Ilde Arcelli
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Biografia[modifica]
Laureata in Lettere moderne con una tesi su Federico García Lorca, ha insegnato materie letterarie.
Ha fondato l'associazione culturale “II Merendacolo”[1] (attiva a Perugia dalla metà degli anni Ottanta al 2011) che ha organizzato letture e incontri di poesia con autori contemporanei.[2]
Sulla poesia dell'Arcelli ha scritto Mario Luzi: “che animazione, che levità e intensità di movimenti all'interno, che bella e toccante, vibrante oscillazione tra pensiero pensato e pensiero vissuto”.[3]
Dario Bellezza ha osservato: “La Arcelli scarnifica il quotidiano, lo frammenta. [...] La poetessa sa che la vera poesia è nemica di se stessa, proprio perché nel suo senso più profondo è ansia di rinnovamento, è sforzo della vita di conservarsi espellendo le scorie”.[4]
Eugenio De Signoribus, presentando l'antologia dell'opera poetica, ha notato: “La sua è una lingua nitida e icastica, di riflessione e di sintesi (il grido e il canto sono contenuti sottotraccia), che ha la necessità di dire, di farsi capire, materna, maternale. La confidenza del suo testo, il suo essere a portata di voce, contengono un'eco più vasta, uno spazio bianco intensamente abitato dal suo sentimento. Il diario poetico vive del togliere e del pudore dei margini”.[5]
Opere[modifica]
Poesia[modifica]
- Perplessità, pres. Pietro Salvini, Perugia, Umbria Editrice, 1983.
- D'amore e d'altro, pres. Giovanni Nocentini, Torre di Mosto, Rebellato, 1985.
- Postille al necessario, pref. Silvio Ramat, Venezia, Fonema, 1988.
- La Casa di Lide, pres. Dario Bellezza, Venezia, Fonema, 1990.
- Fedeltà del sogno, nota di Mario Luzi, Venezia, Ed. Del Leone, 1994.
- Ogni esilio, pref. Gianni D'Elia, Milano, Archinto, 1999.
- By-Pass, nota di Franco Loi, Perugia, Guerra, 2001.
- Meno male, nota di Luciano Erba, Perugia, Guerra, 2011.
- Brevi parole ancora, a cura di Paolo Ottaviani, Fermo, Fioroni, 2011.
- Poesie scelte (1950-2010), a cura di Paolo Ottaviani, nota di Eugenio De Signoribus, Faloppio, LietoColle, 2013.
Narrativa[modifica]
- Quella calda estate del '44, Perugia, Edizioni della Provincia - Tip. Grifo, 1991.
Saggistica[modifica]
- Sandro Penna: un poeta umbro letto dai poeti del Merendacolo perugino, Bologna, 9 maggio 1992 (Quaderni degli Amici dell'Umbria in Emilia Romagna, 3).
Bibliografia[modifica]
- Sauro Damiani, recensione a Ogni esilio, in “Soglie. Rivista Quadrimestrale di Poesia e Critica Letteraria”, a. 2, num. 3, 2000, pp. 66-68.
- Paolo Ottaviani, Il sorriso di Ilde Arcelli “nell'incanto segreto” della sua poesia, “La Recherche”, 10 dicembre 2011.
- Walter Cremonte, Ilde Arcelli: meno male che c'è la poesia, in Id., Poeti a Perugia, Perugia, Morlacchi, 2013, pp. 41-44.
- Sara Mostaccio, Ilde Arcelli, la poetessa il cui grido interiore parla del dolore di tutti, “Elle”, 29 ottobre 2019.
Note[modifica]
- ↑ Sara Mostaccio, Ilde Arcelli, la poetessa il cui grido interno parla del dolore di tutti, su elle.com, 29 ottobre 2019. URL consultato il 6 luglio 2021.
- ↑ Al Merendacolo sono dedicate le pagine curate da Claudio Maccherani nel sito web della poetessa Vera Lúcia de Oliveira. Si vedano anche: L'odore dei limoni. I Poeti del Merendacolo, Perugia, Guerra, 1994; E questa festa di parole in me: poesie per i vent'anni del Merendacolo a Perugia, a cura di John Butcher, Perugia, Guerra, 2006, in appendice: Attività pubblica del Merendacolo: poesia a Palazzo dei Priori (1989-2002).
- ↑ Nota in Fedeltà del sogno, Venezia, Ed. Del Leone, 1994.
- ↑ Presentazione a La Casa di Lide, Venezia, Fonema, 1990.
- ↑ Nota in Poesie scelte (1950-2010), a cura di Paolo Ottaviani, Faloppio, LietoColle, 2013.
Collegamenti esterni[modifica]
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- Antologia in “Italian Poetry”.
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