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I Musicanti di Gregorio Caimi

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i Musicanti di Gregorio Caimi
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Paese d'origineItalia Italia
GenereWorld music
Folk
Musica etnica
Musica sperimentale
Periodo di attività musicale2002 – in attività
Album pubblicati10
Studio8
Live1
Raccolte1
Sito ufficiale

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I Musicanti di Gregorio Caimi sono una band di genere folk, musica etnica, world music italiana, formatasi nel 2002.[1]

Biografia[modifica]

Esordi[modifica]

Nel 2002 il chitarrista siciliano Gregorio Caimi riunisce intorno a sé un gruppo di musicisti della Sicilia occidentale con formazione, esperienze musicali e caratteristiche diverse. Da questo intreccio culturale e musicale nascono i Musicanti.[1] La loro musica miscela le tradizioni provenienti da diversi angoli del Mediterraneo, cui si aggiungono influssi provenienti dal Nordafrica e dal Vicino Oriente, dando vita ad un vero e proprio progetto di musica popolare. I Musicanti rappresentano un esempio di commistione di stili musicali, lingue, accenti e dialetti, sonorità moderne e strumenti musicali arcaici, quasi un ventennio di musica con una maturazione artistica che oggi si esprime nella musica folk-popolare. Musica popolare nell’accezione di etnica, per mettere in risalto i suoni e le atmosfere della Sicilia, isola mediterranea per eccellenza, da sempre crocevia culturale in cui si incontrano e scontrano il forte radicamento della cultura locale con le nuove tendenze globali. È proprio questo il campo di ricerca battuto da i Musicanti: far propria la tradizione mediterranea e allo stesso tempo far confluire le diverse esperienze (jazz, rock, folk, ecc.) dei musicisti che ne fanno parte. Una caratteristica de i Musicanti è quella di avere una formazione base stabile di musicisti nella quale si innestano, di volta in volta, collaborazioni le più svariate sia con musicisti provenienti da altri generi musicali che con artisti provenienti dalle più diverse discipline artistiche.

'a testa mi rici... e ...assumma assumma...[modifica]

L'album di esordio della band, 'a testa mi rici..., viene pubblicato nel 2003 dalla Ass. Cult. Riff Raff. In un'intervista, Gregorio Caimi ha dichiarato "A un certo punto, dopo aver suonato tanto rock in varie formazioni locali, ho avuto la necessità di capire cosa fosse per me la musica. A quel punto presi coscienza di essere siciliano e che quindi la realtà che mi girava intorno veniva filtrata da... appunto, dal fatto di essere siciliano e iniziai a documentarmi meglio sulla mia cultura e a leggere libri da Gesualdo Bufalino a Vincenzo Consolo a Leonardo Sciascia anche per cercare di capirla meglio e, altresì, finalmente rispondere ad alcune domande che mi ero sempre posto. A un certo punto, leggendo un libro-intervista di Marcello Sorgi ad Andrea Camilleri intitolato La testa ci fa dire, titolo da me tradotto in lingua siciliana 'a testa mi rici..., mi viene appunto l'idea ('a testa mi rici...) di raccogliere una serie di brani e cose che avevo da tempo in mente. Ne scaturì un progetto con una connotazione molto folk se non etno-folk.[2]. Per contenuti, stile e genere musicale una sorta di rpsecuzione del percorso intrapreso nel primo album è ...assumma assumma..., pubblicato nel 2005, il cui titolo è ispirato al grido dei tonnaroti, urlato quando ormai il quadrato della camera della morte è quasi al suo compimento, quando di fatto ha avvio la mattanza.

...pi nun perdiri lu cuntu...[modifica]

Nell'album del 2007 ...pi nun perdiri lu cuntu..., i Musicanti accolgono la sfida di dipingere un affresco delle sfumature, dei chiaroscuri e delle policromie della cultura siciliana attraverso la sua più importante e rappresentativa figura della canzone popolare, con l’ambiziosa intenzione di raccontare la Sicilianità. Gli undici brani di ...pi nun perdiri lu cuntu... sono dedicati a una vera e propria Icona culturale: Rosa Balistreri, una voce profonda della Sicilia definibile classica, in quanto affonda ogni radice nel sacro della rivolta, della separazione, della fosca e reattiva notte, negli uomini e nelle donne che non si piegarono. I testi delle canzoni cantate da Rosa sono la voce dell'etnia sicana, che non è fatta solo da tarantelle e da folklore; ma da una costruzione letteraria che sfida ogni memoria, e la provoca fino al punto estremo del riconoscimento, fino al punto estremo della condivisione. E questa è Rosa Balistreri raccontata dai Musicanti.

Arsura[modifica]

Arsura, CNI Music 2011, è da considerarsi una tappa fondamentale nella ricerca musicale dei Musicanti. Si tratta del progetto con cui vengono introdotte nella musica dei Musicanti nuove contaminazioni musicali che somigliano a una sorta di viaggio nel Mediterraneo somigliando, infatti, a un album di famiglia che si apre a nuove rotte, con inedite incursioni nell’elettronica e atmosfere arabeggianti. Nei testi restano vivi i temi che fin dal 2002 caratterizzano l’identità del gruppo, strettamente legati all’anima più autentica e profonda di una Sicilia che si pone in una sorta di continuità cromatica e sociale con le pellicole di Pietro Germi o Giuseppe Tornatore. Da un lato, quindi, l’omaggio alla semplicità dei siciliani, al loro rapporto con l’ambiente si accompagna a una tendenza a vivere amori e amicizie senza mezze misure. Dall’altro, una gamma di toni che vanno dall’amarezza alla rabbia, nell’eterna denuncia delle mille occasioni mancate da questa terra per responsabilità autoctone o esterne. Di questo secondo filone fanno parte il brano antimafia ‘Un c’è (e Ancora na vota…i pirati a Palermo, un atto d’accusa contro il Mezzogiorno dimenticato con cui i Musicanti tornano ad omaggiare Ignazio Buttitta, autentico nume tutelare dell’intero progetto dei Musicanti. Arsura è un disco che suona come un atto d’amore per la propria terra, della quale i Musicanti si fanno interpreti dei suoi pensieri più profondi e di quella speranza mai sopita per un domani migliore.[3]

Genti[modifica]

Pubblicato distanza di tre anni dal precedente, nel 2014, grazie ad una positiva campagna di fund rising su Musicraiser, Genti prosegue la ricerca sonora tra la tradizione musicale siciliana e l'innovazione world music intrapresa con il precedente Arsura. In Genti i Musicanti spostano il proprio confine musicale verso nuove contaminazioni tra folk, rock ed elettronica. La realizzazione dell'album ha coinvolto alcuni ospiti d’eccezione come Mario Incudine, Enzo Augello, Giovanni Gulinodi Marta sui Tubi, Bob Salmieri di Milagro Acustico, Simone Pulvano, Nonò Salomone, Vincenzo Toscano, Pachi Adikari Kalipada e Mario Crispi degli Agricantus. Bello sfogliare un atlante musicale così ampio e vario e, allo stesso tempo, così circoscritto da utilizzare il siciliano come mezzo d'espressione testuale e di valorizzazione locale. Un modo originale per estraniarsi da tutto e concedersi un viaggio senza nemmeno muoversi da casa.[4]

Pietre di Sicilia[modifica]

Mi sono imposto di svegliarmi ogni giorno come se stessi nascendo e di addormentarmi ogni notte come se stessi morendo. In questo modo ho vissuto molto di più di qualsiasi altra persona.[5] In questa frase c'è tutto Renzino Barbera, una frase che lo descrive ancor più di parlare del poeta, del commediante, del personaggio... Perché Renzino era vitale, ironico e dannatamente profondo. Figlio di imprenditori che hanno fatto la storia di Palermo, si donò all'arte e all'amore per essa. I Musicanti di Gregorio Caimi gli rendono omaggio in Pietre di Sicilia, pubblicato nel 2016 e distribuito in formato digitale dall'etichetta toscana EmDabliuEm, mettendo in musica i suoi versi più intensi per un lavoro vitale, ironico e dannatamente profondo: Pietre di Sicilia racconta “le fondamenta” dell'essere “siciliano” e “italiano” al tempo stesso, ieri come oggi “viandante e sognatore”, “osservatore lucido e ludico dei cambiamenti sociali”, “che ha imparato a muoversi nella magnificenza della natura nonostante la sua stessa natura fallace, a ritrovar comunque se stesso per guardare al futuro con luce saggia e “speranza” sempre e “nonostante tutto”. Pietre di Sicilia è un album musicale contenente alcuni testi recitati dall'attore Guglielmo Lentini.

Formazione[modifica]

Ex componenti[modifica]

Collaborazioni[modifica]

Nella realizzazione dei propri lavori in studio e dal vivo “i Musicanti” si sono avvalsi della collaborazione dei seguenti artisti: Antonella Ruggiero, Mario Incudine, Bob Salmieri (Milagro Acustico), Enzo Augello, Giovanni Gulino (Marta sui Tubi), Pietro Li Causi (BraindeaD e Il Castello delle Uova), Antonio La Rosa, Nonò Salamone, Vincenzo Toscano, Vincenzo Li Causi, Simone Pulvano, Antonella Parnasso, Pachi Adikari Kalipada (Milagro Acustico), Mario Crispi (Agricantus), Francesco Stella (Il Commissario Montalbano), Guglielmo Lentini, Laura Lattuada, Rosario Lisma (La mafia uccide solo d’estate), Ut Comma, Paolo Passalacqua, Alessio Piazza (Il Commissario Montalbano), Fabio Crescente, Michele Pantaleo, Anna Della Rosa (La grande bellezza), Emanuele Chirco, Rosario Baroncino, Pietro Vasile, Giacomo Frazzitta, Giacomo Di Girolamo, Giuseppe Civiletti, Francesco Bua, Francesco Giacalone, Armando Calabrò, Nino Casano, DouDou Diouf Group, Pietro Adragna, Carlo Cattano.

Discografia[modifica]

Album in studio[modifica]

Album dal vivo[modifica]

Raccolte[modifica]

  • 2014 – 10

Singoli[modifica]

Videografia[modifica]

  • 2014 - 10 (DVD live + compilation online)

Note[modifica]

Collegamenti esterni[modifica]


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