il progetto è stato diretto da James Bolton e ha lavorato sotto la supervisione del direttore tecnico Nick Wirth e del designer John Thompson. Il telaio sarebbe stato realizzato in fibra di carbonio e kevlar derivato dai progetti standard di Formula Uno utilizzando le ultime innovazioni.[1]
Tutte le auto sarebbero state montate con pneumatici slick e mirate ad avere velocità massime simili a quelle della Formula Uno. Avon sarebbe stato l'unico fornitore di pneumatici della serie, ma il prototipo della vettura era dotato di pneumatici Goodyear. Le sospensioni sarebbero consistite in bilancieri attivati da pushrod che agiscono sulla molla elicoidale e gli ammortizzatori regolabili avrebbero avuto barre antirollio a velocità variabile. I montanti delle sospensioni sarebbero stati costruiti con montaggi in acciaio con dischi dei freni in carbonio a quattro ruote e quattro pinze del pistone.[1]
Note[modifica]
- ↑ 1,0 1,1 1,2 (EN) S.S. Collins, Unraced...: Formula One's Lost Cars, Poundbury, Dorset, Veloce Publishing, marzo 2007, pp. 96-112, ISBN 978-1-84584-084-6. URL consultato il 23 novembre 2017 (archiviato il 28 novembre 2017).
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