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Il leone di vetro

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Il leone di vetro
Lingua originaleitaliano, veneto
Paese di produzioneItalia
Anno2014
DurataModulo:Wikidata:443: attempt to index field 'wikibase' (a nil value)
Rapporto16:9
Generestorico, drammatico
RegiaSalvatore Chiosi
SceneggiaturaRenzo Carbonera, Maximiliano Hernando Bruno
ProduttoreAlessandro Centenaro
Maximiliano Hernando Bruno
Casa di produzioneVenicefilm
Cultour Active
RunningTv International
FotografiaLorenzo Pezzano
MontaggioNicola Pittarello
MusichePericle Odierna
ScenografiaVirginia Vianello
Paolo Bandiera
CostumiFulvia Amendolia
Interpreti e personaggi

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Il Leone di vetro è un film del 2014 diretto dal regista napoletano Salvatore Chiosi. La pellicola narra le vicende dell'annessione del Veneto al Regno d'Italia nel 1866.

Trama[modifica]

Anno 1866. La famiglia dei Biasin coltiva vigneti, parte in proprietà e parte per conto della nobile famiglia veneziana Querini, producendo un rinomato vino, il Raboso del Piave, commercializzato in tutta Europa. Le bottiglie di vetro che lo contengono, che ne costituiscono il marchio di fabbrica distintivo, recano impresso un Leone di San Marco, simbolo della Repubblica di Venezia cui è rimasto fedele il capostipite della famiglia, il nonno Alvise, che gestisce il suo commercio con successo insieme al figlio Jacopo, anche grazie ai vasti mercati dell'Impero austriaco.

Il nonno Alvise nacque quando la Repubblica Veneta era ancora forte e indipendente, assistette alla sua caduta nel 1797 e visse da ragazzo il doloroso periodo delle occupazioni francese ed austriaca (1796-1815 - Guerre Napoleoniche) e, dopo l'annessione definitiva del Veneto all'impero austriaco nel 1815, fondò l'azienda viti-vinicola a cui diede il proprio nome e che ebbe molta fortuna grazie alla apertura dei mercati del vasto impero.

Invece, lo sfortunato figlio Jacopo raccolse l'eredità dell'impresa in un momento di grandi cambiamenti epocali, infatti, con il passaggio dalla dominazione austriaca a quella italiana i tradizionali mercati dell'impero furono penalizzati da dazi e barriere doganali mentre l'impresa non era preparata a sfruttare il nuovo mercato italiano.

I due figli di Jacopo, Marco e Spartaco, sono invece idealisti: Marco, il più giovane, intravede nell'unità d'Italia la possibilità di un miglioramento delle libertà e del benessere sociale, invece Spartaco, più combattivo e maggiormente legato al nonno, è reduce dalla Battaglia di Lissa, in cui combatté sulla flotta austriaca che sconfisse la flotta italiana, ed auspica il ritorno alla indipendenza del Veneto.

A un anno di distanza dal Plebiscito del Veneto del 1866 le illusioni di Marco e del padre Jacopo svaniscono con la crisi che attanaglia l'impresa, colpita dalle nuove tasse imposte dal Regno d'Italia. Spartaco, il ribelle, si unisce a un gruppo di partigiani che decidono di combattere il nuovo regime per aiutare le famiglie cadute in miseria, ma ciò porta cattiva luce sulla famiglia da parte dell'autorità.

In breve l'impresa è sul lastrico, anche a causa di scelte imprenditoriali errate da parte di Jacopo influenzato dalle nobildonne Querini. Giunge infine l'esattore a pignorare parte delle proprietà. A quel punto la madre Marta, vera colonna portante della famiglia, suggerisce alla famiglia di tentare la fortuna nel nuovo mondo che è alla ricerca di braccia da lavoro.

La famiglia quindi si divide: Marco e il nonno Alvise rimangono nel podere pignorato per tentare di salvare l'azienda, mentre il resto della famiglia parte per il sud del Brasile in cerca di fortuna.

Produzione[modifica]

Immagine notturna di Borgo Malanotte

Il lungometraggio, finanziato dal fondo regionale per il cinema e l'audiovisivo della Regione del Veneto, Provincia di Treviso, Treviso Film Commission e Consorzio Vini Venezia[1], è stato girato in una quindicina di giorni[2] nel 2013 a Borgo Malanotte (Vazzola)[3], villa Ca' Marcello di Piombino Dese, San Polo di Piave, Venezia e Verona.

Promozione[modifica]

Il film è stato presentato in anteprima l'8 aprile 2014 a Vinitaly[1] e fuori concorso nell'ambito della 71ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia del 2014[4], nello spazio della Regione del Veneto[5].

Distribuzione[modifica]

Il film è stato distribuito nei cinema italiani dal 13 novembre 2014[6].

Accoglienza[modifica]

Incassi[modifica]

Nel 2014 ha incassato 47.000 euro[7].

Critica[modifica]

Il film ha ricevuto una buona risposta da parte del pubblico[8].

Il film è stato criticato ed è stato al centro di polemiche[9], diventando oggetto anche di un caso politico[10], in quanto ritenuto da alcuni come film antistorico e anti-italiano[2]. Dall'altro lato, gli esponenti del venetismo hanno invece sostenuto la validità dell'opera, che avrebbe ristabilito la verità storica, diversa dalla versione ufficiale.

Riconoscimenti[modifica]

  • Pompei Cinema Festival 2014: premio "Fauno Danzante 2014" assegnato a Pericle Odierna per la migliore colonna sonora.

Il film ha partecipato al premio David di Donatello 2015/2016[11].

Nel dicembre 2015 il film è stato ammesso dalla Direzione Generale Cinema del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo ai contributi per i film d'essai (D.Lgs. 22 gennaio 2004, n.28).

Sequel[modifica]

Nel dicembre 2015 è stata scritta la sceneggiatura de "Il leone di vetro (parte seconda) - L'alba di un nuovo mondo", in cui viene narrata l'emigrazione veneta in Brasile[12], che sarà prodotto nel 2017.

Note[modifica]

  1. 1,0 1,1 Il Leone di Vetro presentato in anteprima al Vinitaly, in Corriere della Sera - Corriere del Veneto, 8 aprile 2014.
  2. 2,0 2,1 Gigi Di Fiore, Il "Leone di vetro", la cessione del Veneto all'Italia e la storia raccontata dal cinema, 25 novembre 2014.
  3. Borgo Malanotte e i vazzolesi leoni alla mostra del cinema, in La Tribuna di Treviso, 29 agosto 2016.
  4. Cartoline da San Polo ne “Il Leone di vetro”, in La Tribuna di Treviso, 26 agosto 2014.
  5. Pietro Ferraro, Il leone di vetro - trailer e locandina del dramma storico di Salvatore Chiosi, su cineblog.it, 7 luglio 2014.
  6. Il leone di vetro, dal 13 novembre al cinema, su raixevenete.com, 13 novembre 2014.
  7. Box Office Italia 2014: incassi di tutti i film usciti in Italia nel 2014, su cinemamania.altervista.org.
  8. Massimo Marcon, 'Il Leone di Vetro': una storia attuale di 150 anni fa, su epochtimes.it (archiviato dall'url originale il 5 ottobre 2016).
  9. Manifesti strappati e venetisti entusiasti. È polemica su “Il leone di vetro” al Méliès, in La Tribuna di Treviso, 22 aprile 2015.
  10. «Boicottato “Il leone di vetro”», in La Tribuna di Treviso, 16 novembre 2014.
  11. Film italiani in concorso: Il leone di vetro, su daviddidonatello.it. URL consultato il 4 ottobre 2016.
  12. (PT) Região pode ser local para filmagens de longa italiano, su Gazeta de Serra.

Voci correlate[modifica]

Collegamenti esterni[modifica]


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