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Partito Comunista Italiano (2016)

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Partito Comunista Italiano
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PresidenteSelene Prodi
SegretarioMauro Alboresi
CoordinatoreGiacomo De Angelis
StatoItalia Italia
SedeViale Giuseppe Mazzini, 146
00195, Roma
AbbreviazionePCI
Fondazione26 giugno 2016
DissoluzioneModulo:Wikidata:443: attempt to index field 'wikibase' (a nil value)
IdeologiaComunismo
Euroscetticismo[1]
Marxismo[2][3]
Leninismo[4]
Anticapitalismo[5]
Antifascismo[6]
Anti-imperialismo[7]
CollocazioneEstrema sinistra
CoalizionePotere al Popolo! (2017-2018)
Piattaforma 30 Luglio (2020-)
Affiliazione internazionaleIncontro Internazionale dei Partiti Comunisti e Operai[8]
Seggi massimi Camera
0 / 630
Seggi massimi Senato
0 / 315
Seggi massimi Europarlamento
0 / 76
Seggi massimi Consiglio regionale
0 / 897
TestataRagioni e Conflitti
Organizzazione giovanileFederazione Giovanile Comunista Italiana
IscrittiModulo:Wikidata:443: attempt to index field 'wikibase' (a nil value)
Colori     Rosso
Sito web

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Il Partito Comunista Italiano (PCI) è un partito politico italiano, fondato nel 2016 a San Lazzaro di Savena, in continuità con l'omonima formazione sciolta nel 1991. Il PCI proviene dal Partito Comunista d'Italia e vi confluiscono esponenti di Rifondazione Comunista, dell'Associazione per la Ricostruzione del Partito Comunista[9][10] e alcuni indipendenti.[11][12][13]

L'organizzazione giovanile del PCI è la Federazione Giovanile Comunista Italiana.

Storia[modifica]

La fondazione e la creazione del PCI[modifica]

Il PCI nasce con l'Assemblea Nazionale Costituente tenutasi in provincia di Bologna dal 24 al 26 giugno 2016, dall'appello dell’Associazione per la Ricostruzione del Partito Comunista, con l'adesione del Partito Comunista d'Italia (ex PdCI) e con la confluenza di esponenti di Rifondazione Comunista. I delegati eleggono in tale occasione il comitato centrale, che il giorno successivo nomina a sua volta Mauro Alboresi segretario.[14]

Il 24 e 25 Settembre dello stesso anno, si tiene a Roma l'assemblea fondativa dell'organizzazione giovanile del partito e Francesco Valerio Della Croce ne viene eletto segretario nazionale.[15] Il PCI si schiera per il NO al referedum sulle modifiche costituzionali del 4 dicembre 2016 proposte dal Governo Renzi[16].

In occasione del Consiglio europeo, tenutosi a Roma il 25 marzo per celebrare il sessantesimo anniversario della firma dei Trattati di Roma, il PCI partecipa assieme ad altre organizzazioni (tra cui sindacati di base e movimento No TAV) al corteo della piattaforma Eurostop contro l'euro, l'UE e la NATO.[1][17]

Il partito si presenta inoltre alle elezioni comunali del 2017 in diversi comuni capoluogo, senza ottenere nessun seggio.

Elezioni politiche, regionali e amministrative del 2018[modifica]

In vista delle elezioni politiche del 2018 aderisce alla lista elettorale Potere al Popolo! (PaP), con la quale il segretario nazionale Mauro Alboresi è stato candidato per la Camera. Non avendo però superato la soglia di sbarramento la lista non ha eletto alcun parlamentare.[18][19] Il PCI decide comunque di continuare a far parte del progetto,

  1. RINVIA Template:Senza fonte. Si decide quindi di indire il primo congresso a luglio dello stesso anno.[20]

Alle regionali nel Lazio del 2018 sostiene Potere al Popolo!, che candida Elisabetta Canitano alla presidenza, la quale si attesterà all'1,31% dei voti (1,41% per il candidato).[21]

Il primo congresso nazionale del PCI e FGCI[modifica]

Dal 6 all'8 luglio 2018 si svolge a Orvieto il primo congresso del PCI. In tale occasione il partito abbandona ufficialmente Potere al Popolo!, Mauro Alboresi viene riconfermato segretario nazionale e Selene Prodi sostituisce Manuela Palermi quale presidente del Comitato Centrale.[22] A causa delle dimissioni del consigliere Pietro Rinaldi, Rosaria Galliero, esponente napoletana del PCI e della FGCI, il 26 ottobre 2018 entra nel Consiglio comunale essendo la prima dei non eletti della lista Napoli in comune a Sinistra, facendo parte della maggioranza a sostegno del sindaco Luigi De Magistris.[23]

Dal 24 al 25 Novembre 2018 si svolge a Napoli il primo congresso della Federazione Giovanile Comunista Italiana[24], Nicolò Monti (già membro in passato della segreteria nazionale della FGCI), viene eletto segretario nazionale.[25]

Elezioni europee e regionali del 2019[modifica]

A febbraio il PCI sostiene alle elezioni regionali in Sardegna, insieme al PRC, la lista Sinistra Sarda che ottiene lo 0,6%.

Alle elezioni regionali in Basilicata del marzo 2019 il PCI sostiene insieme a Rifondazione, Sinistra Italiana, Possibile e Diem25 il candidato Valerio Tramutoli de La Basilicata Possibile che ottiene il 4,37%.

Nel gennaio del 2019 il PCI apre alle altre forze della sinistra radicale in vista di una lista unitaria per le elezioni europee del 26 maggio. Tuttavia, dopo alcune settimane di dialogo, è stata registrata una diversità di vedute, in modo tale che il PCI decide di concorrere da solo con la raccolta firme, ma non raggiunge il quorum per potersi presentare, dunque è fuori dalla consultazione elettorale.[26]

Alle elezioni regionali umbre il PCI si candida in coalizione con Potere al Popolo! a sostegno del candidato Emiliano Camuzzi. Il Partito si ferma allo 0,5%, la coalizione allo 0,9%.[27]

Annuncia in seguito, insieme al PRC e al Partito del Sud, il sostegno per le elezioni emiliano-romagnole alla lista l'Altra Emilia-Romagna, guidata da Stefano Lugli. La lista è alternativa alla coalizione di centro sinistra ma anche dalla lista di Potere al Popolo! e al Partito Comunista.[28]

Il PCI, insieme a Sinistra Anticapitalista di Franco Turigliatto e al Partito Comunista dei Lavoratori di Marco Ferrando, lancia nel frattempo l'Assemblea delle Sinistre di Opposizione a cui partecipano anche il PRC, PaP ed altre forze minoritarie. Queste forze si collocano quindi all'opposizione del governo Conte II.[29]

Elezioni regionali e referendum del 2020[modifica]

La lista guidata da Stefano Lugli alle elezioni emiliano-romagnole del 26 gennaio si ferma allo 0,36%, non eleggendo alcun consigliere regionale.[30]

Il 30 luglio 2020 il partito stringe un patto d'azione con Fronte Popolare, lanciando la "piattaforma 30 Luglio"[31].

Per quanto riguarda le elezioni regionali di settembre, che interesseranno sette regioni, il PCI corre ovunque separato dalle coalizioni di centro-sinistra con il supporto del FP[32] e, in alcune regioni, di altri partiti dell'area comunista. In Veneto fa parte della lista Solidarietà Ambiente Lavoro[33] insieme a Rifondazione che prende lo 0,8%, in Toscana presenta una propria lista a sostegno di Marco Barzanti con lo 0,9%[34], nelle Marche da vita alla lista Comunista![35][36] insieme al Partito Comunista che ha l'1,3% e in Puglia si presenta con Rifondazione e Risorgimento Socialista all'interno della lista Lavoro Ambiente Costituzione[37] la quale si ferma solo allo 0,3%. Nella stessa giornata delle regionali avrà luogo il referendum confermativo sulla riduzione del numero dei parlamentari e il PCI si schiera per il NO[38].

Ideologia[modifica]

Comunismo e anticapitalismo[modifica]

Il Partito Comunista Italiano si ispira ai valori della Costituzione Repubblicana, della Resistenza e dell’antifascismo, e si richiama al miglior patrimonio politico e ideologico dell’esperienza storica del PCI, da Gramsci a Berlinguer, e in particolar modo al pensiero gramsciano e togliattiano, della sinistra di classe italiana e del movimento operaio e comunista italiano ed internazionale, alla migliore tradizione marxista-leninista, alle migliori esperienze del socialismo scientifico, alle conquiste dei movimenti per la pace ed antimperialisti, alle lotte ambientaliste, antirazziste, di genere e per i diritti civili. Il PCI afferma la centralità del conflitto tra capitale e lavoro e sostiene che debba essere affrontata assieme alla contraddizione tra capitale e natura e alle questioni di Genere (scienze sociali) e si pone l'obiettivo di organizzare la Classe lavoratrice, assumendo al contempo la teoria dell'Egemonia culturale di Antonio Gramsci e riconoscendo l'Internazionalismo proletario quale fondamento dell'azione politica.[2] Il PCI persegue una politica di confronto, in piena indipendenza ed autonomia, con tutte le forze democratiche, progressiste e di sinistra che operano nel rispetto dei principi e dei valori della Costituzione Repubblicana, nata dalla Resistenza, senza cessioni di sovranità sulle questioni di fondo, ma capace di trovare volta a volta la sintesi strutturata e non occasionale dell’unità d’azione. Promuove la connessione con i movimenti progressivi della società, si batte per un’etica pubblica fondata sulla centralità della questione morale.[2]

Antimilitarismo e antimperialismo[modifica]

Il PCI opera affinché la politica estera italiana, nel rispetto dell’articolo 11 della Costituzione, ripudi la guerra, promuova la pace, la pacifica coesistenza, la cooperazione multilaterale tra le nazioni e l’amicizia tra i popoli, in particolare tra i Paesi della regione euromediterranea, per un nuovo internazionalismo proletario, contro la tendenza alla centralizzazione dei capitali.[2] Il PCI si batte per la pace e il disarmo militare: è per la chiusura delle basi militari degli Stati Uniti d'America e della Organizzazione del Trattato dell'Atlantico del Nord; per il ritiro della Repubblica Italiana dalle missioni militari all'estero; è favorevole alla messa al bando delle armi nucleari; è per l'uscita dell'Italia dall'Organizzazione del Trattato dell'Atlantico del Nord. Il PCI vuole avviare una politica di pace, cooperazione e solidarietà internazionale, per spostare le immense quote economiche che i governi italiani investono a favore delle guerre e del riarmo nella Sanità, nell'Istruzione, nel Welfare generale, a favore delle lavoratrici e dei lavoratori. Per gli stessi obiettivi di pace, cooperazione internazionale e investimento delle risorse ai fini sociali (e non militari) e per non dotare l'Unione europea di un nuovo esercito. Il PCI, considerando l'UE iperliberista e subordinata agli USA ed alla NATO, è contrario alla costituzione dell'Esercito europeo. [39]

Euroscetticismo[modifica]

Il PCI sostiene che l'Unione europea è irriformabile e che le sue politiche sono antipopolari e tese alla tutela degli interessi del grande capitale finanziario sovranazionale. Rigettando l'ipotesi di un'Europa "a due velocità", il PCI propone un'Europa, dall'Atlantico agli Urali, intesa come comunità di paesi solidali, volta alla pace, alla cooperazione, alla solidarietà con il mondo; si fa quindi promotore di: un patto europeo per una politica continentale di sviluppo e per l'occupazione; una tassa sulle transazioni finanziarie e valutarie, come inizio di una politica fiscale che ponga limiti ai movimenti speculativi del capitale finanziario transnazionale.[39]

Ambientalismo[modifica]

Il PCI sostiene che il territorio: è un “soggetto vivente ad alta complessità” prodotto dalla interazione tra ambiente e processi di evoluzione delle attività umane; che deve essere considerato come un bene comune e/o collettivo che va tutelato e governato in quanto “costituisce l’ambiente essenziale alla riproduzione materiale della vita umana e al realizzarsi delle relazioni socio-culturali e della vita pubblica”. Rigettando l'idea secondo la quale la tutela dell'ambiente e del territorio deve essere subordinata alle esigenze delle imprese e del profitto, il PCI si batte per far sì che la questione territoriale e ambientale assuma un ruolo centrale all’interno di ogni proposta politica e programmatica, diventando così il fulcro attorno al quale si articolerebbero e si pianificherebbero le politiche economiche e territoriali per la realizzazione dello sviluppo sostenibile come modello innovativo di crescita socio-economica basato sulla conservazione e l’accrescimento delle principali risorse.[39]

Antirazzismo e opposizione alle politiche neocoloniali[modifica]

Il PCI sostiene che i processi migratori sono determinati dall'Imperialismo e dal Neocolonialismo di matrice occidentale e capitalista. Sostenendo inoltre che le politiche capitaliste occidentali sono orientate ad un brutale sfruttamento, nei paesi del Sud del Mondo e nello stesso Occidente, il PCI denuncia l'utilizzo della forza-lavoro proveniente dall’immigrazione al fine dell'ingrossamento delle fila dell’esercito industriale di riserva. Accusando la Destra (politica) di utilizzare parole d’ordine xenofobe e razziste al fine di collocare stabilmente il lavoro immigrato nel mercato inferiore del lavoro (consegnandolo in larga parte ad un nuovo schiavismo), di speculare sulla questione dell'immigrazione per riorganizzare consensi di massa attorno ad idee affini al Neofascismo, il PCI vuole rilanciare volta anche alla costruzione, al rilancio, di una alleanza di classe tra i membri della Classe lavoratrice. Il PCI rigetta le idee proprie del Razzismo.[39]

Questioni di genere[modifica]

Il PCI è impegnato sulle questioni del Femminismo considerando particolarmente importante la partecipazione delle donne e delle ragazze alla vita del partito, in virtù dell'affermazione della parità di genere nel partito, nelle istituzioni, nella vita pubblica.[2] All'interno del PCI è operativa l'Assemblea nazionale delle Donne Comuniste (ADoC) [40][41][42], organizzazione definita come un "luogo delle donne del partito, nel partito e per il partito, luogo aperto, accogliente, includente, in cui sperimentare e trovare parole, azioni e strategie per affermare la libertà femminile contro le discriminazioni in base al sesso dentro il partito e nella società, e per portare nella politica il punto di vista delle donne in merito a obiettivi, priorità, strumenti; costituito alla pari da tutte le compagne interessate a farne parte, dalle semplici iscritte alle dirigenti a ogni livello alle donne con incarichi istituzionali; senza numeri precostituiti e senza gerarchie; senza rappresentanze interne o esterne; funzionante con le modalità via via individuate dalle compagne partecipanti, mantenendo però – sempre – la totale apertura a tutte le compagne che via via si aggiungessero".[40]

Scuola Nazionale di Formazione Politica "Gramsci - Togliatti"[modifica]

Il PCI considera molto importante la formazione e l'educazione politica e ideologica dei suoi membri. Si è dotato di una scuola centrale, intitolata ad Antonio Gramsci e Palmiro Togliatti, allo scopo di creare uno strumento di coesione e adesione identitaria che si occupi di formare i suoi membri che operano nelle realtà periferiche e contribuire all'approfondimento della politica del partito e dei suoi presupposti teorici.[2] La scuola è ispirata all'Istituto di studi comunisti, del quale fu direttore anche Enrico Berlinguer.

Organismi dirigenti[modifica]

  • Mauro Alboresi: segretario nazionale[14]
  • Selene Prodi: presidente[43]
  • Luca Cangemi: responsabile politiche dell'istruzione[44]

Congressi nazionali[modifica]

  • Assemblea Nazionale Costituente – San Lazzaro di Savena, 24–26 giugno 2016[45]
  • I Congresso (Ricostruire il PCI per cambiare l'Italia) – Orvieto, 6–8 luglio 2018[46]

Simbolo[modifica]

Il simbolo del partito è così composto: cerchio blu scuro con sfondo bianco con al centro falce, martello e stella in giallo su bandiera rossa sovrapposta alla bandiera tricolore nazionale, verde bianca e rossa, sporgente in basso su lato destro, entrambe rette, a sinistra, da due aste rettangolari di colore blu scuro, in basso al centro la scritta PCI di colore blu scuro.[2] Rispetto al simbolo storico (i cui diritti appartengono all'Associazione Berlinguer) del Partito Comunista Italiano, si notano due soli particolari diversi: le aste delle due bandiere sono nere e non bianche e la scritta "PCI" non è puntata.

Risultati elettorali[modifica]

Elezione Voti % Seggi
Politiche 2018 Camera In Potere al Popolo!
0 / 630
Senato In Potere al Popolo!
0 / 315

Note[modifica]

  1. 1,0 1,1 Il Partito Comunista contro l'Europa: "Sta affamando l'Italia" (e no, non è un articolo degli anni '60), in The Huffington Post, 19 marzo 2017. URL consultato il 19 marzo 2017.
  2. 2,0 2,1 2,2 2,3 2,4 2,5 2,6 Statuto del Partito Comunista Italiano (PCI) (PDF), su ilpartitocomunistaitaliano.it, aprile 2017. URL consultato il 1º aprile 2018.
  3. Nello statuto si parla infatti della «migliore tradizione marxista e leninista».
  4. https://www.gonews.it/2020/02/06/regionali-2020-il-pci-contro-la-legge-elettorale-toscana
  5. https://www.ilpartitocomunistaitaliano.it/2017/11/17/pci-lista-comunista-anticapitalista/
  6. [1]
  7. Tesi 05 – No alla guerra, no alla NATO, su ilpartitocomunistaitaliano.it, aprile 2017. URL consultato il 5 ottobre 2018.
  8. https://www.ilpartitocomunistaitaliano.it/2019/09/04/xxi-incontro-internazionale-dei-partiti-comunisti-ed-operai-ladesione-del-pci/
  9. L'appello: un'associazione per la ricostruzione del Partito Comunista nel quadro ampio della sinistra di classe, su comunisti-italiani.it, 5 settembre 2014. URL consultato il 14 aprile 2017.
  10. Associazione per la Ricostruzione del PCI, Associazione per l'Unità della Sinistra Anticapitalista. URL consultato il 14 aprile 2017.
  11. Giovanni Stinco, Dal Pcdi rinasce il Pci, oggi sarà eletto il segretario, in Il manifesto, 26 giugno 2016. URL consultato il 1º aprile 2017.
  12. David Marceddu, Partito comunista italiano, la rinascita il 26 giugno a Bologna. Avrà il simbolo con la falce e il martello, in Il Fatto Quotidiano, 29 giugno 2016. URL consultato il 1º aprile 2017.
  13. Da Pdci e Rifondazione rinasce il Partito comunista italiano. Appuntamento a Bologna, in la Repubblica, 28 maggio 2016. URL consultato il 1º aprile 2017.
  14. 14,0 14,1 A Bologna rinasce il Partito comunista italiano, in la Repubblica, 24 giugno 2016. URL consultato il luglio 2018.
  15. Gabriele Maestri, Fgci, la bandiera dei giovani comunisti sventola di nuovo, su isimbolidelladiscordia.it. URL consultato il 25 gennaio 2019.
  16. Il PCI vota NO al referendum costituzionale. Il manifesto La pagina Modulo:Chiarimento/styles.css è priva di contenuto.[collegamento interrotto], su ilpartitocomunistaitaliano.it, 17 agosto 2017. URL consultato il 17 novembre 2018.
  17. Roberto Ciccarelli, Sabato 25 marzo a Roma. Eurostop: il corteo non è ancora autorizzato, in il manifesto, 17 marzo 2017. URL consultato il 1º aprile 2017.
  18. Elezioni politiche 2018 - Affluenze e risultati (Camera), su elezioni.interno.gov.it, 4 marzo 2018. URL consultato il 13 marzo 2018 (archiviato dall'url originale l'11 marzo 2018).
  19. Elezioni politiche 2018 - Affluenze e risultati (Senato), su elezioni.interno.gov.it, 4 marzo 2018. URL consultato il 13 marzo 2018 (archiviato il 9 marzo 2018).
  20. Ecco il documento congressuale: scaricatelo e condividetelo!, su ilpartitocomunistaitaliano.it, 2 giugno 2018. URL consultato il 5 giugno 2018.
  21. Elezioni regionali 2018 in Lazio, su ilsole24ore.com, 4 marzo 2018. URL consultato il 18 aprile 2019 (archiviato dall'url originale il 18 aprile 2019).
  22. 1° Congresso del PCI: il dispositivo finale. La pagina Modulo:Chiarimento/styles.css è priva di contenuto.[collegamento interrotto], su ilpartitocomunistaitaliano.it, 14 luglio 2018. URL consultato il 16 luglio 2018.
  23. Napoli, si dimette il consigliere Rinaldi. Al suo posto Galiero, in Il Denaro, 30 ottobre 2018. URL consultato il 17 novembre 2018.
  24. [Napoli] Saluto del Partito dei CARC al II° Congresso della Federazione Giovanile Comunista Italiana (FGCI), su carc.it, 22 novembre 2018. URL consultato il 24 aprile 2019.
  25. Redazione PCI, Il Documento Politico della Conferenza nazionale FGCI, su Partito Comunista Italiano, 22 ottobre 2018. URL consultato il 25 gennaio 2019.
  26. AEuropee, l'annuncio del PCI, su LaRampa.it, 8 febbraio 2019. URL consultato l'8 febbraio 2019.
  27. Speciale Elezioni: tutti i risultati - Umbria - la Repubblica.it, su Repubblica.it. URL consultato il 21 dicembre 2019.
  28. Regionali, Lugli è il candidato di sinistra per L'Altra Emilia-Romagna, su Gazzetta di Modena, 13 novembre 2019. URL consultato il 21 dicembre 2019.
  29. "Marciare separatamente, colpire insieme": l'ultrasinistra a convegno a Roma contro il Conte Bis, su Repubblica.it, 7 dicembre 2019. URL consultato il 21 dicembre 2019.
  30. Eligendo: Regionali [Scrutini] Regione EMILIA-ROMAGNA (Italia) -, su Eligendo. URL consultato il 29 gennaio 2020.
  31. PIATTAFORMA 30 LUGLIO, su ilpartitocomunistaitaliano.it, 30 luglio 2020. URL consultato il 23 aprile 2021.
  32. Elezioni amministrative: FP invita a votare le liste presentate o sostenute ufficialmente dal PCI, su frontepopolare.net, 25 agosto 2020. URL consultato il 23 aprile 2021.
  33. Elezioni regionali. Paolo Benvegnù. Lista “Solidarietà Ambiente Lavoro”, su difesapopolo.it, 14 settembre 2020. URL consultato il 26 marzo 2021.
  34. Toscana, dopo 30 anni torna il simbolo del PCI alle elezioni.
  35. Regioni: Marche;Fabio Pasquinelli (Pci) candidato presidente - Marche, su Agenzia ANSA, 5 agosto 2020. URL consultato il 26 marzo 2021.
  36. Fabio Pasquinelli incassa il sostegno di Marco Rizzo, su il Resto del Carlino, 18 agosto 2020. URL consultato il 26 marzo 2021.
  37. Puglia: Regionali, nasce la lista ‘Lavoro Ambiente Costituzione’, su blunote.it, 10 agosto 2020. URL consultato il 26 marzo 2021.
  38. Sul referendum costituzionale, su ilpartitocomunistaitaliano.it. URL consultato il 26 marzo 2021.
  39. 39,0 39,1 39,2 39,3 Ufficio Stampa, + Stato - Mercato | Leggi e diffondi le proposte del PCI per cambiare l'Italia, su Partito Comunista Italiano, 25 giugno 2017. URL consultato il 3 febbraio 2021.
  40. 40,0 40,1 A.Do.C. - Assemblea delle Donne Comuniste, su Partito Comunista Italiano. URL consultato il 3 febbraio 2021.
  41. Donne in rosso, su Donne in rosso. URL consultato il 3 febbraio 2021.
  42. Adoc Assemblea donne comuniste – Falcerossa – Comuniste e comunisti, su Falcerossa - Comuniste e comunisti. URL consultato il 3 febbraio 2021.
  43. Ufficio Stampa, 1° Congresso del PCI: il dispositivo finale. La pagina Modulo:Chiarimento/styles.css è priva di contenuto.[collegamento interrotto], su Partito Comunista Italiano, 14 luglio 2018. URL consultato il 29 gennaio 2020.
  44. Cangemi (PCI): blocco assunzioni, un altro colpo all’università italiana, su agenziastampaitalia.it, 22 dicembre 2018. URL consultato il 22 aprile 2019.
  45. CORI – “Verso l’Assemblea Nazionale Costituente del Partito Comunista Italiano”: doppio incontro, su studio93.it, 21 maggio 2016. URL consultato il 18 aprile 2019.
  46. Congresso nazionale sulla Rupe, “Ricostruire il PCI per cambiare l’Italia”, su orvietosi.it, luglio 2018. URL consultato il 18 aprile 2019.

Voci correlate[modifica]

Collegamenti esterni[modifica]

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