Paolo Scalera

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Biografia[modifica]

Laureato in giurisprudenza, faceva già emergere in giovane età la passione per i motori, presentando una tesi sull'articolo 2050 cc sulla 'responsabilità nell’esercizio di attività pericolosa' sull’incidente fra Jim Clark e Von Trips nel 1961 a Monza.

Atleta di Pentathlon Moderno a metà degli anni '70 prese parte al campionato di moto derivate di serie incontrando così in pista piloti destinati al successo, come Franco Uncini, iridato nella 500 nel 1982. Da lì la decisione di abbracciare la carriera di giornalista, già iniziata per hobby. Il suo primo Gran Premio fu quello di Inghilterra, a Silverstone, nel 1977. Da lì a poco era inviato del settimanale 'motosprint' e successivamente del quotidiano il Corriere dello Sport. Nel 1999, agli albori di Internet in Italia, ideava un sito di successo: GPOne.com, massima espressione del motociclismo online, che al pari dei grandi quotidiani era sempre presente in tutti i grandi avvenimenti delle due ruote, tanto da meritarsi in breve tempo una versione in inglese.

Non avendo accesso alle dirette TV, protette da diritti, Scalera conscio della importanza dei video realizzava una rubrica di grande successo, la 'GPonecar', un incontro informale con i protagonisti del motomondiale: piloti, manager, addetti ai lavori, intervistati durante un passaggio in macchina realizzato nei giorni del Gran Premio della MotoGP. Un modo per raccontare il mondo della massima espressione del motociclismo senza filtri. Oltre al motociclismo le sue passioni sono l'informatica, la letteratura, l'atletica, in special modo fondo, cosa che lo ha portato a sperimentare la maratona dove ha ottenuto un personale di 2h50'33.