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Modellazione numerica delle acque sotterranee

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La modellazione numerica delle acque sotterranee è il processo atto a definire una simulazione approssimata delle relazioni tra le sollecitazioni di un acquifero e le risposte dello stesso.

Descrizione[modifica]

La prima fase da affrontare per una corretta implementazione di un modello idrogeologico è l'acquisizione dei dati utili alla realizzazione del modello, ovvero:

  1. la configurazione fisica dell'acquifero e degli strati confinanti; (posizione, estensione, spessore);
  2. la posizione delle acque superficiali;
  3. le condizioni al contorno;
  4. le proprietà idrodinamiche (conducibilità idraulica, coefficiente di immagazzinamento);
  5. le relazioni idrodinamiche tra l'acquifero studiato, quelli adiacenti e le acque di superficie;
  6. la posizione e le caratteristiche di eventuali punti di emungimento o di ricarica al variare del tempo.

Il sistema reale che rappresenta un acquifero è in genere molto complesso e quindi per consentirne la gestione e la pianificazione servono ipotesi semplificative riguardanti:

  1. la geometria del dominio
  2. la natura del mezzo poroso o fratturato che ospita l'acquifero
  3. la natura del regime di flusso

Questa serie di semplificazioni permette il passaggio da quella che è la “realtà” ad una sua “semplificazione concettuale” che simula in maniera approssimata le relazioni tra le sollecitazioni del sistema e le risposte dello stesso. Ovviamente il livello di approssimazione deve tenere conto della scala di osservazione del fenomeno, ovvero regionale o di area vasta, come il caso proposto in questo saggio, o locale per l’osservazione di un sito contaminato o relativo alla realizzazione di un’opera ingegneristica[1]. La ricostruzione del modello concettuale viene effettuata sulla base dei dati di letteratura (studi, banche dati, archivi) e di quelli prodotti nel corso della caratterizzazione di un sito, in questo modo lo studio e l’elaborazione di un modello concettuale permette anche di riordinare i dati a nostra disposizione in modo da organizzarli in maniera più sistematica così da poterli analizzare più speditamente.

Note[modifica]

  1. Romanazzi A., Modellazione Idrogeologica, Flaccovio Editore, 2018


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