Partito dei Sardi

Il Partito dei Sardi (PdS) è un partito indipendentista sardo che si iscrive nella tradizione della non-violenza e del patriottismo civile e costituzionale che ha mosso le migliori esperienze di liberazione ed emancipazione dei popoli in Europa e nel Mondo.

È stato fondato nel 2013 da Paolo Maninchedda e Franciscu Sedda, che hanno elaborato il Manifesto del partito nel libro "L'INDIPENDENZA DELLA SARDEGNA: per cambiare e governare il presente".

Per il Partito dei Sardi la sovranità della nazione sarda, essendo fondata sul consenso dei sardi, è originaria e non delegata dallo Stato italiano. Essa richiede di essere interpretata come tale anche nel contesto di poteri limitati, come quelli che caratterizzano la Regione Autonoma della Sardegna, e di sovranità negata, come sancito dalla Costituzione italiana.

Per questo il motto del Partito dei Sardi è “Facciamo lo Stato”, che significa in primo luogo una chiamata all’impegno individuale e collettivo per costruire uno Stato indipendente, una Repubblica di Sardegna, ma anche un richiamo e uno sprone a comportarsi da subito da Stato, prendendo tutto il potere e tutte le responsabilità che spettano al popolo sardo per governarsi in maniera giusta, dimostrando nei fatti la capacità di crescita civile e di autodeterminazione nazionale. Da tutto ciò risulta evidente, per il Partito dei Sardi, che l’assetto attuale dello Stato italiano in cui la Sardegna è collocata è anacronistico e inadeguato rispetto alle ambizioni civili e di sviluppo dei sardi. Così come è un freno alla possibilità di mettere in campo politiche efficaci per la crescita delle capacità e delle competenze di ogni singola donna e uomo di Sardegna, così come lo sviluppo di progetti volti alla produzione di valore, ricchezza e prosperità condivisa.

Per il Partito dei Sardi dunque la prospettiva politica e istituzionale coerente con la coscienza nazionale dei sardi è il federalismo democratico e solidaristico europeo. Vale a dire la prospettiva di uno Stato sardo dentro l’Unione europea o, ancor meglio, dentro i futuri Stati Uniti d’Europa.

Nelle elezioni sarde del 2014 il Partito dei Sardi ha eletto tre rappresentanti, ai quali, nel corso della XV legislatura, si sono aggiunti altri due consiglieri. In questo modo il partito è diventato la seconda la seconda forza della maggioranza di governo in Sardegna, dopo il PD. L’ultimo ingresso è quello di Alessandro Unali, che si aggiunge a Gianfranco Congiu (capogruppo), Augusto Cherchi, Piermario Manca e Roberto Desini. Tra le battaglie politiche del Partito dei Sardi: l'Agenzia Sarda delle Entrate e un nuovo rapporto con lo Stato Italiano.

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